Cosa ne pensate del Nucleare?
  • Poll choices
    Statistics
    Votes
  • Contrario
    75.68%
    28
  • Favorevole
    24.32%
    9
Guests cannot vote (Voters: 37)

Cosa ne pensate del Nucleare?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: GIORDANO

    Group
    TDN Historical
    Posts
    29,752
    Reputation
    +22,456
    Location
    Novara

    Status
    Offline
    Nello specifico del caso italiano, sono contrario al 1000%, per tutta una serie di motivi anche piuttosto banali. Sappiamo, qui da noi, COME si costruisce... figuriamoci se si può star tranquilli con una centrale nucleare. Sappiamo PERCHE' si dà il via a certe opere... un tempo, il cosiddetto qualunquista parlava di "magna magna generale": aveva ragione. Sappiamo QUANDO viene posta la prima pietra, ma non abbiamo la minima idea di quando piazzino l'ultima.
    La prima inaugurazione è prevista per il 2018... stiamo freschi. A parte il fatto che non hanno ancora comunicato i siti, né dei presunti impianti, né tantomeno quelli relativi allo stoccaggio delle scorie. Non oso nemmeno immaginare le (comprensibilissime) proteste.
    Il nucleare in Italia, io direi per fortuna, sarà un nuovo ponte sullo Stretto. Dopodiché, che in Francia siano pieni, è un discorso diverso; non penso sia un buon motivo per sbracare pure a casa nostra.

    Più in generale, non credo di disporre neanche delle conoscenze minime per poter imbastire un discorso sui metodi di produzione dell'energia, fissione del nucleo compresa. Noto solo che, nel mondo, gli sforzi vengono profusi in altre direzioni... noi, in linea teorica, dovremmo imbarcarci in un programma energetico a lungo termine, con le prime scadenze previste tra una decina d'anni. Magari senza tenere conto dei progressi che, si presume, verranno fatti registrare nel campo delle rinnovabili. A naso mi sembra follia pura... se poi, l'idea proviene da menti quali quelle di Scajola & Co., le perplessità aumentano.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: LOZANO

    Group
    TDN Historical
    Posts
    10,995
    Reputation
    +7

    Status
    Offline
    Io ho anche del timore a diventare uraniodipendenti :-/
     
    Top
    .
  3. pocho '88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Aceldama @ 29/12/2010, 13:41) 
    Favorevole perchè geneticamente contrario ad ogni limitazione nella ricerca e nell'applicazione della ricerca stessa.

    e ricerca sarebbe quella di proporre l'antico nucleare a fissione (1954) ? o forse le ricerche vere sono quelle del nostro premio nobel carlo rubbia che dall'estero suggerisce il nucleare al torio (molto abbondante in natura a differenza dell'uranio, ma che, accidenti, non serve alla fabbricazione di ordigni nucleari) piuttosto che solare (sia fotov che a concentrazione) ?

     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: IEZZO
    F_STATS

    Group
    Member
    Posts
    3,841
    Reputation
    +969

    Status
    Offline
    CITAZIONE (.Paolo. @ 29/12/2010, 21:47) 
    CITAZIONE (roy_batty @ 29/12/2010, 20:34) 
    le maggiori potenze hanno investito sul nucleare quando non c'erano alternative, parliamo di programmi iniziati negli anni 50-60.

    ma non è vero! Giappone e Francia sono esempi lampanti!

    il giappone ha iniziato a costruire nel 1960, così come la francia. la politica energetica si basa su piani come minimo decennnali. per una francia e un giappone che ancora continuano a costruire, ci sono germania e usa che si sono fermate. fra l'altro, come ho già detto, la francia ha il colosso pubblico areva, non può interrompere un programma nucleare senza andare a toccare pesanti interessi delle lobby danneggiando anche un'impresa pubblica. è come se l'italia domani dicesse, "niente più industria delle armi", mandando per strada tutti quelli di finmeccanica.

    Edited by roy_batty - 30/12/2010, 14:26
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: LOZANO

    Group
    TDN Historical
    Posts
    10,995
    Reputation
    +7

    Status
    Offline
    CITAZIONE (roy_batty @ 30/12/2010, 14:10) 
    CITAZIONE (.Paolo. @ 29/12/2010, 21:47) 
    ma non è vero! Giappone e Francia sono esempi lampanti!

    il giappone ha iniziato a costruire nel 1960, così come la francia. la politica energetica si basa su piani come minimo decennnali. per una francia e un giappone che ancora continuano a costruire, ci sono germania e usa che si sono fermate. fra l'altro, come ho già detto, la francia ha il colosso pubblico areva, non può interrompere un programma nucleare senza andare a toccare pesanti interessi delle lobby danneggiando anche un'impresa pubblica. è come se l'italia domani dicesse, "niente più industria delle armi", mandando per strada tutti quelli di finmeccanica.

