Il Forum dei Tifosi del Napoli

Votes given by alex-nANO

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    É rigore kitestramuò

    Edited by Cucchiarella - 7/4/2024, 15:36
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    CITAZIONE (Luca F.N.S. @ 23/1/2023, 13:20) 
    CAMBIATE QUESTO TITOLO O CANCELLATE PROPRIO QUESTA ROBA PER FAVORE

    Evita tu di aprire il topic se non vuoi leggere, lasciando intatta la possibilità agli altri di esprimere il proprio parare. E siamo già alla seconda volta che diciamo le stesse cose.
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    STO PIANGENDO SBORRA
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    SIETE DELLE LOTE
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    Cazzo crossate che abbiamo i nani in area... senza idee.
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    I nostri avversari : Dinamo Kiev

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    FC Dynamo Kyiv
    23 del Ranking Uefa

    Gli anni ’60 del campionato sovietico furono caratterizzati dall’ascesa di una squadra in particolare: la Dinamo Kiev. Gli ucraini vinsero ben 4 titoli in quel decennio, di cui 3 consecutivi dal 1966 al 1968, mentre è nel 1961 che arrivò il primo successo in assoluto. Quindi, solo 34 anni dopo la fondazione della Dinamo.

    Il club nasce come sezione sportiva della polizia locale, come succede anche in altre città sovietiche dell’epoca, nel 1927.
    Inizialmente, però, il Futbol’ny Klub Dinamo Kyiv (questo il nome originale) non partecipa ai tornei interni organizzati dall’URSS. Sono infatti le squadre di Kharkiv, al tempo capitale ucraina, a rappresentare calcisticamente lo stato.
    La Dinamo deve, dunque, ”accontentarsi”, di partecipare alla coppa statale. E, addirittura, anche se per un breve periodo, è considerata solamente la seconda squadra della città dietro la Lokomotiv. Il successo della Dinamo coincide con l’accrescimento dell’importanza di Kiev all’interno dell’URSS.
    Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, e l'avvio del campionato ucraino, inaspettatamente, la Dinamo esordisce lasciando il titolo del 1992 al Tavriya Simferopoli. Dopo questo primo "passo falso", la squadra inanella una striscia di9 vittorie consecutive (di cui gli ultimi 5 vinti con il ritorno in panchina di Valeri Lobanovski insieme a tre coppe d'Ucraina) fino all'edizione 2001-2002, quando si affaccia alla ribalta nazionale lo Šakhtar Donec'k, attualmente l'unica squadra capace di contrastare la Dinamo per il predominio calcistico dell'Ucraina.


    Percorso Europeo
    • UEFA Coppa delle Coppe (2): 1975, 1986
    • UEFA SuperCupppa (1): 1975 (1986)

    • Campione di Russia e Ucraina : 28 (2016 ultimo)
    • Coppe Nazionali : 20 (2015 ultima)

    È una prima volta assoluta, un incrocio inedito, e la colpa è più che altro del club partenopeo: la Dinamo, infatti, conferma il rango di nobile del calcio continentale attraverso le sue 53 partecipazioni alle coppe europee. Da quando l’Ucraina ha dichiarato la sua indipendenza, la Dinamo non ha mai saltato una stagione tra Champions League e Coppa Uefa/Europa League. E già questo, in qualche modo, dovrebbe far riflettere il Napoli sulla difficoltà di giocare contro una tradizione internazionale così importante, così radicata. Non siamo ai livelli del Benfica, ok, ma la distanza storica non è così ampia. Quella del campo, almeno e fortunatamente, esiste. E controbilancia un doppio match che, giocandosi solo sul terreno del blasone, vedrebbe il Napoli sicuramente sconfitto. Lo leggi nelle due Coppe delle Coppe e nella Supercoppa Europea vinte, nella semifinale di Coppa Campioni raggiunta nel 1977,1987 e 1999. Il fatto che siamo in un’altra epoca, quindi, sorride al club azzurro.

