Multe alla tifoseria

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    CITAZIONE (calagol90 @ 4/1/2020, 22:52) 
    Ormai sono abituato a passare per quello che non sono.
    I comportamenti leciti sono quelli relativi ai posti, allo stare in piedi e cose così, non la questione spaccio e armi.
    Penso sia anche ovvio, a meno che non pensi che io sia un malavitoso.

    Non si possono applicare provvedimenti penali per trasgressioni non facenti parte del codice penale. Non si può prendere un Daspo per non aver rispettato un posto.


    PS: mi raccomando, sosteniamo che i posti devono essere rispettati e che però può entrare il tamburo. A quel punto si deve solo pregare che quello che lo suona abbia un posto centrale e non sia costretto a sedersi al confine con la Nisida.

    Che razza di liceità sarebbe se è contro il regolamento? :P
    Magari possono essere comportamenti tollerabili (per te, non per me) ma sicuramente non sono leciti. Quello che poi sembra che tu non voglia capire è che certi comportamenti (quelli di cui parli tu) possono danneggiare altre persone.
    Sul DASPO se non sbaglio si è espressa la Corte Costituzionale, che non è d'accordo con te.
     
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    CITAZIONE (calagol90 @ 4/1/2020, 22:52) 
    Ormai sono abituato a passare per quello che non sono.
    I comportamenti leciti sono quelli relativi ai posti, allo stare in piedi e cose così, non la questione spaccio e armi.
    Penso sia anche ovvio, a meno che non pensi che io sia un malavitoso.

    Non si possono applicare provvedimenti penali per trasgressioni non facenti parte del codice penale. Non si può prendere un Daspo per non aver rispettato un posto.


    PS: mi raccomando, sosteniamo che i posti devono essere rispettati e che però può entrare il tamburo. A quel punto si deve solo pregare che quello che lo suona abbia un posto centrale e non sia costretto a sedersi al confine con la Nisida.

    Rispettare i posti, non stare in piedi, non occupare le vie di fuga sono regole che andrebbero rispettate indipendentemente dalla presenza o meno di un regolamento. I comportamenti prevaricatori non sono e non devono essere leciti.
    La curva è di tutti, non è mia, non è tua, non è degli ultras.
    Purtroppo in curva hanno sempre fatto come cazzo volevano. È arrivato il momento di cambiare registro.

    CITAZIONE (TifoNapoli @ 4/1/2020, 23:01) 
    Personalmente non credo che la soluzione per assicurare il posto centrale a quello con il tamburo o al lancia cori sia la completa anarchia per i posti...invece lo prenderei on line e poi protesterei per fare in modo che il posto si possa scegliere anche al botteghino e alla ricevitoria. Una volta che quello con il tamburo si fa l’abbonamento con la tessera del tifoso, poi dovrebbe avere la prelazione per l’anno successivo così da avere la certezza di poterlo prendere di nuovo.

    Il problema è che non vogliono tesserarsi. Chissà perché...
     
