Purtroppo una rondine non fa primavera e la sensazione che quello del Napoli sia stato un successo simile a un miraggio, quasi un peso di cui ci si è tolti di dosso, così che possa tornare nelle retrovie, è forte sia tra i nostri compagni di tifo che altrove.

Io continuo a sostenere che persino Ezio Capuano sarebbe stato meglio di Spalletti "costretto" a rimanere e separato in casa, à la secondo anno di Benitez, quindi non rimpiango niente. C'è tuttavia un innegabile retrogusto amaro in tutta questa faccenda, come se le cose si siano incastrate giusto giusto per farci uscire con le ossa rotte. In tal senso spero che questo funga da motivazione per il nuovo mister, che al di là di tutto, deve davvero rimboccarsi le maniche. Si gioca tutto, e con lui anche noi.

Ma chi l'avrebbe detto che l'anno dello scudetto, da campioni d'Italia, avremmo avuto così difficoltà nell'individuare un allenatore?
Le vie del calcio sono misteriose

pure di Rog e Diawara (e Elmas per restare attuali)