La Coppa d’Africa

Ma sai, se fosse una questione assimilabile a quella storia del tipo a cui il dottore dice di non bere, non fumare e non abbuffarsi di cibi grassi per vivere più a lungo e che risponde "e allora che caz... campo a fare, se non posso godermi la vita?" capirei benissimo e sarei d'accordo con te sul rispettare le scelte di ognuno.

Qui però si parla di un virus che finché si diffonderà sempre più a macchia d'olio e si evolverà in maniera più resistente e letale fin tanto che gruppi estesi di persone non seguiranno gli unici metodi per combatterlo (mascherina, distanziamento, gel sanificante e vaccini) finirà inevitabilmente per portare al ricovero (con tutte le conseguenze del caso, arrivando anche al collasso dei posti letto e a un numero non sufficiente di medici e infermieri anche per chi ha bisogno di cure ospedaliere per tutt'altro motivo, come reduci da gravi incidenti stradali o malati di cancro) e alla morte anche chi è stato più attento ma è stato comunque costretto a vivere circondato regolarmente da altri contagiati fino a contrarre il virus a sua volta, dato che le misure preventive potranno essere efficaci anche al 99% ma al centesimo contatto con un contagiato statisticamente puoi beccarti comunque il virus. E se perlomeno i vaccini sembrano al momento rendere il nostro corpo più forte e meno incline a un severo peggioramento delle condizioni di salute contro il virus, è altrettanto vero che certi strascichi possono rimanere e crearci grossi problemi per il resto della vita.

Quindi no, non preferisco che se la godano se per quel godimento ci va di mezzo la vita di altri.