    In ogni caso ancora una volta è errato ciò che scrivi, Obama punta molto sul nucleare di 4° generazione.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: IEZZO
    F_STATS

    Group
    Member
    Posts
    3,841
    Reputation
    +969

    Status
    Offline
    CITAZIONE (.Paolo. @ 30/12/2010, 18:27) 
    CITAZIONE (roy_batty @ 30/12/2010, 14:10) 
    il giappone ha iniziato a costruire nel 1960, così come la francia. la politica energetica si basa su piani come minimo decennnali. per una francia e un giappone che ancora continuano a costruire, ci sono germania e usa che si sono fermate. fra l'altro, come ho già detto, la francia ha il colosso pubblico areva, non può interrompere un programma nucleare senza andare a toccare pesanti interessi delle lobby danneggiando anche un'impresa pubblica. è come se l'italia domani dicesse, "niente più industria delle armi", mandando per strada tutti quelli di finmeccanica.

    In ogni caso ancora una volta è errato ciò che scrivi, Obama punta molto sul nucleare di 4° generazione.

    e chi lo dice che è "ancora una volta errato", tu? in base a cosa? ti ho risposto su francia e giappone, hai cambiato discorso con "in ogni caso" passando agli usa. e io ti dico che gli usa da 30 anni non costruiscono centrali, pur avendone dismesse da allora una decina. e la quarta generazione non è ancora disponibile, le stime più prudenti la danno disponibile per il 2020, mentre quelle italiane saranno di tera generazione.

     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: LOZANO

    Group
    TDN Historical
    Posts
    10,995
    Reputation
    +7

    Status
    Offline
    CITAZIONE (roy_batty @ 31/12/2010, 14:15) 
    CITAZIONE (.Paolo. @ 30/12/2010, 18:27) 
    In ogni caso ancora una volta è errato ciò che scrivi, Obama punta molto sul nucleare di 4° generazione.

    e chi lo dice che è "ancora una volta errato", tu? in base a cosa? ti ho risposto su francia e giappone, hai cambiato discorso con "in ogni caso" passando agli usa. e io ti dico che gli usa da 30 anni non costruiscono centrali, pur avendone dismesse da allora una decina. e la quarta generazione non è ancora disponibile, le stime più prudenti la danno disponibile per il 2020, mentre quelle italiane saranno di tera generazione.

    Su Francia e Giappone avevi ragione... ed è quello che ho detto io all'inizio ovvero che le grandi puntano sul nucleare... sulla Germania ti ho dato ragione quindi mi sembrava scontato che l'errato era riferito agli Usa e al fatto che si sono fermati (a sto punto mi interessa sapere dove lo hai letto dato che lo sostieni prendendotela pure... :blink: )

    http://blogs.abcnews.com/politicalpunch/20...investment.html

    www.nrc.gov/reactors/new-reactors.html (qui trovi tutto ;) )

    Guarda è un dato che gli Usa investono sul nucleare (scritto su tutte le testate mondiali...), hai ragione su tutto il resto ma perchè continuare a sostenere che gli Usa si sono fermati con il nucleare quando il suo presidente stanzia fondi come una finanziaria italiana? :o: inoltre ne terminano un'altra il 2012 ;)
     
    Top
    .
  8. Shinobi1986
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Contrario, bisogna investire sulle rinnovabili punto e basta.
    Tra petrolio, uranio e simili stiamo distruggendo il pianeta, tra cave ed emissioni selvagge di CO2.
    E non venitemi a parlare di ricerca, perché la ricerca serve a migliorare la vita con un impatto ambientale sostenibile, e non mi sembra che il nucleare risponde al 100% a questi criteri.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: ZOLA

    Group
    TDN Legendary
    Posts
    13,403
    Reputation
    +2,723

    Status
    Offline
    dopo aver visto la pubblicità, sono andato a dare una sbirciata su www.forumnucleare.it ... dopo aver letto qualche articolo (la maggiorparte PRO Nucleare) sono voluto andare a vedere chi lo gestisce: Edison, Ansaldo Nucleare, Enel, Areva, EDF...

    per chi ha tempo e voglia riporto la lettera del Presidente di Legambiente che spiega quali sono i contro..
    CITAZIONE
    Ci sono molte ragioni che ci hanno portato a rinnovare la nostra opposizione al nucleare che si vorrebbe fare in Italia. Ragioni che possono essere sintetizzate in due conclusioni:

    * Il nucleare non serve all’Italia
    * Nessuno dei problemi storici di questa tecnologia è stato risolto.