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    Sto leggendo da tempo questa discussione che reputo davvero molto interessante e mi ha fatto molto riflettere.
    Premetto che ho 55 anni e che la prima volta che sono stato al San Paolo, nel 1971, ne avevo 7. Mi innamorai perdutamente di tutto quello che vidi, a partire dalla galleria di Fuorigrotta, strapiena di auto con bandiere e trombette, fino allo stadio stracolmo, più di 80mila presenti, con un tifo pazzesco che iniziava un’ora prima della partita e finiva mezz’ora dopo. Sentire le due curve cantare all’unisono era qualcosa che faceva accapponare la pelle.
    All’epoca non c’era il tifo organizzato, non c’erano i sediolini, non c’erano i tornelli, non c’erano i biglietti nominativi. I posti numerati esistevano solo nella tribuna centrale (la Posillipo di oggi), nel resto dello stadio valeva la regola “chi tardi arriva male alloggia”. E tuttavia lo stadio era sempre pieno, e la gente andava allo stadio per testimoniare il proprio attaccamento alla squadra e alla maglia.
    Poi ci fu il Napoli di Vinicio, il Napoli di Krol, fino al Napoli di Maradona, e lo spettacolo rimase sempre lo stesso.
    Sono stato per anni abbonato in tribuna centrale, fino al 1993, dopo di che ogni anno mi capita di andare al San Paolo almeno 6/7 volte l’anno.
    Sono stato qualche volta anche in curva A con gli amici del forum, tra cui Marco Calagol che saluto con affetto, e francamente non ho mai notato i fenomeni delinquenziali qui tanto sottolineati. Ho notato invece, e questo è un altro dei motivi che mi hanno fatto progressivamente distaccare dallo stadio, un rispetto sempre minore, da parte sia della SSC Napoli che delle istituzioni, verso chi paga il biglietto. Più volte, anche in tribuna Posillipo, nonostante un biglietto pagato più di 100 euro, mi sono dovuto sorbire file chilometriche, laddove, a mio avviso, a chi spende più di 100 euro si dovrebbero stendere tappeti rossi in terra. Steward all’ingresso di una maleducazione da oscar, e non ho mancato di segnalare la cosa a Radio Marte, agli amici Dario Sarnataro e Gianluca Gifuni.
    A mio avviso il problema non sta nelle bandiere o nei tamburi o nei cori, e, del resto, quando sono andato in curva, non mi sono nemmeno lontanamente sognato di impedire a chicchessia di sbandierare o suonare tamburi, perché la curva è sempre stata così, fortunatamente direi.
    Il punto chiave, invece, è che se si vuole che lo stadio sia come un teatro, bisogna fornire servizi da teatro: quando vado a teatro non mi sorbisco certo un’ora di fila per entrare, altrimenti chiedo la restituzione del prezzo del biglietto, specie se, come mi è capitato quest’anno in occasione di Napoli-Brescia, mi fanno entrare a spettacolo già iniziato. Quando si va a teatro non ci sono poliziotti che ti perquisiscono (facendoti perdere altro tempo) ne’ tornelli, perché evidentemente a teatro ci va gente da teatro.
    Volete gente da teatro? E sia, però sia ben chiaro che a gente da teatro si forniscono servizi da teatro, e se compro una coca cola (pagandola ben 3,50 euro!) pretendo che mi sia data con tutta la bottiglietta completa di tappo e bicchiere da un cameriere (meglio una cameriera ;) ) sorridente e gentile e non arrogante e maleducata.
    Ma qua siamo in Italia, e si pretende gente da teatro in strutture fatiscenti e scalcinate (andate qualche volta all’estero e vedete che stadi ci sono), e con personale a cottimo sottopagato e senza nessuna educazione, e che certo non ha frequentato l’alberghiero.
    Allo stadio, che è stadio quando fa comodo (servizi pessimi) e teatro quando pure fa comodo (basta bandiere, basta tamburi, ecc.) io non ci vado più perché mi sono rotto di farmi prendere per i fondelli, e non voglio essere accusato di non essere tifoso, perché, lo dico francamente, di quest’andazzo mi sono ampiamente sfastiriato.
    A teatro ci vado quando e come dico io, e se pago cento euro e rotti voglio essere servito e riverito.
     
