DAZN

Ma quando mai
L'EULA è un contratto tra un fornitore e un utente finale, nella stragrande maggioranza dei casi consegnato dopo che il prodotto è già stato distribuito (e quindi l'utente non ha modo di leggerlo finché non l'ha comprato e se l'è portato a casa, come nel caso dei software) e pieno di protagonismi illogici da parte delle aziende. Legislativamente è nullo per uno Stato, è un accordo bilaterale in cui non ci entrano terze parti.

In alcuni casi è anche letteralmente impossibile o sconveniente rispettare l'EULA, per esempio Far Cry aveva un passaggio dell'EULA che intimava a non usare il gioco contrariamente alla morale e tutt'ora non si capisce cosa volesse dire, partendo dal presupposto che per taluni un videogioco rated 18 è già immorale di suo.
Un altro esempio è Nintendo Switch che nel codice di condotta prevede che il tuo account sia tuo e solo tuo e non lo debba mai usare nessun altro, per nessuna ragione: questo significa che quando io do la console a mia sorella o al mio nipotino e gli faccio giocare con i miei acquisti, le mie cartucce, di fatto sto violando l'accordo con Nintendo. Ma a te pare normale che io non faccia giocare mia sorella se me lo chiede? Chissene dell'EULA, senza contare che chissà quanti passaggi illegali riguardo l'invasione della privacy dovrebbero esserci per andare a investigare una clausola di questo tipo.

L'EULA di Netflix, per arrivare al succo del discorso che riguarda anche DAZN, per esempio vieta l'utilizzo di VPN per guardare i contenuti degli altri paesi e se ti beccano a farlo (e anche qui, molto difficile che ci riescano senza che loro stessi violino qualche legge) ti possono bloccare l'account, ma legalmente non passi nessun guaio e ci mancherebbe pure che una legislazione entrasse nel merito di come uso i miei account e dove e come navigo. Che il provider (Netflix o DAZN che sia) abbia le sue regole ci sta, e a quel punto diventa un giochino fra azienda e consumatore che come in qualsiasi altra industria cercano vicendevolmente di fregarsi a vicenda per trarne profitto, ma non c'è niente di illegale, neppure lontanamente. Ovvio che sarebbe più saggio attenersi al proprio abbonamento senza fare giri e rigiri strani, ma per chi in queste cose ci sguazza è terreno fertile perché moralmente non c'è niente di sbagliato, usufruisci di un servizio come un altro per navigare come se fossi altrove (cosa che fa chiunque con una VPN a scopi protettivi); legalmente a meno che non stai in Cina e bypassi il Great Firewall non c'è niente di illegale e rimarrà così finché l'Occidente sarà un posto libero.