Il Forum dei Tifosi del Napoli

Votes taken by UNAMOREVERO

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    Una forum cronaca che aspettavamo da tempo, inutile ripetere le stesse cose.......ma io ricordo ancora lo striscione che portammo al San Paolo nella prima partita di questa gestione con il Cittadella "LA GLORIA CI ATTENDE". FORZA NAPOLI, FORZA RAGAZZI!! :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1:
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    CITAZIONE (Napolinelcuore @ 7/9/2011, 23:51) 
    QUANDO INIZI LE RIPRESE A CASERTA FATT SENTI' PECCHE' SI NO AVVOCAT E BBUON TI.... :P

    Si gira tutto a Roma....pero' scendo a Napoli per il Villareal se non lavoro. :D
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    Posto questa notizia che un po' mi riguarda, per tutti gli appassionati di questo tipo di serie, io interpreterò il ruolo dell'Avvocato di Sandokan e Bidognetti in questa fiction che si avvale degli sceneggiatori di Romanzo Criminale e della Regia a braccetto di Alessandro Angelini e Alexis Sweet (Il capo dei capi).






    “Il clan dei camorristi”: Stefano Accorsi si avvale della consulenza del giudice anti camorra Cantone

    Per rendere al meglio certi ruoli spesso è preferibile rivolgersi e farsi guidare e istruite da persone altamente qualificate e cosi il bravissimo Stefano Accorsi si sta avvalendo della consulenza del giudice anti camorra Raffaele Cantone con il quale si è spesso incontrato per discutere del suo ruolo nella fiction Il clan dei camorristi, un ruolo importante e di un certo spessore che non può essere lasciato al solo caso e all’indubbia bravura di Accorsi.

    Attualmente in Cassazione, Cantone da anni vive sotto scorta. Ha indagato a lungo sul clan casertano protagonista della fiction, riuscendo ad ottenere la condanna all’ergastolo dei più importanti capi fra cui Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, e Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto ‘e Mezzanotte”.

    Ricordo che Il clan dei camorristi è prodotta da Pietro Valsecchi e affidata alla regia di Alessandro Angelini e Alexis Sweet, con sceneggiatura di Daniele Cesarano, Barbara Petronio, Leonardo Valenti in pratica lo stesso team dietro Romanzo criminale quindi un altro buon motivo per seguire questa fiction e Claudio Fava. Racconterà la camorra e la sua espansione, dal terremoto fino alla fine degli anni ’90. Un’ascesa inarrestabile al potere, i legami con la politica, gli appalti facili, il trasporto dei rifiuti tossici dal Nord al sottosuolo delle terre campane.

    Le riprese si terranno tra Roma e il casertano.


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    CITAZIONE (Dani.26 @ 6/9/2011, 13:19) 
    Mah, vorrei sapere fino a che punto quella di tanti utenti è davvero umiltà. Io ci leggo più che altro un sacco di scaramanzia, e ci aggiungo pure una buona dose di paura. Paura di essere presi in giro se le cose dovessero andare male, vanificando quanto di buono si è fatto finora.

    Perchè altrimenti non vedo i motivi di questa "umiltà" e di questo dover volare bassi. Siete voi che andate sbandierando che siamo una squadra in costante crescita no? Abbiamo migliorato la squadra, no? E allora, senza nasconderci dietro al famoso dito, il progetto di miglioramento di anno in anno prevede che, se l'anno scorso siamo arrivati terzi e quest anno ci siamo rinforzati, l'obiettivo di quest anno è il secondo o il primo posto. Quindi lottare per lo scudetto. Per un periodo ci abbiamo creduto anche l'anno scorso con una squadra piu debole, non vedo perchè fingere umiltà per una cosa che quest anno sanno anche i sassi.

    Caro Dani, sicuramente c'e' della scaramanzia ma non e' neanche detto che se compri e ti migliori poi vinci per forza. Teniamo i piedi per terra, facciamo iniziare il campionato, vediamo come gira e poi si discute. Sulla carta non si vince niente.
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    Dov'e' finita la scaramanzia nel calcio? I calciatori nominano lo scudetto ogni giorno, mi sembra esagerato....queste cose lasciamole dire a Lotarella, noi facciamo i fatti che quest'anno sara' durissima anche con gli arbitri, peggio degli altri anni.
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    Stranamente e' proprio il centrocampo del Napoli che non mi piace, rimpiango la grinta di Gargano nel recuperare palloni, Dzemaili non pervenuto per adesso.
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    Questa cosa di Ibiza mi sembra una mega-nzeppata!
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    CITAZIONE (°°IzZy°° @ 4/8/2011, 10:37) 
    Non succede, ma se succede...