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    CITAZIONE (zioren @ 4/1/2020, 23:40) 
    Sto leggendo da tempo questa discussione che reputo davvero molto interessante e mi ha fatto molto riflettere.
    Premetto che ho 55 anni e che la prima volta che sono stato al San Paolo, nel 1971, ne avevo 7. Mi innamorai perdutamente di tutto quello che vidi, a partire dalla galleria di Fuorigrotta, strapiena di auto con bandiere e trombette, fino allo stadio stracolmo, più di 80mila presenti, con un tifo pazzesco che iniziava un’ora prima della partita e finiva mezz’ora dopo. Sentire le due curve cantare all’unisono era qualcosa che faceva accapponare la pelle.
    All’epoca non c’era il tifo organizzato, non c’erano i sediolini, non c’erano i tornelli, non c’erano i biglietti nominativi. I posti numerati esistevano solo nella tribuna centrale (la Posillipo di oggi), nel resto dello stadio valeva la regola “chi tardi arriva male alloggia”. E tuttavia lo stadio era sempre pieno, e la gente andava allo stadio per testimoniare il proprio attaccamento alla squadra e alla maglia.
    Poi ci fu il Napoli di Vinicio, il Napoli di Krol, fino al Napoli di Maradona, e lo spettacolo rimase sempre lo stesso.
    Sono stato per anni abbonato in tribuna centrale, fino al 1993, dopo di che ogni anno mi capita di andare al San Paolo almeno 6/7 volte l’anno.
    Sono stato qualche volta anche in curva A con gli amici del forum, tra cui Marco Calagol che saluto con affetto, e francamente non ho mai notato i fenomeni delinquenziali qui tanto sottolineati. Ho notato invece, e questo è un altro dei motivi che mi hanno fatto progressivamente distaccare dallo stadio, un rispetto sempre minore, da parte sia della SSC Napoli che delle istituzioni, verso chi paga il biglietto. Più volte, anche in tribuna Posillipo, nonostante un biglietto pagato più di 100 euro, mi sono dovuto sorbire file chilometriche, laddove, a mio avviso, a chi spende più di 100 euro si dovrebbero stendere tappeti rossi in terra. Steward all’ingresso di una maleducazione da oscar, e non ho mancato di segnalare la cosa a Radio Marte, agli amici Dario Sarnataro e Gianluca Gifuni.
    Il punto è che se si vuole che lo stadio sia come un teatro, bisogna fornire servizi da teatro: quando vado a teatro non mi sorbisco certo un’ora di fila per entrare, altrimenti chiedo la restituzione del prezzo del biglietto, specie se, come mi è capitato quest’anno in occasione di Napoli-Brescia, mi fanno entrare a spettacolo già iniziato. Quando si va a teatro non ci sono poliziotti che ti perquisiscono (facendoti perdere altro tempo) ne’ tornelli, perché evidentemente a teatro ci va gente da teatro.
    Volete gente da teatro? E sia, però sia ben chiaro che a gente da teatro si forniscono servizi da teatro, e se compro una coca cola (pagandola ben 3,50 euro!) pretendo che mi sia data con tutta la bottiglietta completa di tappo e bicchiere da un cameriere (meglio una cameriera ;) ) sorridente e gentile e non arrogante e maleducata.
    Ma qua siamo in Italia, e si pretende gente da teatro in strutture fatiscenti e scalcinate (andate qualche volta all’estero e vedete che stadi ci sono), salvo poi accusare di non essere tifoso chi si è rotto i coglioni di quest’andazzo.
    A teatro ci vado quando e come dico io, e se pago cento euro e rotti voglio essere servito e riverito.

    Non si tratta di teatro, si tratta di rispettare semplici regolare del vivere civile.
    Compro un biglietto con un posto->mi siedo in quel posto. Vietato stare in piedi e sui sediolini->resto seduto. Non intralciare il passaggio sulle vie di fuga -> non intralcio il passaggio.
    Si stanno cercando mille scuse per non rispettare regole che sono ABC, ma per davvero.
    Se allo stadio ti perquisiscono forse perché qualcuno non ha rispettato le regole?
    Se una volta arrivavo con netto anticipo allo stadio perché non potevo sedermi al centro della curva ed invece trovavo il nastro adesivo visto che i signorotti arrivavano quando cazzo volevano? Forse il mio biglietto costava meno del loro biglietto? "Il chi tardi arriva mal alloggia" valeva solo per le persone educate che non volevano creare casini o rogne?
    "Il chi tardi arriva mal alloggia" non valeva per chi arrivava allo stadio conservando 4,6, 10 posti agli amici che sarebbero arrivati dopo di me?
    Perché dovevo vedermi la partita con una bandiera che copriva la visuale e dovevo stare zitto?
    Perché io devo tesserarmi e loro no?
    Perché c'è gente in curva che scavalcava per andare nei distinti?
    Perché c'è gente che introduceva bombe carte allo stadio e le faceva esplodere con conseguenti multe alla società?
    Perché allo stadio non posso portare più bibite ed ora le vendono senza tappo e nel bicchiere? Forse perché qualcuno lanciava in campo le bottiglie?

