| Alexis Sanchez oramai sembra destinato al forfait contro il Napoli: troppo alto il rischio di peggiorare la situazione e perderlo per lo sprint finale. La gara col Napoli è importante ma non decisiva. Guidolin sta lavorando molto per inculcare questa mentalità, mentre la squadra risponde con molta rabbia positiva sul campo d'allenamento. Tutti vogliono riscattarsi, la condizione appare buona in generale, e soprattutto al San Paolo nessuno vuole uscire senza punti.
L'assenza di sanchez pesa ma bisogna imparare a scrollarsi di dosso anche questa assenza: le grandi squadre sanno sopperire a un giocatore fuori, anche se è un campione. La responsabilità di sostituirlo cadrà probabilmente su Denis che in questi giorni deve mostrare, oltre che la solita serietà nell'allicarsi, anche qualcosa in più.
Il suo agente ieri ha detto che rimarrà a Udine anche il prossimo anno (Corradi invece sembra destinato a chiudere la sua avventura friulana) e questo dovrebbe dargli serenità. Però fino ad oggi chi ha fatto meglio è proprio Corradi, per cui fino all'ultimo ci sarà un ballottaggio tra i due. Per DEnis non sarà un'iltima chanche, ma un fallimento in quello che è stato il suo stadio potrebbe far cambiare molte cose e anche le parole del procuratore potrebbero diventare solo tali
Denis non ha mai segnato partendo gol da titolare, e il modulo non l'ha aiutato. Per ora è sembrato utile a gara in corso e a risultato acquisito, tranne in qualche rara occasione. Troppo poco per quello che è stato dipinto come il colpo estivo. Il tutto nasce forse da un problema iniziale: l'Udinese, ricordiamo, ha giocato il pre campionato col 4-2-3-1 e quell'uno doveva essere lui. Invece l'infortunio ha rallentato la preparazione e forse ha penalizzato anche la stagione. Poi il cambio di modo di giocare e un modulo decisamente poco congeniale alle sue caratteristiche. Aggiungiamoci il fatto che Denis è uno che necessita di giocarte con continuità per rendere al meglio: impossibile visto chi aveva adavanti.
Così Corradi può ritagliarsi un ultimo spazio in questa stagione. Lui che non credeva nemmeno ci fosse più spazio per lui. Lui che doveva partire anche a gennaio a sentire radiomercato. Lui che si è sempre applicato con serietà. Lui che, alla fine, quando è entrato, negli spezzoni non ha mai deluso. Lui che sembra più pronto mentalmente. Lo dimostra l'assist aereo per Di Natale con la Roma e la sensazione di voler combattere su igni pallone.
Mancano due giorni alla decisione finale: Per ora Denis sembra leggermente favorito, ma Guidolin non guarda in faccia a nessuno. Specie ora che serve fare punti.
Ieri intanto lavoro in palestra al mattino e uno tecnico tattico nel pomeriggio: Di Natale e Isla non c'erano ma stanno svolgendo un lavoro personalizzato che li dovrebbe portare al top al San Paolo. Assente certo invece Badu, che non sarà disponibile per Napoli a causa dei postumi della botta alla caviglia rimediata in nazionale. Per quanto riguarda le convocazioni Battocchio e Vydra si sono allenati con la prima squadra e dovrebbero far parte dei 21. La formazione, infine, dovrebbe essere quella vista contro la Roma, col rientro di Inler e, per l'appunto, il dubbio su chi affiancare a Di Natale.
Intanto il clima è già caldissimo a Napoli, dove si va verso le 70 mila presenze. Soprattutto si cerca una guerra di nervi preventiva, dove anche quotidiani prestigiosi come Il Mattino non si sottraggono. Eloquente l'articolo riportato ieri, tra il serio e il faceto, che proponeva a Di Natale di segnare nella sua porta. Oggi sarà designato l'arbitro: chiunque sia guai a pensare a macchinazioni. Guidolin lo ripete ogni giorno. Sarebbe come crearsi un alibi preventivo, usando una persona che sbaglia (molti sbagliano moltissimo), ma che vive pressioni inaudite. Eppure basterebbe poco per evitarlo: sorteggio integrale nominato prima della gara. Per questo vi rimandiamo ad altri pezzi che spiegano il perché in Italia non si tornerà indietro su questo punto.
TMW |
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