Comunque De Rossi sta facendo in ogni caso un mezzo miracolo, ha ottenuto probabilmente il massimo possibile dalla squadra, cosa non riuscita a nessuno dei tre allenatori del Napoli.
Il Real ha giocato bene, alla fine ha meritato, il Bayern ha sulla coscienza quel contropiede sullo 0-1 che poteva chiudere la partita. Resta comunque l'amarezza nel constatare l'ennesimo fallimento degli arbitri non all'altezza di essere obiettivi contro determinate squadre, perché alzare la bandierina al centesimo minuto con il var vuol dire essere pazzi.
C'è una sottile differenza tra il perdere due partite contro la stessa squadra dopo aver stracciato tutti in campionato e aver fatto pena con chiunque.
CITAZIONE (Alfonso Chiaramonte-De Roland @ 3/5/2024, 14:39)
No.
La squadra si è disunita con lui alla guida. Il resto segue dal SUO operato.
Uso altri indicatori più soggettivi, meno quantificabili ed anche meno certi chiaramente oltre alla media punti.
La squadra si è disunita perché era fermamente convinta, come lo era ADL e come lo eravamo noi, che il signor Garcia fosse l'unico responsabile del disastro che si stava compiendo; erano convinti che rimosso lui la squadra avrebbe volato, ecco perché la scelta di Mazzarri. Poi ha avuto il contraccolpo quando ha realizzato che Garcia fosse solo la punta dell'iceberg e sono sprofondati sempre più.
La colpa e' solo di Di Lorenzo sul 2 goal perche' hanno chiamato lo schema per salire tutti e mettere in fuorigioco gli avanti della Roma; il capitano non lo fa in tempo e poi e' ovvio che nessuno marchi Abraham erano saliti. JJ e' stato sciagurato sul rigore e per tutta la stagione ma e' colpa sua se 3 tecnici su 3 lo vedono titolare? (chissa' che saranno Natan e Ostigard) o se in 2 mercati non siamo stati cazzi di prendere un centrale degno di giocare nel Napoli?
Veramente Garcia, l'unico pseudo allenatore, ha dimostrato di preferire Natan a JJ, non appena il primo si è ripreso dall'infortunio. Sta storia che l'allenatore preferisce uno invece di un altro mi sembra ridicola quando suddetti allenatori stanno affossato ancora di più la squadra. Io credo fermamente che alcuni giocatori siano in campo per gerarchia e non per meriti, JJ é uno di questi.
Ci si dimentica che l'esonero di Garcia fosse arrivato proprio a seguito della sconfitta in casa contro una piccola (l'Empoli guardacaso)... non sarei certo che i giocatori avrebbero reso diversamente se fosse rimasto il francese, anzi a mio avviso quella fu la dimostrazione che ormai avevano tirato i remi in barca e non volevano più lottare per questa maglia (anzi, questa società).
Quella però forse è stata l'unica sconfitta volontaria della squadra, giusto per farlo fuori. Allora pensavamo che fosse Garcia ad essere il problema, in realtà non è stato così. Già dopo due o tre partite si è capito che il problema erano i calciatori e non l'allenatore. Per com'è andata con il senno di poi avrei preferito rimanere ancora con Garcia, di sicuro lui avrebbe fatto fuori a lungo andare i sabotatori che continuano a giocare per gerarchia.
Il Napoli di ADL non ha mai convinto i giocatori a firmare per noi offrendo cifre importanti, semplicemente non è pensabile per una società che non ha alle spalle ricapitalizzazioni e banche amiche, ed è quindi costretta a ingaggiare i neoacquisti a cifre moderate di ingaggio ma facendo leva sulla vetrina europea e/o sul tecnico di spessore che sa valorizzare bene i giocatori. Se vengono a mancare queste due componenti è normale che ci becchiamo un rifiuto dietro l'altro e a fine mercato ci troviamo con quelli presi dal "bargain bin".
Ma questo vale lo stesso, quando arriva l'offerta economica superiore, vedasi Gabri Veiga, nessun allenatore e nessuna competizione può fargli cambiare idea. Bisogna sperare che il Napoli sia bravo a prendere i calciatori prima che diventino fenomeni mediatici. Le maggiori difficoltà di ADL rispetto al passato sono proprio queste, gli ingaggi si sono alzati a dismisura e i nuovi calciatori non sono disposti a rinunciare nemmeno ad un centesimo, preferiscono andare in panchina o in campionati improbabili piuttosto che giocare a calcio.