    Non capisco i ragionamenti del tipo "si è sempre fatto", "lo stadio non è un luogo come gli altri" e menate varie. Se un comportamento è sbagliato o si modifica con le buone o con le cattive.

    Infine, se lo stadio è diventato una latrina la colpa è anche da attribuire all'inciviltà delle persone. Se lo stadio è una latrina allora non è detto che le persone siano giustificate a comportarsi come dei barbari.

    Edited by fatyboyslim - 5/1/2020, 00:30
     
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    Sì però non facciamo finta di non capire cosa intendono i gruppi con "teatro" ;)

    A teatro a nessuno verrebbe in mente di lanciare i tappi delle bottigliette sul palco...perciò li lasciano.

    Poi sono pure io dell'idea che i servizi vadano sempre migliorati con più presenza(e qualità) di steward e snellimento delle file...oltre al solito ammorbidimento di alcune regole, resta cmq tassativo il posto numerato ma pure su questo si può fare qualcosa tipo lasciare libertà di sedersi dove meglio si crede nella metà(della curva superiore) più vicina al campo e magari di stare in piedi nelle curve inferiori).

    Infine ognuno è liberissimo di non andarci se non gli sta bene il "teatro"...come giustamente e civilmente stanno facendo gli ultras, allo stesso modo come ho già detto se le curve si riempiranno lo stesso(vedremo) chi ha deciso di starsene a casa se ne farà una ragione perché o deciderà di adattarsi alle nuove regole o là rimane :)

    Per me non è ancora chiaro se esiste davvero una fetta di pubblico che prima non frequentava(per svariate ragioni) ed ora approfitterà della possibilità di pagare meno il biglietto di ingresso ed accomodarsi nelle curve(per chi vuole portarci moglie e figli il risparmio non è indifferente)...magari le curve gremite (che ho visto nonostante l'assenza dei gruppi) come spesso capita coi giovani sono solo una moda passeggera.

    p.s.: "chi tarda arriva male alloggia" è una roba medievale che solo a Napoli ed in Afghanistan resisteva ancora...ovunque quando fanno i collegamenti prepartita si vedono stadi deserti ad un ora dal fischio d'inizio(l'amico fritz di siviglia questo lo ha omesso eh :) ), il primo passo coi posti numerati è stato fatto...ora la sscn pensasse pure a sistemare il filtraggio e prefiltraggio che come ha detto zioren non sfiora ma centra in pieno il ridicolo.
     
