Nuovo Napoli 2024/25 - Da chi ripartire

Già la prossima stagione con i mancati introiti della Champions e altre voci avremo almeno un bel -150ml d'incassi, se poi ci aggiungiamo che gran parte della rosa nelle sue quotazioni ha subito un calo considerevole, siamo dinanzi ad una bella botta, che ovviamente potrà essere attutita dagli incassi stellari dello scorso anno, ma che ci rimette nella situazione di avere nuovamente un margine d'errore risicato. Una rivoluzione radicale é impensabile per i costi che comporterebbe e per gli impegni che il Napoli già si é accollato con diverse operazioni. Ad esempio la seconda rata forte di Raspadori sarà nel prossimo esercizio, senza contare che poi ci saranno i soldi da spendere per attaccante, centrocampisti, difensore. Servirà molto sangue freddo, perché capire dove conservare e dove no non sarà semplice, così come intuire chi dovrà riportare entusiasmo nel gruppo. Più che nella rosa, la rivoluzione serve nell'approccio al progetto, che mio avviso dovrà essere di lungo se non lunghissimo respiro, poiché da qui in avanti entrerà in gioco anche il fattore anagrafico del padrone, che rischierà di avere sempre meno energie per dirigere il club e che quindi avrà bisogno di figure forti e riconscibili nell'area tecnica con costanza. In tanti sognano Conte senza calcolare i rischi dell'ennesimo progetto di corto respiro, che porterà in dote la possibilità di generare disastri ben più grandi del quasi biennio Ancelottiano, poiché poi ci sarà un presidente più vecchio e meno pronto ad affrontare un possibile insuccesso. Siamo all'ultimo giro di giostra vero della famiglia De Laurentiis in sella al Napoli e non vorrei che troppe macerie possano rendere più faticoso un passaggio di consegne che ormai non é più così lontano come potrebbe sembrare.