    Pero' deve succedere in semifinale di champion's...del trofeo Gamper ce ne fotte!! :D :D :D :D :D :D
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    Credo che ci sia qualcosa di personale tra Paoletti e la Societa', critica fortemente e personalmente De Laurentiis e la sua famiglia....mah!




    Ecco quanto scritto da Paolo Paoletti per Oltrequotidiano.com:

    Ormai abbiamo capito, avrebbe voluto fare l’attore, come il padre provò con Eduardo e Totò. Non gli è riuscito e figlio di Papà s’è messo comunque a fare spettacolo. Andati male gli ultimi tre film, perchè non è facile passare dal cine-panettone a Robert De Niro, cambia genere e sceglie la sceneggiata!
    Ecco De Laurentis, un uomo solo al comando, un cine-presidente solo nei tre ruoli classici del genere meroliano: lui (il Napoli), lei (la città di Napoli) e o’ malamente (se stesso). In meno di una settimana ha sparato su Comune, Messi, Lavezzi, i giornalisti e chi più ne ha ne metta.
    Cominciamo dalla fine.
    Ma come è possibile che un giornale come Il Mattino accetti il ritiro dell’accredito ad un suo inviato? Primo, cosa c’è da accreditare? Un inviato va sul posto a seguire un evento, vede, riflette e scrive. Gli viene vietato di parlare con i tesserati del Napoli? E chi se ne frega! Il problema del giornalismo sportivo come quello politico è la carenza di idee oltre un libero pensiero incatenato. Tutti disposti al pronismo davanti a presidenti e campioni, dimenticando che il giornalismo ha un solo padrone, il pubblico. Che viene anche prima dell’editore. Che De laurentis ripeta costantemente che chi non è con lui è contro di lui, ci fa un baffo. Perchè il giornalista non è con… ne contro. Racconta fatti ed esprime commenti, liberamente. Le colpe del Mattino sono non prendere una posizione netta sul Calcio Napoli per paura di perdere qualche copia. Ma il primo giornale cittadino ha il dovere di raccontare tutto e sempre proponendo al tempo stesso un posizionamento fermo su ogni cosa della città e sempre dalla parte dei napoletani.
    Possibile che De Laurentis abbia aumentato mediamente del 20% gli abbonamenti e di questi tempi nessuno lo ‘scortichi’ vivo con articoli al vetriolo?
    Sorge il dubbio: vuoi vedere che l’accredito consiste nelle spese di trasferta pagate? Cosi fosse non staremmo qui a parlare di giornalismo ma di ferie gratuite e quindi di un gioco che si chiama “padrone e sotto”. Caro direttore Cusenz, i napoletani meritano di sapere tutto del Napoli non solo ciò che sta bene a De Laurentis. Cari Ordine e Ussi, invece di scrivere comunicati, che si regolamenti la professione del giornalista con dure sanzioni per chi non osserva deontologia e autonomia, così come si sanzioni qualsiasi rapporto con l’interlocutore (trasferte pagate, biglietti omaggio, etc etc) facendola diventare materia per magistrati: si corrompe in tanti modi, sempre più facili, sempre più da ladri di pollaio!
    Ora Lavezzi, diciamoci subito che è solo una questione di soldi da ambo le parti. Altro che scapigliato del calcio e volontà di far amare il Napoli. De Laurentis vuole venderlo facendo 13. Lavezzi vuole andare a guadagnare quanto i compagni di Nazionale più gettonati.
    “In tutte le grandi e ricche città del mondo incivilito esiste una certa quantità di individui d’ambo i sessi v’è chi direbbe una certa razza di gente – fra i 20 e i 35 anni non più- indipendenti come l’aquila delle Alpi, pronti al bene quanto al male, inquieti, travagliati, turbolenti e per certe contraddizioni terribili fra la loro condizione e il loro stato, vale a dire fra ciò che hanno in testa, e ciò che hanno in tasca, e per una loro maniera eccentrica e disordinata di vivere, e per… mille e mille altre cause e mille altri effetti meritano di essere classificati in una nuova e particolare suddivisione della grande famiglia civile, come coloro che vi formano una casta sui generis distinta da tutte quante le altre. Questa casta o classe, vero pandemonio del