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    CITAZIONE (fatyboyslim @ 4/1/2020, 23:54) 
    Non si tratta di teatro, si tratta di rispettare semplici regolare del vivere civile.
    Compro un biglietto con un posto->mi siedo in quel posto. Vietato stare in piedi e sui sediolini->resto seduto. Non intralciare il passaggio sulle vie di fuga -> non intralcio il passaggio.
    Si stanno cercando mille scuse per non rispettare regole che sono ABC, ma per davvero.
    Se allo stadio ti perquisiscono forse perché qualcuno non ha rispettato le regole?
    Se una volta arrivavo con netto anticipo allo stadio perché non potevo sedermi al centro della curva ed invece trovavo il nastro adesivo visto che i signorotti arrivavano quando cazzo volevano? Forse il mio biglietto costava meno del loro biglietto? "Il chi tardi arriva mal alloggia" valeva solo per le persone educate che non volevano creare casini o rogne?
    "Il chi tardi arriva mal alloggia" non valeva per chi arrivava allo stadio conservando 4,6, 10 posti agli amici che sarebbero arrivati dopo di me?
    Perché dovevo vedermi la partita con una bandiera che copriva la visuale e dovevo stare zitto?
    Perché io devo tesserarmi e loro no?
    Perché c'è gente in curva che scavalcava per andare nei distinti?
    Perché c'è gente che introduceva bombe carte allo stadio e le faceva esplodere con conseguenti multe alla società?
    Perché allo stadio non posso portare più bibite ed ora le vendono senza tappo e nel bicchiere? Forse perché qualcuno lanciava in campo le bottiglie?

    Non capisco i ragionamenti del tipo "si è sempre fatto", "lo stadio non è un luogo come gli altri" e menate varie. Se un comportamento è sbagliato o si modifica con le buone o con le cattive.

    Infine, se lo stadio è diventato una latrina la colpa è anche da attribuire all'inciviltà delle persone. Se lo stadio è una latrina allora non è detto che le persone siano giustificate a comportarsi come dei barbari.

    👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻Purtroppo pur di andare contro la società, ci si attacca a tutto
     
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    Prendo atto che per qualcuno è normale spendere 120 euro per un biglietto, fare un’ora di fila per entrare, avere a che fare con personale maleducato e non avere nessun tipo di servizio. Perché questo è il punto di vista che io esprimo. Il punto di vista di un avvocato di 55 anni, padre di famiglia, tifoso del Napoli da 50 anni, regolarmente munito di tessera del tifoso, che non porterà mai sua figlia (come invece fece mio padre con me) al San Paolo. Magari la porterò a Stamford Bridge, dove andai a vedere Chelsea-Napoli, arrivando con la metropolitana a venti metri dallo stadio, entrando senza fare un minuto di fila con steward gentili e sorridenti (perché lì si è severi solo con chi lo si deve essere, non si spara nel mucchio e si ha rispetto per chi paga, ma mi rendo conto che quella è un’altra civiltà) e trovando all’interno dello stadio servizi impeccabili. O la porterò all’Allianz Arena, dove andai a vedere Bayern-Napoli in condizioni analoghe.
    A questo punto mi rendo conto che il problema non è vedere le cose nell’ottica dei gruppi organizzati (ovviamente non appartengo a nessun gruppo) o della società e delle istituzioni che quei gruppi intendono combattere (siamo in guerra?) quanto piuttosto avere o meno una certa filosofia di vita.
    Se si vuole combattere un modo di intendere la partita che di punto in bianco non si vuole più, non si spara nel mucchio ma si cerca di capire con chi si ha a che fare, perché ci sono tifosi e tifosi.
    Poiché il problema non è certo mio, quanto piuttosto di chi dovrebbe cercare di fidelizzare la clientela buona per non perderla, tolgo il disturbo da questo topic.