    Precedenti con il Napoli e con le italiane

    Le partite del 13 settembre e del 23 novembre saranno una prima volta assoluta per il club partenopeo, che però ha un precedentecontro un club ucraino. Un precedente recente, due partite contro il Dnipro. Che forse è meglio non ricordare. Per quanto riguarda invece gli incroci con squadre italiane, il bilancio della Dinamo è davvero pessimo: 20 match giocati con 12 sconfitte,6 pareggi e solamente 2 vittorie.
    Le affermazioni, curiosamente, sono arrivate nella stessa stagione e contro la stessa squadra:annata 2004/2005, doppio successo con la Roma (0-3 all’Olimpico e 2-0 a Kiev). L’ultimo precedente in ordine temporale contro la Fiorentina di Montella, quarti di finale dell’Europa League 2014/2015: 1-1 in Ucraina e 2-0 per i viola al Franchi. Il Napoli esordirà proprio in Ucraina, all’Olimpico di Kiev. Lo stadio dove perse la finale di Europa League contro il Dniporo.Non si voleva ricordarlo, ma è dovuto farlo per forza visto che Collina è ancora il coordinatore degli arbitri. Questa Dinamo non è da sottovalutare, ma è una sorella minore della grande squadra che fu. E questo Napoli può vincere, decisamente, anche a casa sua. Per scacciare i fantasmi, di due anni fa e magari anche quelli di oggi.


    Squadra e allenatore

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    Sì, sorride. Perché, diciamolo: questa Dinamo Kiev – allenata proprio da quel Rebrov che fu scudiero e gemello del gol dello Shevchenko pre-Milan – non presenta grossissime individualità. Un solo nome spicca sugli altri: quello di Andriy Yarmolenko, numero dieci e maggior talento della Dinamo e quindi del calcio ucraino. Un calciatore fantasioso, estroso, che però non è ancora riuscito a imporsi al punto di meritarsi una chiamata in un
    campionato più importante, in un contesto più vicino alle sue doti. Che sono di altissimo livello, e lo leggi nei 128 gol e 84 assist realizzati in 325 match giocati con la Dinamo, a cui si aggiungono le 25 reti segnate in 62 presenze con la maglia dell’Ucraina. Numeri da centravanti per uno che, in realtà, sarebbe un esterno d’attacco. Quindi, ancora più importanti.


    Accanto a lui, fiorisce un organico non proprio rigoglioso: dopo i suoi 22 milioni di euro di valutazione (fonte Transfermarkt), ci sono i 9 del paraguaiano Derlis Gonzales (22 anni) e gli 8,50 del difensore croato Vida. La squadra ucraina, in questa sessione di mercato, ha perso l’altro cardine della difesa: l’austriaco Dragovic, passato per una cifra importante (18 milioni di euro) ai tedeschi del Bayer Leverkusen. Insieme a lui, sono andati via Petrovic e soprattutto Miguel Veloso, regista portoghese tornato al Genoa dopo un’esperienza di quattro anni in Ucraina. Che si è raddrizzata solo verso l’ultima curva, con i due titoli consecutivi che hanno interrotto il dominio dello Shakthar Donetsk dopo cinque anni di vittorie ininterrotte. Un’egemonia spazzata via dalla difficile situazione della città dell’Ucraina sud-orientale, certo, ma che però ha riportato in auge il club che fu il laboratorio di Lobanovski per creare il calcio del 2000. Quella roba di velocità e interscambio di ruoli che negli anni Settanta e Ottanta stupì il mondo del pallone europeo senza riuscire a portarsi a casa nessun grande titolo internazionale al di là delle due Coppe delle Coppe e della Supercoppa Europea di cui sopra, oltre alla medaglia d’argento a Euro 88.

    Oggi, quindi, il presente è più roseo rispetto al passato. I due recenti titoli consecutivi in bacheca, la partenza a razzo in campionato con cinque vittorie nelle prime cinque partite,seguita da un pareggio e una prima sconfitta. E una ritrovata credibilità europea dopo la qualificazione agli ottavi raggiunta lo scorso anno. La Dinamo ci riprova quest’anno, ma la campagna acquisti è stata quantomeno deludente: giusto i ritorni a casa dai prestiti di Kravets, Mbokani, Belahanda. Nulla di trascendentale, quindi, al di là di Yarmolenko.
    E di altri due-tre alfieri: il 33enne Gusev, il 29enne brasiliano Danilo Silva. E poi, il mitico Oleksandr Shovkovsky: 41 anni e una vita alla Dinamo. Era titolare quando Shevchenko e compagni sfiorarono l’accesso alla finale della Champions 1998/99. C’è pure oggi, anche se i tempi sono un po’ cambiati.

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    La squadra è allenata da Serhij Stanislavovyč Rebrov, ex calciatore ucraino e primatista di gol, 31 per la precisione con la stessa Dinamo Kiev nelle competizione della UEFA. Da calciatore ha avuto una discreta carriera (Shakhtar, Dinamo e Arsenal Kiev), Inghilterra (Tottenham e West Ham), Turchia (Fenerbahce) e Russia (Rubin Kazan).
    Da allenatore Rebrov ha cominciato nelle giovanili della Dinamo nel 2009, per poi diventare vice della Dinamo 2 nel 2010, dell’Ucraina nel 2011 e della prima squadra della stessa Dinamo dal 2011 al 2014, prima della promozione in prima squadra nel 2014, con la quale ha vinto due campionato, una Supercoppa e due Coppe d’Ucraina.

