Tassa fino a 2 centesimi su ogni sms per finanziare la Protezione Civile, in arrivo un dl

dal Corriere della Sera

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  1. Shinobi1986
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    CITAZIONE
    Tassa sugli sms per finanziare
    la Protezione civile, sfuma l'ipotesi

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    Salta l'accise da 2 centesimi
    sui messaggini sui cellulari
    La tassa da 2 centesimi sugli sms da applicare in caso di dichiarazione dello stato di emergenza sarebbe stata tolta dalla bozza del decreto legge di riforma della Protezione civile. Infatti, in seguito alle molte proteste da parte degli operatori di settore, Palazzo Chigi avrebbe deciso di soprassedere.

    Il primo tentativo di introdurre una tassa sui ’messaggini', come quella ipotizzata nella bozza della riforma della Protezione Civile, risale esattamente al 9 novembre del 2004. Era in carica il governo ’Berlusconi 2’ alle prese con la ’vecchia' finanziaria alla ricerca di soldi, non solo per far quadrare i conti, ma anche per alleggerire il carico Irap sulle imprese. L’idea venne all’allora sottosegretario all’Economia, Gianluigi Magri (Udc) oggi nella stessa posizione ma alla Difesa: come oggi si ipotizzò di introdurre una tassa sempre di 2 centesimi sugli sms. Apriti cielo: passate appena 24 ore dalla proposta del sottosegretario, che peraltro non era neanche stata formalizzata in un testo scritto, iniziarono a piovergli addosso critiche dappertutto. Persino dai colleghi di maggioranza e governo. Il coro di proteste diventò addirittura un movimento d’opinione che viaggiava in rete e sui telefonini e si arrivò anche ad ipotizzare una giornata di ’sciopero dei pollici'.

    Anche in questo caso la tassa è stata definita da molti "un errore". «Reintegrare il Fondo nazionale per la Protezione Civile è sicuramente utile per favorire la gestione delle emergenze - commenta il deputato del Pdl Bruno Murgia - Farlo però tramite un nuovo balzello conferma come l’Esecutivo non si curi degli allarmi relativi al livello di pressione fiscale». «Il Governo ha il dovere di studiare misure per intercettare la ripresa e favorire la crescita - conclude Murgia - Non credo che l’approvazione di nuove tasse e l’aumento esponenziale delle accise sui carburanti vadano in questa direzione». Delle stessa opinione anche il deputato di Fli, Enzo Raisi: «Si continua a credere che il finanziamento di interventi di spesa, per quanto importanti come il fondo nazionale della Protezione civile, possa avvenire solo attraverso l’introduzione di nuovi balzelli fiscali e non grazie ad una traslazione di risorse da comparti di spesa meno produttivi».

    Preso da La Stampa.

    Evidentemente hanno capito che era una cavolata e hanno avuto pressioni da tutti gli operatori.

    Se per risollevare l'Italia basta aumentare i licenziamenti e bombardarci di tasse e di accise, qua anche topo gigio poteva fare il presidente del consiglio.
    Professori del cazzo e scusate le parole.
     
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15 replies since 12/4/2012, 14:59   216 views
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