    Edited by zioren - 5/1/2020, 10:55
     
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    CITAZIONE (zioren @ 5/1/2020, 10:35) 
    Prendo atto che per qualcuno è normale spendere 120 euro per un biglietto, fare un’ora di fila per entrare, avere a che fare con personale maleducato e non avere nessun tipo di servizio. Perché questo è il punto di vista che io esprimo. Il punto di vista di un avvocato di 55 anni, padre di famiglia, tifoso del Napoli da 50 anni, regolarmente munito di tessera del tifoso, che non porterà mai sua figlia (come invece fece mio padre con me) al San Paolo. Magari la porterò a Stamford Bridge, dove andai a vedere Chelsea-Napoli, arrivando con la metropolitana a venti metri dallo stadio, entrando senza fare un minuto di fila con steward gentili e sorridenti (perché lì si è severi solo con chi lo si deve essere, non si spara nel mucchio e si ha rispetto per chi paga, ma mi rendo conto che quella è un’altra civiltà) e trovando all’interno dello stadio servizi impeccabili. O la porterò all’Allianz Arena, dove andai a vedere Bayern-Napoli in condizioni analoghe.
    A questo punto mi rendo conto che il problema non è vedere le cose nell’ottica dei gruppi organizzati (ovviamente non appartengo a nessun gruppo) o della società e delle istituzioni che quei gruppi intendono combattere (siamo in guerra?) quanto piuttosto avere o meno una certa filosofia di vita.
    Se si vuole combattere un modo di intendere la partita che di punto in bianco non si vuole più, non si spara nel mucchio ma si cerca di capire con chi si ha a che fare, perché ci sono tifosi e tifosi.
    Poiché il problema non è certo mio, quanto piuttosto di chi dovrebbe cercare di fidelizzare la clientela buona per non perderla, tolgo il disturbo da questo topic.

    credo che Renato abbia centrato il nocciolo della questione. Ars oratoria del buon avvocato, grazie Renato !
     
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    CITAZIONE (zioren @ 5/1/2020, 10:35) 
    Prendo atto che per qualcuno è normale spendere 120 euro per un biglietto, fare un’ora di fila per entrare, avere a che fare con personale maleducato e non avere nessun tipo di servizio. Perché questo è il punto di vista che io esprimo. Il punto di vista di un avvocato di 55 anni, padre di famiglia, tifoso del Napoli da 50 anni, regolarmente munito di tessera del tifoso, che non porterà mai sua figlia (come invece fece mio padre con me) al San Paolo. Magari la porterò a Stamford Bridge, dove andai a vedere Chelsea-Napoli, arrivando con la metropolitana a venti metri dallo stadio, entrando senza fare un minuto di fila con steward gentili e sorridenti (perché lì si è severi solo con chi lo si deve essere, non si spara nel mucchio e si ha rispetto per chi paga, ma mi rendo conto che quella è un’altra civiltà) e trovando all’interno dello stadio servizi impeccabili. O la porterò all’Allianz Arena, dove andai a vedere Bayern-Napoli in condizioni analoghe.
    A questo punto mi rendo conto che il problema non è vedere le cose nell’ottica dei gruppi organizzati (ovviamente non appartengo a nessun gruppo) o della società e delle istituzioni che quei gruppi intendono combattere (siamo in guerra?) quanto piuttosto avere o meno una certa filosofia di vita.
    Se si vuole combattere un modo di intendere la partita che di punto in bianco non si vuole più, non si spara nel mucchio ma si cerca di capire con chi si ha a che fare, perché ci sono tifosi e tifosi.
    Poiché il problema non è certo mio, quanto piuttosto di chi dovrebbe cercare di fidelizzare la clientela buona per non perderla, tolgo il disturbo da questo topic.

    Non c'è niente da fare, sei sempre il numero 1.

    Un abbraccio forte Renà.
     
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    A me non pare si stia sparando nel mucchio...a me sembrano dei tomahawk ben indirizzati al centro delle curve, che poi ci sia qualche vittima collaterale è normale purtroppo.

    Dovrebbe essere la società ad interessarsi con la questura per ammorbidirla(come a roma)...cosa che vedo difficile fare a favore di chi ti urla "figlio di puttana" allo stadio e ti dedica striscione del tenore "cerebroleso" in città o si augura #A16.

    Bisognerebbe fare tutti un passo indietro ma sinceramente la vedo difficile da parte di un cafone megalomane come AdL o da parte di gente abituata a vivere lo stadio come la savana.

    Nel calcio del 2020 temo siano 2 soggetti obsoleti per ragioni differenti.
     
