Mazzarri è un tecnico che ha vissuto il suo massimo 10 anni fa con noi, per poi perdersi completamente. Il suo era un gioco basato su principi di gioco antiquati e forse adatti a squadre meno evolute tatticamente della nostra.
Non credo possa fare di più che mantenerci in linea di galleggiamento, anche se sarei ovviamente felicissimo di sbagliarmi.
Per me faremo il 6o posto o giù di lì. Non vedo come un tecnico come Mazzarri, già poco evoluto e che sta praticamente fermo da anni, sia in grado di sfruttare i nostri calciatori.
Il fatto che abbia studiato Spalletti significa ben poco purtroppo, i principi di gioco vanno preparati sul campo, non alla TV.
Ripeto, spero di sbagliarmi ma quest'anno non vedo possibile centrare una pisizione dii vertice senza la direzione di un un allenatore preparato.
Incrociamo le dita e speriamo che Walterone mi stupisca.

Sintesi delle azioni del grande imprenditore negli ultimi 6 mesi:
- non riesce a ricucire o ritrovare un rapporto con l'allenatore che ha vinto lo scudetto con 20 punti di vantaggio.
- non blocca il ds che ha costruito la squadra dello scudetto, né lo libera immediatamente e ne prende un altro. Aspetta 2 mesi per fargli pagare bonus, buoni pasto e parcheggi a Castelvolturno per risparmiare una cifra che certamente cambierà il nostro bilancio. Alla fine lo libera e resta lui senza ds a mercato avviato dichiarando così chiusa la polemica tra lui e se stesso.
- sceglie l'allenatore da solo, lo presenta come uno da 4-3-3 e gioco simile a Spalletti mostrando una conoscenza del calcio simile a quella che Malgioglio ha della figa.
- prende un ds con il carisma ed il curriculum di Barak Obama. Promuovendo come dirigente il compagno della figlia pronto ad essere il prossimo ds e la figlia stessa. Per la prossima estate sta pensando anche al nipote di 8 anni come capo delegazione negli eventi Uefa tipo sorteggi o pranzi.
- inizia un mercato da protagonista assoluto, gestendo da solo i rinnovi. Alla fine ottiene quelli di Di Lorenzo che già era sotto contratto fino a 33 anni e Mario Rui (neanche commento). Gli unici rinnovi li fa con Giuffridi, il procuratore più tossico del pianeta Terra, che lo sputtana anche a mezzo stampa dicendo che il Napoli è una squadra di calciatori insoddisfatti. Incontra 35 volte Osimhen e non rinnova. Non rinnova Kvara che guadagna meno di Jesus. Vende Zielo per il secondo anno di fila e alla fine lo mantiene in rosa senza rinnovarlo, portandolo quindi in braccio ad una strisciata tra pochi mesi a zero euro. Non parla di rinnovo con un altro in scadenza 2025 (Elmas) ma non lo cede e guarda caso il rendimento del macedone cala a picco. Come insegna la storia Ghoulam, non prende un necessario nuovo centrocampista perché non riesce a cedere Demme e lui è furbo, non li paga due stipendi. Ha però il tempo di iniziare una battaglia con la FIGC per principio, perché per lui 3 milioni sono briciole.
- inizia la stagione e guarda caso i vari nodi, da Osi a Kvara all'incapace in panca, passando per la mancanza di un centrocampista in più, vengono tutti a galla. Arriva alla tragica partita con la Fiorentina. C'è una sosta e l'occasione di porre rimedio. Dichiara pubblicamente che il suo allenatore non conosce il calcio italiano e che era la sua ultima scelta dopo Motta, Luis Enrique e altri. A quel punto incontra Conte per convincerlo. Le possibilità che uno che non compra un centrocampista in più perché ha lo stipendio di Demme possa convincere Conte sono le stesse che ho io se chiedo a Natalie Portman di fuggire con me. E a quel punto cosa fa? Conferma Garcia.
- diventa mental coach, piazzandosi a fianco della squadra, convinto che possa anche fare l'allenatore. In questo modo fa perdere completamente credibilità a uno già scarso come il francese ed i risultati sono tragici nonostante un calendario comodissimo.
- arriva ad un'altra sosta ed a questo punto deve necessariamente esonerare. Non riesce a convincere Garcia a dimettersi e a quel punto inizia l'ultimo dramma. Deve cambiarlo ma non vuole spendere, p contro ai suoi principi pagare 2 allenatori. Allora ne contatta uno, lo sceglie ma gli offre le condizioni contrattuali che offriresti ad un disperato e questo rifiuta.
- arrivi a stamattina e devi prendere un allenatore. Trovi infine il disperato, pagandolo con i buoni pasto di Giuntoli di sopra. Fottendotene di quel 4-3-3 di cui parlavi a luglio, della progettualità, con una scelta simile tecnicamente a quella di Garcia.
- riproponi insomma la stessa storia di luglio, dimostrando che dalla storia non hai tratto alcun insegnamento. E purtroppo la storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa.
Se prendevate uno juventino che ci odia e lo facevate presidente a maggio del Napoli con l'idea di distruggerci, non sarebbe stato capace di fare una roba simile.

Ribadisco, paragone che ha poco senso secondo me.

Il Milan, la squadra nella situazione più simile alla nostra attuale (passato da uno scudetto alla crisi dell'anno successivo, seppure il loro titolo non fosse arrivato per manifesta superiorità come il nostro ma sul filo di lana dopo che Napoli e Inter ebbero avuto una crisi di risultati verso fine stagione), avrebbe certamente potuto esonerare Pioli. Dirigenza meno coraggiosa di ADL? Forse, o forse semplicemente assente. Alla fine chi ha pagato sono stati Maldini e Massara per aver sperperato il budget in tanti mezzi giocatori, vera preoccupazione del fondo Redbird piuttosto che lo scudetto.

La Rube avrebbe cacciato Allegri ben prima di novembre dell'anno scorso se avesse potuto, ma Andrea Agnelli ormai aveva fatto la cazzata di ingaggiare la minestra riscaldata pagandolo profumatamente un anno prima e non poteva permettersi di tenerlo a libro paga e al contempo dare un lauto compenso al nuovo allenatore.

L'Inter tutto sommato era soddisfatta di Inzaghi, allenatore aziendalista che si trova ogni stagione con uno o due big venduti per ripianare i bilanci dissestati e riesce a guadagnarsi la pagnotta con piazzamenti Champions o qualcosina di più.

Noi siamo passati dall'avere una Ferrari a una Cinquecento scassata pur mantenendo la stessa rosa ad eccezione di Kim e Lozano (col messicano poco stimato e ritenuto anello debole del Napoli). Di che vogliamo parlare?

Ma infatti per metà stagione si parlava di Inzaghi in bilico, evidentemente non consideravano la stagione totalmente compromessa fintanto che anche le altre strisciate facevano schifo. A differenza di Inzaghi Garcia ha avuto l'aggravante di aver gravemente peggiorato in breve tempo un capitale sportivo elogiato da mezza Europa fino all'estate scorsa. Per quanto riguarda Pioli come già detto lo salva una società con testa in America e che capisce se possibile ancora meno di ADL di pallone.

Magari ho frainteso il tuo post ma non riesco a vedere nulla di coraggioso nella scelta di De Laurentiis di cacciare il francese a novembre mentre l'anno scorso le strisciate non hanno mandato via i rispettivi allenatori. Non potevano o non volevano per i motivi sopracitati, e giusto la dirigenza del Milan fa più ridere della nostra (potremmo contare pure quella precedente della Rube con la follia del megacontratto ad Allegri al massimo).