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.I paesi dell'oriente che viene tanto decantato appartengono alla tua descrizione.
non solo quelli credimi. gli stessi paesi magrebini sono razzisti con quelli dell'africa sub sahariana da cui "subiscono" una massiccia immigrazione. ma e' solo un esempio... potrei continuare su ampie parti del globo (al di fuori dell'occidente).
Edited by Linus 69 - 28/3/2024, 05:39 -
.Comunque si è creato un pericoloso precedente. Da ora in poi in campo chiunque può insultare la gente di colore, basta non venire beccati. O mi dite che dipende tutto dal colore della maglia e non dell'interessato? 😂
hai colto il punto, qui si tratta di colore della maglia non della pelle. su puo' essere del colore sbagliato in tanti modi. -
.Mi scoccia ripetermi ma da quello che vediamo nel calcio l'unica questione che conta sono i soldi, al giusto prezzo chiunque verrebbe a Napoli oppure da qualsiasi altra parte.
ma magari se e' uno stimato da avere altre offerte (e non il disperato alla ricerca di un ingaggio qualunque alla mazzarri o alla garcia) ne accetta altre ben prima della nostra. -
.Calzona ci sta mettendo del suo ma io faccio fatica a giudicarlo e a capire sesia quello giusto
La juve è la squadra piu asfittica del campionato, ieri ha avuto 5 palle gol che se non avessero segnato i nostri saremmo alla lapidazione in pubblica piazza, chiedo: avessimo perso 3 o 4 a 1, i commenti sarebbero uguali?
la fase difensiva e' ancora insufficiente, ma almeno comincia a funzionare il resto che con mazzarri era "non pervenuto". se si lavora sulla difesa in modo produttivo sì, e' quello giusto. la squadra comincia a mostrare un anima di collettivo, trame di gioco in uscita e in attacco... tutte cose per cui si era proprio persa la speranza. attenzione, dico "comincia a mostrare" il che significa che c'e' molto da camminare ma almeno e' il sentiero giusto; anche se l'abbiamo preso che e' ancora notte e' sempre meglio che restare sperduti. poi ieri c'era un rigore su kvaraskelia solare, una certificazione con tanto di bollo sulla malafede della classe arbitrale (e non solo, visto che non se ne e' neanche parlato). si poteva chiuderla e parleremmo ancora d'altro. ma lassciamo stare i "se" e i "ma", ad oggi gia' e' tantissimo parlare di miglioramenti e gioco, una prospettiva che fa tutta la differenza del mondo a fronte di prestazioni da zona retrocessione contro squadre da ultimi cinque posti. l'EL e' gia' alla portata e non mi dite che ne staremmo parlando con mister milioncino.
Edited by Linus 69 - 4/3/2024, 10:02 -
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secondo me la questione e' molto semplice. la maggior parte di noi ha cinosciuto il calcio negli anni '80, qualcuno '70: quello era uno sport. poi dagli anni 2000 e' diventato sempre piu' spettacolo e oggi e' del tutto uno spettacolo che conserva la parvenza dello sport. de laurentis, che e' uomo di spettacolo, vorrebbe far cadere quell'ultima parvenza e portarlo nel proprio campo di competenza. ai posteri la sentenza. -
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...ma poi, non per fare l'avvocato delle cause perse, mi pare che i veri esoneri siano quelli di ventura, donadoni e ancelotti in vent'anni. gli altri rapporti interrotti sono piu' stati mancati rinnovi e per volonta' degli allenatori perlaltro. quest'anno non lo considero perche' i risultati sono tali da rendere tutti colpevoli e non si puo' ascrivere la cifra di un ventennio alle sciagure di mezza stagione. ma gli agenti quando parlano lo fanno per fini calcolati, sono il parassita che si nutre dell'ospite con ogni tecnica possibile e l'ospite e' il loro assistito.
