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Beh si, hai ragione. Ho omesso di specificare che, chiaramente, è il mio pensiero In generale, comunque, penso che non possa sussistere paragone tra i calciatori di 30 e più anni fa e quelli di oggi. Oggi il gioco è molto più veloce, molto più fisico, e di conseguenza è anche molto più difficile mantenersi ad altissimi livelli (figuriamoci a 40 anni). Inoltre, a differenza dei comunque grandissimi giocatori che hai nominato dei tempi nostri, lui è stato il più continuo, e ha comunque sempre giocato in una realtà inferiore rispetto ai vari Milan, Juve e Inter, spesso essendo l'unico uomo della sua squadra da marcare realmente. Rendiamoci conto che gioca ad altissimi livelli (intendo livelli prestazionali) da più di 20 anni, ininterrottamente, nonostante infortuni gravi che ha subito (ricordi Vanigli che gli entrò nella caviglia prima del mondiale 2006?).


Detto ciò, penso che ogni tanto un po' di verità ci vuole, ogni tanto le cose vanno dette, senza che nessuno si offenda

Per chi mi dice che come uomo non è niente di che... Beh, avete mai giocato a calcio? Quando si è in mezzo al campo esce fuori la parte peggiore che è in ognuno di noi, e per un ragazzo di 20-30 anni ci sta di scazzare, di perdere la testa. D'altronde sono pochi quelli veramente tranquilli e socievoli in mezzo al campo. Ma poi gli Uomini chi sarebbero? Maldini, Del Piero, Zanetti...? Capitani di squadre che hanno comprato campionati? E questi sarebbero Uomini? Questi sono pezzi di merda, per quanto possano comportarsi con stile e classe in mezzo al campo.
Totti è un ignorante, ma uomo di calcio. Uno che pensa al campo, che non si macchia di colpe che non siano quelle di campo. Gli uomini di merda sono altri, e noi, vista l'ultima estate, ne dovremmo sapere qualcosa.

Per chi mi dice che non è un fuoriclasse... Il calcio è indubbiamente uno sport opinabile, ma negare che un calciatore che ha fatto 250 gol in A, giocando in una squadra che negli ultimi 22 anni sarà stata da alta classifica per meno della metà delle volte, che ha vinto uno Scudetto da assoluto protagonista, che ha vinto un Mondiale tirando un rigore che in 3 al mondo avrebbero tirato con quella freddezza, e giocando con delle viti nella caviglia per aver subito un infortunio che avrebbe spezzato la carriera a chiunque, un calciatore talmente forte che, se avesse voluto, avrebbe potuto far parte del Real Madrid dei Galacticos (e questa la dice lunga...), penso sia una cosa quantomeno poco intellettualmente onesta.


E io lo "odio", rappresenta la romanità sportiva, rappresenta il "rigore pa riomma", e posso solo "odiarlo", ma un po' di onestà intellettuale penso ci voglia. Però sappiamo che i tifosi del Napoli sono, ormai per definizione, sempre poco obiettivi.