    Modulo di gioco
    Il modulo di gioco attuale è davvero solido, molto diverso da quello usato abitualmente da Rebrov: il solito 4-3-3 perfezionato da due anni di duro lavoro si è trasformato in un ultra difensivo 4-5-1, con Moraes come unica punta davanti ad un centrocampo quasi invalicabile. Il vero punto forte della squadra però è la grande alchimia creata in campo dal tecnico, che è riuscito a non far destabilizzare la squadra neanche nei difficili periodi della guerra civile che hanno convinto molti giocatori a scappare via dall’Est Europa. Rebrov inoltre, con la sua grande esperienza da giocatore maturata negli anni d’oro della Dinamo Kiev accanto a uno come Shevchenko, ha trasmesso alla sua squadra una mentalità vincente che ha portato gli ucraini a vincere gli ultimi due campionati consecutivi.

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    Lo Stadio Olimpico di Kiev (Complesso Nazionale Sportivo Olimpico) è stato inaugurato nel 1923 e ha una capienza di 70.050 posti.
    Ha preso il nome attuale nel 1996 ed è stato ristrutturato cinque volte, l’ultima in occasione di Euro 2012 quando ha ospitato cinque partite tra cui il quarto di finale dell’Italia vinto ai rigori contro l’Inghilterra e la finale persa dagli azzurri contro la Spagna. Lo stadio è molto caldo e sarà sicuramente il punto di forza della squadra di Rebrov, si aspetta un clima molto acceso e passionale.
    Passione che si deve ricordare, contro il Dnipro, in quel 13 maggio 2015 quando il Napoli ha fatto visita in questo impianto e sotto una notte di pioggia intensa fu derubato nuovamente della semifnale dopo che era successo già al San Paolo


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    Kiev non è solo la capitale e più grande città dell'Ucraina. È una città che si porta dietro un retaggio culturale antico, e madre di un'ampia porzione di territorio europeo che anticamente comprendeva Ucraina, Russia, Bielorussia, Polonia, Lituania, Lettonia e Estonia: uno stato monarchico nato nel IX secolo e durato quasi 400 anni che prese il nome della Rus' di Kiev, di cui la città fu capitale. Kiev ha alternato nella sua storia momenti di splendore a momenti di decadimento.
    Oggi è il centro industriale e culturale di un paese che purtroppo soffre molta povertà: ma la città si presenta in tutto la sua folgorante bellezza dettata da edifici medievali di imponente maestosità, e sculture ed opere architettoniche di geniali artisti internazionali.



  8. .
    Benvenuto. Se però sentirò Caressa, Auriemma o altri telecronisti chiamarlo Giaccherinho, butto il televisore dalla finestra

    Edited by Leobhart - 16/7/2016, 16:39
  9. .
    Niente da fare ,il Napoli risulta perdente negli acquisti ,quando si presentano squadre inglesi soprattutto .
    E triste ma e cosi .
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    infatti Alex, una strategia sbagliata, a mio modo di vedere, da parte della rete Mtv: hanno tenuto per ultime le partite del Napoli, forse sperando che la qualificazione potesse essere ancora in bilico e immaginando di raccogliere grossi ascolti. Perlomeno, hanno salvato la faccia vista la 'promessa' fatta prima dell'inizio dell'EL, di mostrare le partite di TUTTE E TRE le italiane, in chiaro.
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    Il fattore campo non si è sentito per nulla.
    Una partita che si aspettava da 26 anni il pubblico e il clima di un Napoli Verona qualunque.
    Tristezza.
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    Non so dove sia la verità e sinceramente non voglio nemmeno saperla. Però se io sono Mascherano e gioco nel Barcellona, ci penso mille milioni di volte prima di cambiare squadra. Posso avere pure incomprensioni con qualche allenatore, io tanto sempre Mascherano sono, non l'ultimo degli scemi. Gli allenatori vanno e vengono, io resto
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    il procuratore dicesse a dryies di svegliarsi...
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    La corsa di 5 e 10 km che viene organizzata ogni anno da Linus e Radio Deejay! :)
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    Potrebbero essere tante cose, anche sì, problemi d'alimentazione. Se hai componenti vecchi da provare inizia proprio dall'alimentatore, poi ram, hard-disk. Controlla come dice iaia anche che il processore venga raffreddato adeguatamente che potrebbe essere anche l'autoprotezione da surriscaldamento a farlo spegnere.
466 replies since 8/10/2010
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