ADL negli USA per incontrare un gruppo statunitense interessato al Napoli! (pag.23)

post che racchiude fantomatiche voci di cessioni della soxietà

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  1. duncenko
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    e tu ci credi ? io per adesso di cinesi in club che calcano l'europa da molto tempo non ne ho visti ,ho visto solo russi ,americani e arabi .Io non mi stancherò mai di dirlo a napoli serve un nuovo stadio per fare il salto definitivo ,raggiungere i 200 milioni di fatturato e lottare alla pari con le strisciate .
     
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  2. Palefierro
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    CITAZIONE (duncenko @ 4/9/2014, 16:24) 
    e tu ci credi ? io per adesso di cinesi in club che calcano l'europa da molto tempo non ne ho visti ,ho visto solo russi ,americani e arabi .Io non mi stancherò mai di dirlo a napoli serve un nuovo stadio per fare il salto definitivo ,raggiungere i 200 milioni di fatturato e lottare alla pari con le strisciate .

    Perché, tu ci credi che gli americani concluderanno lo stadio?
    Entro 20 anni dico eh!
     
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  3. duncenko
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    uhm m ,tu non conosci gli americani ,quando si mettono in testa una cosa la fanno ,non come noi che stiamo a parlare per anni e dobbiamo aspettare il favore del politico di turno. Dopo quello di udine in costruzione ,sarà la volta di quello della roma ,e se berlusconi non viene arrestato o muore di quello del milan sul sito dell'expo.Se non si investe adesso ,il divario si accrescerà con queste squadre.
     
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    CITAZIONE (O'Marzian @ 4/9/2014, 15:01) 
    Posso smentire categoricamente, come già detto in altra discussione, che il tycoon di Hong Kong sia interessato ad investire nel calcio e comunque in settore differenti dalle telecomunicazioni in Italia.

    E che ne sai se non è amante della napoletanità? -_- :ph34r:
     
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  5. entusiasmoeveroamore
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    ma un articolo che dice che martedi ci sarebbe dovuto essre un incotnro con chissa chi o cosa che credibilita' puo' avere? bah.,..io cmq dico magari sopratutto come sponsor perche' come padroni questi prima o poi potrebbero scocciarsi e noi torneremmo a fare la spola tra a e b.
    pero' ripeto l'articolo non ha ne capo ne coda.
     
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  6. boomboombucchi
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    CITAZIONE (barbie71 @ 4/9/2014, 15:41) 
    :tiadoro: :tiadoro:

    un altro acquisto del forum...è un complimento boom boom :wub: :wub: :lol:

    Grazie a voi che mi consentite di esprimermi liberamente.
    Su un altro forum mi avevano messo il bavaglio.
    Si può condividere o meno, basta essere rispettosi .
    Complimenti
     
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    CITAZIONE (~Marek17 @ 4/9/2014, 16:39) 
    E che ne sai se non è amante della napoletanità? -_- :ph34r:

    .....ho le mie fonti. Ne a lui ne ai suoi figli interessa investire nel calcio in Italia. Sono attenti su altri settori Telco (in italia 3 ti dice qualcosa?), Container, Porti. Non è sicuramente il magnate che jett e sold, calcolatore compra e rivende se c'è guadagno e se ci sono perdite in vista.

    La sua storia parla per lui e poi con il lavoro che faccio ho avuto modo di conoscere alcune persone a lui vicine. Mi pare dvvero inverosimile.

    Se interessa sotto un interessante articolo:

    Li Ka Shing, il signore dei container
    Quando, nel 1999, vendette il gruppo telefonico Orange alla Mannesmann realizzando una plusvalenza di 14,6 miliardi di dollari, molti si chiesero perché. Orange andava bene e le telecom avevano il vento nelle vele. Lo capirono poco dopo, quando il vento cambiò e le vele delle società di telecomunicazioni europee e mondiali si afflosciarono. Li Ka Shing non è un imprenditore che si innamora delle sue aziende, il suo talento è intuire il momento giusto in cui entrare e quello giusto in cui uscire. Nell' uno e nell' altro caso, comunque prima degli altri. Prima degli altri ha intuito, per esempio, che la Cina e tutta l' Asia orientale sarebbero diventati il cuore manifatturiero del mondo, e ha scelto. Non di costruire capannoni e produrre ma di mettere il suo massiccio piede in uno dei buisness centrali di una nuova era nella quale le merci si sarebbero mosse in giro per il pianeta come mai prima era avvenuto nella storia: i porti. La sua specialità sono i terminal per i container, quelle grandi scatole di metallo la cui invenzione è stata una delle chiavi di volta della globalizzazione e della nuova distribuzione internazionale del lavoro. Il primo passo è stato a Hong Kong, la sua base, il cui porto era storicamente uno dei più attivi dell' Asia e al quale le produzioni in arrivo dalle fabbriche della regione di Shenzen, appena oltre confine, promettevano un futuro ancora più brillante. Poi passo dopo passo, è stata creata e sviluppata una rete globale che fa oggi della Hutchison Port Holdings, la capogruppo di settore all' interno della più grande conglomerata Hutchison Whampoa Limited, il numero uno al mondo, con 292 moli gestiti in 47 porti di 24 paesi, sui quali passa il 13 per cento dei container in giro per il mondo. La Cina, inevitabilmente, è diventato il primo punto di forza del gruppo. Più Pechino aumentava il suo commercio internazionale e più merci transitavano dai suoi porti e, naturalmente, più affari faceva Li Ka Shing. Che sulla quella costa è il dominatore indiscusso con i porti giganteschi di Shanghai e Shenzen e altri sette scali. Cresceva la Cina, ma trainati dal gigante crescevano anche gli altri paesi dell' area, e la Hutchison Port Holdings allargava la sua rete, a Tailandia (3 porti), Birmania, Indonesia, Corea, Pakistan, Malesia, Vietnam. Ma la vocazione di Li Ka Shing non è regionale. Il suo impero portuale copre il Medio Oriente e l' Africa, è fortissimo in Europa e nelle Americhe. In Europa la prima tappa importante è stato il porto britannico di Flexistowe, il più grande e attivo terminal container del paese. Poi se ne sono aggiunti altri, nel Regno Unito e lungo tutta la costa settentrionale del vecchio continente, inclusa Rotterdam e altri scali belgi, tedeschi e polacchi. Nel Mediterraneo la Hutchison Port Holdings è presente ad Alessandria d' Egitto e a Barcellona. Ma il suo capolavoro imprenditorialdiplomatico, in questo settore, Li Ka Shing lo ha compiuto nelle Americhe assicurandosi, nonostante le fortissime perplessità degli Stati Uniti, i due porti di Panama, quello sulla costa atlantica e quello sulla costa Pacifica, perni di una rete che va da Buenos Aires alle Bahamas, dal Messico all' Ecuador. Tutto ciò ha prodotto nella prima metà del 2007 (gli ultimi dati ufficiali disponibili sono quelli della semestrale) un fatturato di quasi 18 miliardi di dollari di Hong Kong, ma rappresenta solo il 16 per cento del giro d' affari del gruppo Hutchison Whampoa Limited, che è un vero impero globale presente in molti settori, dall' immobiliare alla distribuzione, dall' alberghiero alle telecomunicazioni, dalle infrastrutture all' energia. Li Ka Shing, 80 anni il prossimo luglio, indicato dalla classifica stilata da Forbes come undicesimo uomo più ricco del mondo, il numero uno tra quelli di ascendenza cinese ed uno degli uomini più influenti dell' Asia con una fortuna personale valutata il 5 marzo scorso in 26,5 miliardi di dollari, questo impero lo ha costruito da solo. La sua è la storia di un bambino nato in una cittadina del Gangdong, figlio di un insegnante elementare rifugiatosi con tutta la famiglia a Hong Kong nel 1940 per sfuggire agli orrori della guerra. Passano tre anni, il padre muore e Li, quindicenne, abbandona gli studi e trova lavoro come venditore di articoli di plastica. In sette anni impara quello che gli serve e nel 1950 si mette in proprio creando una impresa che avrà un grande successo con la produzione di fiori di plastica. La chiama Cheung Kong, lo stesso nome che ha oggi la società che controlla l' intero gruppo. Dieci anni dopo Li compra lo stabilimento e inizia la sua avventura di imprenditore nel settore immobiliare in una Hong Kong in pieno sviluppo. Alla fine degli anni ' 70 il grande salto con l' acquisto della Hutchison Whampoa Limited. Hong Kong era ancora una colonia di Londra e fino ad allora non era ancora accaduto che un cinese acquistasse uno dei marchi più gloriosi dell' imprenditoria coloniale britannica. Hutchison Whampoa era il frutto della fusione avvenuta pochi anni prima tra la traballante Hutchison e la Whampoa Limited, che possedeva e gestiva storici cantieri navali, la prima società a quotarsi nel 1861 nell' appena nata Borsa di Hong Kong. A vendere il pacchetto di controllo del 29 per cento (che successivamente Li Ka Shing ha portato al 50 per cento circa) era la Hong Kong Shanghai Banking Corporation, la banca del capitalismo inglese nella colonia. Li Ka Shing, già proprietario e sviluppatore immobiliare di Hong Kong, era diventato uno dei protagonisti assoluti della città. Da allora la crescita è stata rapida e continua. I cantieri della Whampoa furono presto trasformati in aree di sviluppo immobiliare mentre la società diventava azionista importante di Hong Kong Electric Holdings Limited per poi espandersi negli altri settori. Nel gennaio scorso la capitalizzazione del Cheung Kong Group aveva raggiunto 157 miliardi di dollari con attività in 55 paesi e 260 mila dipendenti, solo il 10 per cento dei quali a Hong Kong. In cinquant' anni Li ha messo insieme un gruppo che oltre ad essere il numero uno mondiale nel settore dei terminal container, ha la più grande rete di vendita di prodotti cosmetici e di bellezza, è uno dei protagonisti della distribuzione in Asia con numerosi marchi (il principale dei quali è Watsons), controlla il gruppo H3G nella telefonia mobile di terza generazione (di cui H3G Italia è parte), è un operatore di telecomunicazioni in Asia, Africa e Medio Oriente, ha attività alberghiere e immobiliari, è il principale azionista della Husky, una società petrolifera canadese. Molto vicino a Deng Xiaoping ed ai suoi successori, l' undicesimo uomo più ricco del mondo vive sobriamente e, primo in Estremo Oriente, ha costituito una Fondazione filantropica che ha già finanziato università, ospedali e altre attività di interesse sociale per oltre un miliardo di dollari e che recentemente ha investito 120 milioni di dollari per acquistare lo 0,8 per cento di FaceBook. Alla Fondazione che porta il suo nome, ha annunciato Li, andrà un terzo del suo patrimonio. Gli altri due terzi andranno ai figli, Victor e Richard, già ai vertici delle aziende del gruppo.
    MARCO PANARA
     