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    nonostante un girone da 24 punti e lo sciopero delle curve il napoli ha aumentato dell 8% le presenze allo stadio rispetto l'anno scorso
     
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    CITAZIONE (zioren @ 5/1/2020, 10:35) 
    Poiché il problema non è certo mio, quanto piuttosto di chi dovrebbe cercare di fidelizzare la clientela buona per non perderla, tolgo il disturbo da questo topic.

    tu fidelizzeresti chi ti abboffa di maleparole da 15 anni? :)

    CITAZIONE (svedil @ 5/1/2020, 18:00) 
    nonostante un girone da 24 punti e lo sciopero delle curve il napoli ha aumentato dell 8% le presenze allo stadio rispetto l'anno scorso

    cosa che va nella direzione dell'obsolescenza di cui sopra...
     
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    si parla della mancanza di voglia di fidelizzare da parte della società, eppure questa è una notizia passata in sordina

    Mini abbonamento Napoli, gennaio-maggio 2020 | Partite | Prezzi

    La SSC Napoli lancia uno speciale mini abbonamento per l’intero girone di ritorno. Si parte dal duello con la Fiorentina e dall'attesissima sfida contro la Juventus degli ex Sarri e Higuain nel mese di gennaio.
    Sarà possibile, inoltre, godere del diritto di prelazione in occasione della gara di Champions contro il Barcellona.
    A partire dalle ore 15 di venerdì 3 gennaio 2020 sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento per il girone di ritorno del campionato 2019-20, ad un prezzo ridotto.

    Mini abbonamento Napoli, gennaio-maggio 2020 | Partite | Prezzi

    L’emissione dell’abbonamento sarà consentita a tutti i possessori di Fidelity Card, con caricamento digitale del titolo. Verrà rilasciato un tagliando segnaposto nominativo con l’indicazione di settore, fila e posto da conservare e portare sempre con sé allo stadio.

    Mini abbonamento Napoli, gennaio-maggio 2020 | Partite | Prezzi

    QUESTI I PREZZI
    SETTORE
    PREZZO
    Tribuna Autorità sx*
    € 1580,00 + € 5,00 prevendita
    Tribuna Posillipo
    € 526,00 + € 5,00 prevendita
    Tribuna Nisida
    € 395,00 + € 5,00 prevendita
    Distinti
    € 262,00 + € 5,00 prevendita
    Curve
    € 142,00 + € 3,00 prevendita
    * Inclusa di ospitalità

    cioè in curva verrebbe una media di 16 euro a partita, compresi i big match...ma ci si lamenta sempre,il problema reale è che i gruppi organizzati non vogliono essere schedati per fare i propri comodi allo stadio
     
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    CITAZIONE (mynumber12 @ 5/1/2020, 19:37) 
    si parla della mancanza di voglia di fidelizzare da parte della società, eppure questa è una notizia passata in sordina

    Mini abbonamento Napoli, gennaio-maggio 2020 | Partite | Prezzi

    La SSC Napoli lancia uno speciale mini abbonamento per l’intero girone di ritorno. Si parte dal duello con la Fiorentina e dall'attesissima sfida contro la Juventus degli ex Sarri e Higuain nel mese di gennaio.
    Sarà possibile, inoltre, godere del diritto di prelazione in occasione della gara di Champions contro il Barcellona.
    A partire dalle ore 15 di venerdì 3 gennaio 2020 sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento per il girone di ritorno del campionato 2019-20, ad un prezzo ridotto.

    Mini abbonamento Napoli, gennaio-maggio 2020 | Partite | Prezzi

    L’emissione dell’abbonamento sarà consentita a tutti i possessori di Fidelity Card, con caricamento digitale del titolo. Verrà rilasciato un tagliando segnaposto nominativo con l’indicazione di settore, fila e posto da conservare e portare sempre con sé allo stadio.