    Lo spazio a disposizione mi consente solo di presentare schematicamente gli argomenti.

    Perché non serve?

    In un recente rapporto, MCKinsey presenta come praticabile l’obiettivo di un’Europa in cui l’energia elettrica verrebbe prodotta esclusivamente da rinnovabili nel 2050. Anche l’Agenzia federale tedesca per l’ambiente ai primi di luglio ha confermato questa ipotesi. Questa possibilità ben si declina con la necessità di capire come si possa uscire dal combinato disposto della crisi economica e della crisi energetico-climatica. Al di là delle sorti della trattativa internazionale sul post Kyoto, è ormai assodato che si vada verso un’economia a basse emissioni di CO2, con forti innovazioni nei processi e nei prodotti. Ovvero grande spazio all’efficienza energetica e alle rinnovabili, che, come ha confermato l’ENEA nel suo studio di luglio 2010, rappresentano la risposta principale (in termini di occupazione e di volano immediato) alla crisi economica. Non è un caso che i Paesi più forti e competitivi del vecchio continente siano favorevoli ad alzare l’asticella dell’impegno unilaterale europeo alla riduzione delle emissioni climalteranti fino al 30%. A sostegno delle ragioni sull’inutilità del nucleare occorre ricordare che questa tecnologia sarebbe comunque in ritardo rispetto al traguardo del 2020 e che le previsioni del CESI e dell’AIEE, che già ad ottobre del 2008 parlavano di 4 centrali attive non prima del 2026, ipotizzavano un risparmio di 9 mld di m3 di gas all’anno, l’equivalente di un rigassificatore di medie dimensioni, e di 17 mln di tonnellate/anno di CO2, senza considerare tutte le emissioni provocate nella fase di costruzione.

    Ma se ci fossero ancora dubbi basta ricordare che in Italia oggi a fronte di più di 100.000 MW installati, la punta della domanda non supera i 57.000 MW. Con il risultato che già oggi abbiamo un surplus di offerta di energia elettrica e che l’incremento delle rinnovabili – così come previsto dal Piano nazionale per le rinnovabili approvato dal Governo a giugno – esclude per il prossimo decennio la domanda di nuove centrali e, se sono vere le previsioni al 2050 dette all’inizio, lo esclude anche per i decenni successivi. Senza considerare che investire sulle rinnovabili e sull’efficienza è l’unico modo per garantire davvero l’indipendenza energetica del paese.

    A valle di tutto ciò è anche bene ricordare che entrare nel nucleare oggi significa cominciare ad utilizzare una tecnologia già vecchia, sprecando risorse che potrebbero essere con più proficuità e con ricadute temporali molto più rapide impiegate nella ricerca, sia nelle rinnovabili che nel nucleare sicuro.

    Veniamo ora rapidamente al secondo punto: nessuno dei problemi storici di questa tecnologia è stato risolto.

    In estrema sintesi due sono le grandi questioni irrisolte: i costi e la sicurezza.

    I politici oggi favorevoli al nucleare parlano sempre dei vantaggi che il nucleare porterebbe sui costi della bolletta. Bugia!

    Prima di entrare nel merito dobbiamo sgombrare il campo da una leggenda. I filonuclearisti sostengono che le bollette alte dipendono dagli incentivi troppo alti per le rinnovabili. In realtà i costi impropri e improduttivi che pesano sulle nostre bollette sono altri: il collegamento Sicilia-Calabria, che scarica la sua inefficienza e pesa per 1 miliardo all’anno su tutto il sistema, gli oneri per il nucleare, che ammontano a 400 milioni annui, oneri vari di sistema che arrivano a circa 100 milioni, a cui va aggiunto l’IVA ed il famigerato Cip6. Senza considerare che oggi è in vigore il nuovo conto energia che prevede una riduzione graduale, fino al 30%, degli incentivi per il fotovoltaico, e che l’art 45 di cui molto si è discusso questa estate si proponeva di ridurre di circa 500 milioni la bolletta elettrica pagata da cittadini e imprese mentre in Germania, con lo stesso meccanismo, sono destinati da anni alle fonti rinnovabili 5 miliardi.