Edited by Linus 69 - 24/2/2024, 17:16 -
.Tutto ha un prezzo anche la vendita del Napoli...il problema è che non ci sono acquirenti a quel prezzo.Nemmeno arabi ed altre razze di oligarchi delle nuove dittature politiche ed economiche riterrebbero Napoli un investimento perché non rientrerebbe l'investimento. Il Napoli è un rendimento sicuro così come è quindi un imprenditore lo mantiene e non lo cede a meno che non fallisca ....a costo zero escono tanti pretendenti. È una storia già vista dovremmo averla imparata.
oligarchi (per ora ai margini), arabi e cinesi non comprano per far profitto, non ne hanno bisogno e menche' meno lo farebbero col calcio. l'interesse e' quello di penetrare con relazioni strategiche in aree d'interesse geopolitico; l'economia e' un mezzo ed e' l'ultimo dei loro problemi: dietro ci sono i loro governi i cui interessi muovono gli investimenti. non immaginare l'arabo o il cinese con la calcolaterce che fa i conti della serva su quanto ci rimette; quella e' l'europa non e' il mondo. -
.Infatti questi ultimi sono attaccanti da metà classifica...buoni come subentranti in una squadra che ambisce ai primi posti.
"questi ultimi" per me semplicemente non sono valutabili nello scempio di quest'anno. l'anno scorso in una squadra motivata e organizzata hanno fatto la differenza quando chiamati e non e' stato un fatto sporadico. non e' che bisogna per forza dare giudizi definitivi, certo non parliamo di halland o mbappe' che ovunque li metti segnano ma non e' che possono essersi scordati il pallone in un'estate. forse ci vorrebbe un po' di equilibrio (che e' difficile quest'anno, lo so) -
.Mah a me sembra strano. La federazione slovacca dice si, lui accetta di venire qui mettendo nel conto di fare solo figurelle, De Laurentiis che non solo si è accordato con la Slovacchia, ma pure con Calzona, Hamsik e pure Sinatti (e quindi pure con la FIGC)
Avanti... svegliamoci su
pero' e' possibile che ci stesse gia' lavorando (magari dalla disfatta di torino, per dire); alla fine se si deve cambiare adesso ha senso solo così, quindi ci sta che faccia all in su questa soluzione da qualche settimana non considerandone altre. -
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vabbe', in questa pagina avete detto tutto quello che volevo dire io. si torna a miti consigli, allo standard positivo della gestione dela: nome di sostanza con idee chiare e moderne di calcio, senza guardare alla bacheca ma alle potenzialita' effettive per un progetto nelle nostre corde e dimensioni. se si fa non so dove arriveremo a questo punto della stagione, ma certo (ri)vedremo una squadra e cominceremo a programmare un futuro con una visione realistica e plausibile; quello che si poteva cominciare con tudor si fa ora con calzona (speriamo). il presidente deve aver fatto qualche seduta con uno bravo. sarei felicissimo se tornasse marek, è il giocatore del nuovo napoli (dal fallimento) che ho sempre adorato, quindi pure se venisse a fare le pulizie sarei felice come dissi in estate l'errore princiaple per me era stato non tenere il preparatore, perchè è un ruolo (come il medico sociale) che credo debbe essere della società e non dell'allenatore perchè i giocatori nel calcio moderno vanno conosciuti bene, va personalizzato molto il lavoro
non conosco calzona ma già il fatto che ha lavorato con i ns due migliori allenatori è un buon plus, conosce anche l'ambiente e onestamente peggio di mazzarri la vedo difficile
iamm a ce mover allora, che la champions arriva
dovrebbe essere della societa' perche' i calciatori sono un patrimonio della societa' non solo sportivo ma anche economico. altrimenti sarebbe come se i meccanici in formula 1 volesse imporli il pilota. per me sono le basi. -
.Ognuno vive le cose come meglio crede, lui non ha mai fatto segreto del fatto che la Nigeria viene prima di tutto e su questo io non riesco a dargli torto. Ha fatto un po' di cose che io non avrei fatto al suo posto ma ognuno ha il suo carattere e lui mi pare un tipo molto permaloso, dall'incazzatura facile. Però che sia grato alla tifoseria ed al Napoli in sé non ho molti dubbi, non lo metterei in discussione per le creaturate che ha fatto sui social.
Pecca di professionismo sotto certi aspetti, tipo social e interviste sconclusionate.
Però sul campo mi è sempre parso uno di quelli che corre di più, e dovrebbe essere ciò che conta alla fine.
A fine anno ci saluteremo e con tanto piacere, fa sempre bene voltare pagina.
beh... per onor di cronaca qualche iperbole nel privato pure se la poteva risparmiare. ma quello che dici non fa una piega. -
.La cosa strana è che Politano è prossimo ai 31, però ha avuto un bel rinnovo con aumento
aggiungerei rui. probabilmente loro hanno accettato le condizioni proposte, zelinsky no, il che non significa che il polacco non avesse le sue sacrosante ragioni. -
.NAPOLI-FIORENTINA: L'ANALISI BRILLANTE
Arabia Saudita, stadio pieno, quasi tutto colorato azzurro. Merito dei gruppi organizzati di Al For igrot e Al Su Ccav, ma anche dei tantissimi supporters arrivati da Al Barr e Al Vomer. Semifinale di Supercoppa Italiana, che già così, fa ridere.