    Mini abbonamento Napoli, gennaio-maggio 2020 | Partite | Prezzi

    QUESTI I PREZZI
    SETTORE
    PREZZO
    Tribuna Autorità sx*
    € 1580,00 + € 5,00 prevendita
    Tribuna Posillipo
    € 526,00 + € 5,00 prevendita
    Tribuna Nisida
    € 395,00 + € 5,00 prevendita
    Distinti
    € 262,00 + € 5,00 prevendita
    Curve
    € 142,00 + € 3,00 prevendita
    * Inclusa di ospitalità

    cioè in curva verrebbe una media di 16 euro a partita, compresi i big match...ma ci si lamenta sempre,il problema reale è che i gruppi organizzati non vogliono essere schedati per fare i propri comodi allo stadio

    Ma infatti non manca l'intenzione di fidelizzare, solo che puntano a fidelizzare un altra tipologia di tifoso.

    Questa stagione deve finire il prima possibile perché c'è bisogno di vari reset(parziali o meno), imho con 2 anni di ritardo
    In ordine sparso:
    - a livello di rosa(i cui pilastri meriterebbero di andar via con almeno un trofeo...puntando tutto sulla coppa italia)
    - guida tecnica(se non riuscirà a dare una sterzata e/o a porre basi per un futuro migliore)
    - tifo(la situazione in fase più avanzata del lotto)
    - società(se arrivasse il riccastro)
     
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    Loggo di contunui riferimenti agli stadi all'estero... io vivendo in inghilterra per ovvi motivi logistici frequento piu' gli stadi inglesi che quelli italiani... al sanpaolo manco da due anni ormai (in pratica da quando e' nato mio figlio). Ebbene, le regole da rispettare negli stadi inglesi sono pressoche' identiche a quelle che si sta provando a far rispettare a napoli anzi forse sono anche piu' stringenti. La differenza e' che il pubblico inglese si e' adeguato da anni mentre noi vogliamo far passare il tutto come "novita'" per ammazzare il tifo... Questi le telecamere ce le hanno da anni e di multe, daspi e randellate sui denti e anni digalera ne hanno avute cosi' tante che alla fine hanno imparato. Il pubblico dello stadio inglese e' lo stesso di quello italiano...non sono piu' educati degli italiani e nemmeno di estrazioni sociali piu' agiate. tra l'altro, nonostante il prezzo del biglietto e' il doppio se non il triplo rispetto ai nostri standard non c'e' la cameriera a portarti la coca-cola in vetro... Gli stewart stanno la' a smistare la folla e non ad intrattenere il pubblico e spesso ti devi fare comunque 20 minuti a piedi pr raggiungere lo stadio se vuoi parcheggiare la macchina senza dover fare il passaggio di proprieta' al parcheggiatore. La gente guarda la partita in piedi (ma di fronte al proprio posto assegnato e non sul seggiolino, non sulle vie di fuga e sopratutto senza sigaretta o bombolone altrimenti multa/fuori a calci in culo). Se qualcuno pensa che sia rigida l'applicazione del regolamento a napoli quello inglese e' a dir poco dittatoriale con un dispiegamento di forze dell'ordine e addetti ai lavori da area militarizzata. Quando gioca in casa il Cambridge United (sopratutto partite dove la rivalita' e' alta) e stiamo parlando di football league 2 ci sono camionette e poliziotti in antisommossa ovunque in citta' non solo in zona stadio... il risultato, che sia all' Emirates, Stamford Bridge, Etihad o Abbey Stadium, la gente (per paura delle multe o addirittura galera), non va a vedersi la partita con le bombe carta nelle mutande ma con nonni, mogli e bambini. La gente si diverte lo stesso anche se non c'e' Genny a Carogna a dirgli quando possono cantare e quando invece devono stare zitti senza manco applaudire. Purtroppo paradossalmente le regole vanno rispettate per poter essere realmente liberi.

    Edited by JS89 - 6/1/2020, 10:25
     
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