    Da un lato, quindi, si sa già dove occorrerebbe intervenire per abbassare la bolletta, dall’altro l’ad di Enel Conti ha pubblicamente richiesto, nell’estate del 2009, “una soglia minima garantita” nelle tariffe di vendita dell’energia, per assicurare gli investitori. Quindi le bollette non scenderanno sicuramente per effetto del nucleare.

    Inoltre, come sta dimostrando l’esperienza finlandese di Olkiluoto, i costi di costruzione possono solo crescere (più del 50% fino ad oggi) – anche per questo tutti i paesi occidentali più che investire in nuove centrali stanno allungando la vita di quelle esistenti, in questo senso va letta la scelta della Germania di prolungare il ciclo di vita delle attuali centrali. Mentre non si è dato molto risalto a due recenti notizie. La Costellation Energy Group ha cancellato il progetto di costruzione di una centrale nucleare a Calvert Cliffs, negli Stati Uniti, rinunciando ad una garanzia bancaria pubblica da 7,5 miliardi di dollari, che era stata concessa per incentivare l’impianto, e soprattutto al fatto che dopo la decisione le quotazioni del gruppo sono salite mentre quelle di EDF, che doveva costruire insieme a loro quell’impianto e che si è dichiarata scioccata dalla decisione unilaterale di rinuncia, sono scese. La seconda notizia appare sul New York Times a luglio e riprende uno studio condotto dalla Duke University, secondo il quale il KWh prodotto da un pannello solare costa meno di un KWh nucleare. Differenza minima (16 cent $), ma significativa se si pensa che secondo il MIT oggi realizzare una centrale costa 4.000 $ per KW, contro i 2000 del 2003, (mentre il carbone è passato da 1300$ a 2300$ e il gas da 500 a 850) ed Areva ha chiesto, non più di un anno fa, al Canada 4500 euro per KW. La tendenza è inequivocabile: i costi delle rinnovabili scendono, quelli del nucleare salgono. I motivi sono noti. Il tentativo di mettere in sicurezza le centrali sempre e solo su un versante ingegneristico, senza toccare i processi fisici, comporta una lievitazione dei costi, confermando che solo l’investimento pubblico (sostenuto dalla fiscalità generale) rende possibile tutta la filiera nucleare. Ma nonostante i tentativi la sicurezza rimane una chimera. Ce lo ricorda la denuncia fatta dalle agenzie per la sicurezza nucleare di Francia, Finlandia e Gran Britannia che a novembre del 2009 bocciarono il reattore EPR perché il sistema di sicurezza e controllo risultava inadeguato. Per non parlare dello stillicidio di incidenti, solo dal 2000 al 2007 in Europa ne sono stati pubblicamente registrati 15. Il che spiega bene quanto rilevato dalla recente ricerca epidemiologica tedesca che ha messo in evidenza che le leucemie nei bambini nei pressi delle centrali aumentano fino a 3 volte e che anche i lavoratori e gli abitanti vicini subiscono danni alla salute. Anche durante il normale funzionamento di una centrale, ed in assenza di incidenti, le centrali emettono radiazioni.

    E non abbiamo parlato né dei costi né della sicurezza in merito al trattamento delle scorie e dello smantellamento delle centrali.

    E tutto ciò si dovrebbe affrontare per un contributo ai consumi finali di energia inferiore al 5%?

     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: ZOLA

    Group
    TDN Legendary
    Posts
    13,403
    Reputation
    +2,723

    Status
    Offline
    UPPO PER UNA NEWS MOLTO IMPORTANTE!!

    CITAZIONE
    Fusione nucleare a freddo "A Bologna ci siamo riusciti"
    Per la prima volta in Italia, davanti ad esperti, è stato realizzato il processo utilizzando nichel ed idrogeno. E' la strada per ottenere energia pulita. Andrea Rossi, ingegnere e Sergio Focardi, fisico, spiegano: "Dietro questo processo non c'è una base teorica, per quale motivo avvengono questi risultati lo abbiamo solo ipotizzato"

    CI sono le guardie giurate a controllare l'accesso, devi firmare una dichiarazione in cui accetti i rischi nell'assistere all'esperimento che potrebbe rivoluzionare il settore della produzione di energia. Per la prima volta in Italia, davanti ad esperti, in un capannone avvolto dalla nebbia nella zona industriale di Bologna, è stato realizzato un processo di fusione nucleare fredda, utilizzando nichel ed idrogeno, capace di produrre una energia incredibilmente superiore a quella utilizzata per creare la reazione. E' la strada per ottenere energia pulita. "La novità assoluta sta nel fatto che tutto ciò viene prodotto da una macchina che funziona come una stufetta elettrica di casa", spiega l'inventore, Andrea Rossi, ingegnere. Con lui Sergio Focardi, professore emerito dell'Alma Mater, fisico di calibro, in passato preside della facoltà di Scienze.