secolo, personificazione della storditaggine e della follia, serbatoio del disordine, dello spirito d’indipendenza e di opposizione agli ordini stabiliti, questa classe, ripeto, che a Milano ha più che altrove una ragione e una scusa di esistere, io, l’ho battezzata appunto: la Scapigliatura“… Se De Laurentis pensa che il Pocho sia ciò che Cletto Arrighi pensava degli scapigliati in Italia, deve darlo via subito. Anche gratis! Disfarsi di Lavezzi è infatti la vera intenzione del cine-presidente, che confessò ad un gruppo di tifosi tornando in treno da Bologna. Il fatto è che Lavezzi è invendibile proprio per i 31 milioni previsti in contratto, errore enorme fatto da De Laurentis ma non per la clausola contrattuale quanto per la cifra da lui voluta.
    Solo chi non sa di calcio, fa errori del genere, prigioniero dell’avidità e dell’arroganza di sentirsi padrone del Napoli non rappresentante legale di un sentimento popolare e genuino come è il calcio. De Laurentis stia molto attento ad appiccicare etichette, il Napoli ha bisogno di campioni non di falsi scapigliati. Completi la squadra con Suarez (mio candidato da sempre…) o Falcao, ma anche con un difensore centrale di levatura internazionale, come la città chiede intelligentemente.
    Sul cretino rifilato a Messi, stendo invece un velo pietoso. Riparliamone il 23 agosto dopo il Gamper. Il Napoli ha pagato – si dice – un milione di euro per essere sfidante del Barça “mes que un club”, ma i segreti del successo di una visione della vita prima che di una squadra di calcio non sempre hanno un prezzo e non basta una notte da nababbi per capire la raffinata prosa di mille e una notte. Nel cretino a Messi perchè gioca nella Seleccion c’è tutto ciò che De Laurentis pensa del calcio: business strumentale ai danni dei tifosi. Loro pagano, lui guadagna e che nelle Nazionali ci giochino i ragazzini, così poi è sicuro che nel Napoli ci verranno tutti per amore della maglia. Ma gli vengono spontanee o le pensa stupidaggini di tale portata?
    Lo stadio, ecco la vera bomba. E’ innescata, prima o poi esploderà!
    Ma come si permette De Laurentis di mortificare i napoletani minacciando di giocare la Champions a Roma? Come si permette di avere un debito col Comune di 1 milione di euro per fitto non pagato del San Paolo? Come si permette di strumentalizzare un ingenuo neo Sindaco De Magistris chiamato in causa dall’imperativo di salvaguardare i diritti dei cittadini prima che le pretese del Calcio Napoli?
    Dare priorità agli interessi della cittadinanza è il primo dovere di questa nuova giunta, altrimenti come è arrivata andrà via e prestissimo. Tutto il plauso per l’assessore allo Sport del Comune di Napoli, tutto il disappunto per De Magistris che certamente non ha bisogno di polemiche ma ha il dovere di stare sempre e comunque dalla parte della gente e non di chi la sfrutta (20 milioni di incasso solo di botteghino!!!).
    La Convenzione-truffa per l’utilizzo del San Paolo da anni costa ai napoletani 2 milioni e 800 mila euro a campionato e De Laurentis si permette di non pagare il fitto? Di aumentare gli abbonamenti?
    Ma chi mai ci proteggerà da questi soprusi?
    L’attuale cine-presidente ha imparato il cinema all’ombra di papà Luigi il quale appena creata la Filmauro, proprio per dare lavoro al figlio Aurelio, produsse un capolavoro del cinema italiano: quel Borgese piccolo piccolo (Mario Monicelli, 1977) di cui De Laurentis ha preso alla lettera soltanto il titolo. Chi e quando gli insegnerà cos’è il calcio? :unsure:
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    CITAZIONE (Napolinelcuore @ 26/7/2011, 06:30) 
    SI SULAMENT PENZ A CANNAVARO E O PUFF... :woot: :woot: :woot:

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    ACCOGLIENZA A DIMARO


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    ESUBERI

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60 replies since 7/9/2004
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