Il Napoli con lo scudetto sul petto sfida la Fiorentina che è arrivata ottava. Rispetto alla squadra dello Scudetto mancano Meret, Kim, Olivera, Anguissa, Zielinski, Lozano e Osimhen. E Spalletti. Lo schema è il 5-4-1. In panchina nel Napoli ci sono anche Gaetano, Zerbin, Demme, Ostigard e Zielinski che, in caso di telefonata, lasceranno la panchina durante la partita per raggiungere Frosinone, Genoa, Salernitana e Inter. Nella viola in panchina Barak che, se dovesse essere depositato il contratto, giocherà il secondo tempo col Napoli. E Traore e Ngonge potrebbero raggiungere lo stadio a gara in corso. Sembra un sogno, ma è realtà, si gioca.
Primo tempo moscio, quasi noioso. Gli azzurri spinti dai tifosi provano a fare la partita, la super Fiorentina che si era atteggiata contro Rudi Scarsía, non esce dalla metacampo. Serve una cosa forte, tipo Juan Jesus che ruba palla a metacampo e alla De Bruyne mette Simeone davanti al portiere con il Cholito che segna e festeggia il gol dell'ex. Ecco. Tutto vero. Cose da pazzi.
Non è finita, serve qualche pazzia della viola, tipo Ikone che dà un calcio a Mario Rui e si guadagna un rigore che stesso lui decide di batterlo per colpire i sediolini vuoti sugli spalti. Fatto. Spettacolo. Var spento. Meraviglioso.
Nella ripresa il Napoli toglie tutti gli uomini offensivi e passa al 7-2-1. Scelte di Mazzarri che coincidono con l'infarto di Zeman e il suicidio di Guardiola, incollati davanti al televisore. La procura apre un fascicolo per indagare se i decessi siano conseguenza delle sostituzioni. Entra anche Lindstrom, sempre più felice di aver scelto Napoli per giocare. Ma il cambio vincente è Zerbin per “non so nemmeno chi”. Perché il “non so nemmeno che numero ha” azzurro si lancia su una spizzata in area e segna il gol del raddoppio, prima di svenire per una testata nel palo. E mentre in città iniziano a spuntare i primi “fan club Zerbin”, il calciatore chiede all'arbitro di entrare dopo aver preso Oki a bordocampo, ruba palla ad un calciatore viola che aveva un'intera zizzona di Al Battipagl nella bocca, si fa 70 metri palla al piede e segna un gol incredibile. Fantascienza. Gli arabi non ci hanno capito un cazzo e nemmeno noi. Nulla, zero.
Ma siamo tutti felici. Perché quando il Napoli vince, pure facendo un altro sport rispetto allo scorso anno, siamo tutti contenti. Si va in finale, mentre gli arabi aspettano il Milan e la Juve in aeroporto. Magari la perdiamo la finale, chissenefotte. Però gli abbracci azzurri in mezzo al campo e la voglia di buttare il sangue per il compagno, cose già viste contro la Salernitana, ci fanno sperare in un futuro leggermente migliore. Anche perché di peggio è difficile.
Forza Napoli, W il calcio vero. Non quello visto stasera in Arabia Saudita. E complimenti all'Inter per la vittoria della Supercoppa.
la cosa piu' seria letta sul calcio arabo, finalmente le cose come stanno. -
.Pare sia una grande idea di Meluso, giustamente, essendo lui un Ds di squadra da serie B, quel tipo di giocatori va pescando.
Io però ragazzi non mi meraviglio di niente, la scelta dell'allenatore, quella del Ds e le proposte al ribasso verso i giocatori fanno chiaramente capire che ci apprestiamo ad un drastico ridimensionamento.
