LIVELLO TECNICO: LOZANO
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Riporto per il Topic quanto già scritto ieri altrove:
Benitez non è che tra le vittime di questa drammatica situazione. I suoi eventuali errori, sono subordinati alle inadempienze, le vergogne, le colpe della Società. Il "naufragio" in porto, a pochi metri dalla riva, di questo non-progetto direi proprio nato morto, sono da ascriversi al solo Presidente,il quale ha ingannato, truffato i suddetti addetti ai lavori convincendoli e persuadendoli di cose che non ha fatto e non aveva intenzione di fare. La sua idea primaria era non certo quella di dare il via a qualcosa, ma di fregiarsi della presenza di questi professionisti di cui si è servito, usandoli a mò di spottone, per dare un pallido camuffamento di serietà e verità al rozzo, campanilistico, eterno cantiere "in-progress" di cartapesta chiamato "SSC Napoli" che non ha mai avuto intenzione di costruire e creare per davvero su delle fondamenta reali né in quanto a strutture, né sul versante tecnico, economico o sportivo. Siamo in uno stato di eterna provvisorietà (quanto e come le sedi a Castelvolturno ancora in fitto in albergo da 10 anni), di continuo e quinquennale progetto che non ha e non avrà mai compimento.
Un progetto è qualcosa che crea e predispone un finanziatore, un committente: De Laurentiis. Benitez incarna il famoso direttore dei lavori lautamente ingaggiato, che opera con ciò che gli viene dato a disposizione per lavorare. Immaginiamo che a quest'ultimo gli sarà stato fatto intravedere un vasto, edificabile terreno vista mare per un grandissimo resort a 5 stelle su cui poter iniziare a mettersi a lavorare; che a lui sia stata paventata la possibilità di avvalersi delle migliori risorse, di avere i migliori operai con sè. Offerto e promesso di tutto, con precisa data di inizio lavori, obiettivi, budget, propositi fissati. Immaginate che arrivato, Benitez abbia non solo non trovato i migliori operai o le migliori risorse, ma che non abbia neanche avuto il terreno su cui lavorare. Che suo malgrado si sia scoperto a sorpresa non Direttore dei lavori, ma semplice capo mastro, o meglio napoletanamente parlando, "mast fravecator'". E che al posto dei mattoni, vi sia la sabbia per fare i mattoni, i più semplici mattoni. Ma che responsabilità dovrebbe mai avere costui, se è stato chiaramente incastrato in quella che in questi casi non potrebbe che essere definita una Truffa della peggior specie ? E' chiaro, è chiaro che costui, il direttore ingaggiato, finisca per andare nel pallone commettendo a cascata errori. Ma questi errori, sono conseguenza delle responsabilità a monte di chi ha paventato ben altri destini. Errori che non possono che ascriversi ad una percentuale massima dell'8-10% nel computo delle responsabilità .
Il peccato originale è insito nei precisi ingannatori intenti di un De Laurentiis che non ha mai voluto creare alcunché che fosse di seria, solida entità. A lui interessava soltanto gonfiare un pallone di gomma a dismisura dicendo a tutti che era un palazzo dalle solide fondamenta e dalla sicura espansione. Interessava creare l'attenzione, la bolla speculativa attorno alla quale creare frenesia, al fine di vendere al momento giusto, incassare, e poi riproseguire al punto di prima e continuare a vendere fumo. Una grossa bolla speculativa entro la quale poco c'era, e che alla fine però, gli è scoppiata in mano, con conseguente crollo di tutte le azioni e del suo valore. Benitez non ha in questa storia che la parte dell'ingannato che ha creduto fino all'ultimo di avere a che fare per davvero con una persona seria, con colui che per davvero poteva prendergli Mascherano, questo o quell'altro.
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