Napoli-Hellas Verona 91’

Allora, dopo averla rivista di lunedì mattina.
- a freddo a me è piaciuta anche meno della diretta. Come ampiamente previsto il mister è andato in conferenza a snocciolare i dati del possesso palla del primo tempo e del dominio. In pratica il Napoli dopo i primi 20 minuti si è completamente spento. E se proprio vogliamo essere precisi, i primi 20 minuti l'accensione non era del Napoli ma del ragazzo con il 77 sulle spalle. Spento lui, si è entrato in un buio via via maggiore fino al gol ospite al minuto 71. La rimonta finale è figlia della brillantezza dei nuovi entrati, dei nervi, dell'avversario veramente debole che ha inserito 6-7 calciatori 2 giorni fa, salutandone altrettanti. E che pure con una squadra nuova di onesti mestieranti ha mostrato a tratti meccanismi migliori dei nsotri
- il bicchiere mezzo pieno? Certamente i 3 punti, che tengono vive le speranze, non affossano ulteriormente la squadra, portano un minimo di serenità. E poi qualche forza fresca, Ngonge, Lindstroom, lo stesso Mazzocchi. Linfa nuova da ragazzi che non hanno la testa pesante di chi pensa "come è possibile che 12 mesi fa questa partita la vincevo in ciabatte?". Infine direi lo spirito: a breve dirò di Mazzarri ma devo riconoscergli che la squadra lo segue, non lo ha abbandonato come fatto con il predecessore. Che poi è un po' il suo marchio di fabbrica: il cuore, il non mollare mai, il crederci fino alla fine.
- dicevo di Mazzarri, al netto dello spirito, è un allenatore in palese difficoltà. Mi sembra evidente la sua idea è quella di vedere le barricate stile supercoppa o Lazio con le big e scimmiottare il 4-3-3 dello scorso anno con le piccole. Il problema è che mentre nelle partite di trincea sembra a suo agio, nel muovere uomini, movimenti, distruggere il gioco altrui, nelle partite come quelle di ieri, oggi come 10 anni fa, fa una fatica enorme. Non c'è un minimo di pressing organizzato. Non c'è un minimo di trama preparata e costruita con scambi nello stretto, tutto affidato alla classe del singolo che deve inventarsi qualcosa. Il Napoli ieri affronta i primi 45 minuti contro una squadra in cui molti non conoscono neanche il compagno che hanno al fianco. Ci aspettano senza pressarci per 45 minuti tenendo le posizioni nella propria metà campo. Il Napoli fa poco, troppo poco contro una squadra chiusa. Dopo l'intervallo il Verona sale in pressing e prende coraggio, ci viene a prendere più alto. Ed il Napoli va ancora più in difficoltà, non riesce ad uscire dalla pressione, perde addirittura il controllo del gioco per 25 minuti buoni. E sinceramente contro un Verona in quello stato è poco accettabile.
- le difficoltà tattiche sono evidenti se osservate alcune situazioni della partita. Lobo almeno 5 volte non ha alcuna mezzala con cui scambiare, porta palla e trova o magicamente qualcuno circondato da 3, oppure si schianta. Politano fuori da quel gioco di fraseggi, passaggi brevi, compagni vicini, perde completamente la sua utilità. Cajusté fa male, ma credete che possa essere la mezzala che salta l'uomo, arriva al tiro, serve l'assist, crea la superiorità? Perché ieri questo gli è stato chiesto. Di Lorenzo e Anguissa sono in difficoltà fisica evidente. Anche qui però non mi sembra si siano aiutati i ragazzi, a Frank continuava a dire di buttarsi dentro negli spazi a cercare una pallata di 50 metri di Rrhamani o Jesus finendo per esaurire le sue già poche energie al 45esimo.
- ah sulla questione Lindstroom/ruolo/posizione che leggo sta appassionando. Non entro nel merito, mi limito ad osservare cosa ha fatto il nostro allenatore. Entra Lindstroom, lo mette mezzala al posto di Cajustè. 5 minuti, il ragazzo perde una palla sanguinosa sui 30 metri nostri beccandosi il giallo e dopo poco si perde un avversario che gli parte alle spalle. Frustalupi (rendetevi conto di chi sarebbe il nostro tattico) gli dice di stare più alto, Lobo gli dice di stare più basso. Prendiamo gol, Mazzarri gli dice di mettersi largo e a Kvara di accentrarsi passando 4-2-3-1. Quello è il momento in cui la cambiamo, perché i due ragazzi capiscono che devono solo liberare il loro talento e si cambiano posizioni tra loro 10 volte, non seguendo posizioni fisse. Lindstroom è centrale nell'occasione in cui imbecca Mazzocchi e sfioriamo il pari, parte centrale e si inserisce (e Kvara è largo) nell'occasione del pari, è largo e Kvara è vicino alla punta, nell'occasione del 2-1. Hanno tolto i riferimenti al Verona, non c'è una posizione precisa occupata dal ragazzo. Per finire si prende un cazziatone da Gollini perché si fa saltare facile dal terzino del Verona e nasce uno degli ultimi assalti degli ospiti. La mia sensazione è che prima di accapigliarci sulla sua posizione, il ragazzo deve crescere in fase passiva (anche il gol in Supercoppa nasce da una sua dimenticanza) o deve trovare un allenatore abile a limitarne i compiti, come CDK a Bergamo, ma in quel caso lui ha un allenatore capace, Lindstroom al momento ha avuto 2 figure.
- Prepariamoci al 5-3-1-1 con tutti negli ultimi 25 metri a San Siro, ormai lo spartito è chiaro e contro le big non mi aspetto molto altro. Mazzarri però deve trovare qualcosa di diverso quando arriveranno i Genoa di turno, o andremo a Sassuolo o Cagliari. E con avversari inferiori a noi ma ben superiori a Verona e Salernitana decimate, serviranno prestazioni ben differenti, altrimenti il tunnel rischia di diventare molto molto lungo