    Di possibili fonti di energia con reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura se ne parla da tempo nel mondo. L'annuncio nel 1989 degli scienziati Fleshmann e Pons suscitò speranze e illusioni. Focardi è stato pioniere in Italia di questo tipo di studi. Quello di ieri è stato il primo esperimento condotto a Bologna con osservatori esterni: giornalisti e
    fisici, in gran parte dell'Ateneo come Paolo Capiluppi, direttore del dipartimento di Fisica, Gianfranco Campari, Ennio Bonetti. L'esperimento, "industriale più che scientifico", dicono i docenti universitari, è condotto in una stanzina di un capannone in via dell'Elettricista, dove è stato installato un catalizzatore di energia che occupa lo spazio di un tavolo. Dura alcune ore.

    Rossi spiega il funzionamento della macchina, il ricercatore Giuseppe Levi illustra una stima dell'energia prodotta sulla base della misura di quanta acqua viene vaporizzata al secondo. E al termine Rossi conclude: "Si sono consumati 600 kilowattora e se ne sono prodotti 12mila". Il prototipo, già coperto da brevetto di proprietà di Maddalena Pascucci, moglie di Rossi, è ora pronto per la produzione industriale e la commercializzazione. "Sarà il prossimo passo", dice Rossi. I fisici obiettano: "Dovremmo poter riprodurre l'esperimento in un nostro laboratorio, ma c'è il segreto industriale sul processo". "Ci vuole cautela, il metodo scientifico esigerebbe verifiche, ad oggi non sappiamo cosa avviene dentro la macchina", dicono Capiluppi e Bonetti.

    "Siamo un'azienda, se mi chiedono di aprire la scatola dovrei pagare i danni agli investitori", replica Andrea Rossi. "I costi? Posso dire che l'apparecchiatura costa duemila euro per Kilowatt di potenza e funziona con un grammo di nichel". Lo stesso ingegnere ammette: "Dietro questo processo non c'è una base teorica: per quale motivo avvengono questi risultati lo abbiamo solo ipotizzato". Il professor Focardi spiega perché un esperimento simile avvenga fuori dai laboratori accademici: "I miei colleghi non ci credono, sono scettici. Non so come un protone di idrogeno possa entrare nel nucleo di nichel, ma avviene. Ed è la strada dell'energia per l'umanità". Comunque sia, sembra un grosso passo avanti. Per dire addio al petrolio? "Non sono in grado di rispondere", allarga le braccia l'ingegner Rossi.

    di ILARIA VENTURI (14 gennaio 2011) su repubblica.it

     
    Top
    .
  11. reyandeddieforlife
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (charliedontsurf @ 29/12/2010, 02:32) 

    è la puntata che sta facendo ora... XD
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: CAMPAGNARO

    Group
    TDN Plus
    Posts
    4,891
    Reputation
    +57

    Status
    Offline
    CONTRARIO! le rinnovabili sono il futuro. In italia c'è un ostruzionismo incredibile a causa degli interessi dei soliti affaristi.
     
    Top
    .
  13. .Fuffy.
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (pippobello @ 16/1/2011, 23:58) 
    CONTRARIO! le rinnovabili sono il futuro. In italia c'è un ostruzionismo incredibile a causa degli interessi dei soliti affaristi.

    Quoto. Senza i soliti panzoni da abbuffare si sfrutterebbe il sole e il vento, come fanno già i paesi anni luce avanti a noi, soprattutto in civiltà.
     
    Top
    .
  14. superdariomaster96
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Sono contrario, ci sono tante altre risorse (più sicure) che si possono sfruttare
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    LIVELLO TECNICO: ZOLA

    Group
    TDN Legendary
    Posts
    13,403
    Reputation
    +2,723

    Status
    Offline
     
    Top
    .
45 replies since 28/12/2010, 21:48   644 views
  Share  
.