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    Raga ma sto cinese ce l'ho compra Mascherano???

    Altrimenti mi tengo ADL... :D
     
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  9. vaisonoio
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    A istinto dico che è una cavolata a meno che il gruppo cinese non abbia puntato a qualche porto in zona (cosa estremamente improbabile).
    Certo, dopo il calciomercato, ricominciare con il societàmercato non è il massimo. Anche perché ho già una mezza idea di come andrà a finire la storia: alla fine della corsa qualcuno si inventerà la storia che "è saltato tutto perché i cinesi offrivano 300 milioni e Dela ne voleva 320" ed è così che passeremo il prossimo mercato a scrivere fiumi di capitoli zeppi di rimpianti e rammarico immaginando un orientale che probabilmente nemmeno sa della SSC Napoli, una sorta di "Lettera ad un cinese mai nato"
     
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  10. duncenko
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    ahahah mitico ! propio cosi vanno queste notizie :rolleyes:
     
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  11. Diego O'Mast
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    li-ka-shing
    Trop che cazz :D :D
     
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  12. duncenko
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    :esp:
     
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    Premetto che non voglio illudermi e che nonostante il mercato vergognoso fatto ritengo ancora che ADL sia uno che ha fatto tanto per il calcio a Napoli e ci ha fatto scansare fossi ben più ampi e profondi.
    Ma credo che i motivi per i quali uno come à Scign' possa venire a Napoli ad investire possano esistere davvero. E penso a bagnoli oltre che al porto chissà ....
     
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    Gente come questo cinese è oltremodo potente a livello planetario.

    Io non so se davvero ci possa essere questo signore dietro una eventuale offerta per il Napoli (mi sembra solo una suggestione), ma, se fosse vero, state certi che questo ha già scavalcato De Magistriis e parlato con Renzi, Berlusconi e Napolitano per la possibilità di fare investimenti, stadio, cittadella etc etc.

    Questa è gente che non si fa bloccare da un semplice sindaco, ma viaggia ad un livello superiore.
     
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    Un Napoli cinese non lo voglio!!!!!
    Sai quanti giocatori pezzotti comprerebbero?
    Tuffon, Sgranocchia, De Crossi, Pontolivo ,Giopinco, Cadrega,RETTANGOLO (Quadrado)!!!!
    (Tutti presi da storie di TOPOLINO).
     
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531 replies since 4/9/2014, 10:05   17299 views
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