Ce lo poteva pure dire chiaramente senza farci soffrire così e ridere dietro.
ridimensionamento non vuol dire sbagliare visione e portare tutto allo sfacelo, ma proprio l'opposto: profondita' di visione per un cammino virtuoso che ottimzza le risorse impiegate e i risultati raggiunti. magari avessimo seguito questa strada! penso si debba smettere (come piazza, ambiente) di vedere uno spauracchio in termini come ridimensionamento o cessione di questo o quel giocatore perche' altrimenti il risultato sono stagioni come queste o come quelle dell'ammutinamento: anni in cui ha vinto la "conservazione" di giocatori, nodulo, marca di caffe'. il cosidsetto ridimensionamento e' proprio quanto ci ha portato allo scudetto; fortuna? e chi puo' saperlo se il kwara o il kim della situazione sono fortuna... ma la strada e' quella e di certo con gente motivata - piu' o meno talentuosa - qualcosa di buono la fai. permettimi ma il problema di quest'anno e' proprio che si doveva andare verso un "ridimensionamento" intelligente ma non lo si e' fatto, anzi al contrario si e' lasciato tutto com'era dal momento che si era campioni e non andava cambiato nulla... manco il modulo, il che e' il sigillo del grottesco su questa concezione delle cose. de laurentis sta sbagliando perche' gli sta mancando il coraggio di contraddire la piazza, con tutte le carenze di gestione interna che ne seguono come rinnovi e mercato dove si sbaglia tutto, perche' se non cedi osi (per dire) e altri "scontenti" in scadenza per puntare su una nuova idea di calcio (come con sarri e spalletti) e su nuovi interpeti (dal tecnico agli innesti in rosa) che campagna acquisti vuoi fare? che gioco vuoi proporre? quello di spalletti imposto a un pensionato che crede di avere delle idee e ha a disposizione solo un gruppo disorientato da tecnico, situazione contrattuale, indignazione di piazza, presidente a bordo campo e nonno walter come soluzione?
Edited by Linus 69 - 11/1/2024, 11:47 -
.Lo stipendio lordo dei calciatori è il 75% del ricavo del Napoli, questo perché è una società virtuosa. Se l'avesse raddoppiato, non dico a tutti ma almeno alla metà, sarebbe facilmente arrivato intorno ai 120M, ovvero già una quota insostenibile per una società che ha ricavi strutturali per 140-150M di euro. Impossibile. L'alternativa logica era di vendere tutti quelli che avevano un mercato decente e che manifestavano l'intenzione di andare via. Osi per primo, anche perché è una testa calda (e speriamo che adesso non maledica anche me). Visto che DS e allenatore avevano già dichiarato di voler andare via, si faceva un bottino importante dalle cessioni e si ripartiva. Ovviamente da un allenatore di livello, non un desaparecido o addirittura due. La piazza avrebbe fatto casino, chiaramente, e ci voleva coraggio, ma anche non fare nulla o fare il contrario della cosa giusta, non ti evita i mal di pancia della tifoseria. Ma ADL non l'ha capito e non solo questo. In tutti questi anni non ha capito che il calcio non lo vincoli coi contratti capestro, perché trattenere gente contro voglia non ti crea valore ma te lo toglie, sia dal punto di vista economico che da quello tecnico.
Ed eccoci qua, con un primo allenatore che mette in campo i giocatori in modo irrazionale per le loro caratteristiche ed il suo sostituto che dopo 10 partite già manifesta comportamenti schizofrenici. I calciatori sono scontenti per due motivi: 1. non giocano bene e si deprezzano e riducono le loro future opportunità, 2. si sentono sottopagati o ricattati contrattualmente. Ovviamente, senza neppure una gestione di prossimità sia dei calciatori che dei loro agenti, sta accadendo la qualunque.
ADL faccia in fretta a porre rimedi perché è un attimo che ti trovi imbrigliato nei bassifondi della classifica.
tutto esatto, analisi impeccabile.
la scelta facile della "conservazione" e' il vero limite di visione (e direi persino culturale) della societa', ma anche della piazza che ogni volta che si mette sul mercato un giocatore deve battere i piedi a terra come un bambino viziato a cui e' stato tolto il giocattolo preferito. all'altare della conservazione e' stato sacrificato molto ma ancora sono additati come eretici coloro che ogni estate guardandosi indietro vorrebbero che finalmente si avesse il coraggio di una gestione dinamica e coraggiosa che a conservare preferisce costruire. adl critica tanto la piazza ma ne ha assecondato i tic piu' deteriori, sposandone l'isterico impulso conservativo sul cui presupposto sono stati scelti meluso e garcia. mazzarri poi ne ha solo ribadito l'ostinazione patologica.
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