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Leggo 3 gol x il toro...forse forse c'è tempo per prenderne altri 2 o 3 -
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Quest'estate avevamo un appeal incredibile.
Avremmo potuto attrarre nomi che in precedenza non avrebbero mai preso in considerazione Napoli come top club europeo!
Invece abbiamo buttato nel cesso la possibilità di inserire quei pochi tasselli che avrebbero alzato ulteriormente il livello della squadra.
Ora ADL "interverrà sul mercato" per risollevare la situazione..
ma quale giocatore di valore verrebbe in un contesto simile?
Giustamente qualcuno obietterà dicendo che la nostra politica è sempre stata quella di puntare su giovani promesse che accetterebbero Napoli a prescindere dalla situazione attuale, in quanto rappresentiamo comunque uno step in avanti nella loro carriera;
giusto, ma quale di questi sarebbe in grado di cambiare l'inerzia di questa stagione se non è in grado di farlo Kvaraskelia?
Mai come questa stagione ha dimostrato che il calcio è uno sport collettivo e non di figurine.
Il mercato va fatto in funzione del progetto tecnico del futuro allenatore e non nel terrore di non finire tra le prime 4.
Mettere mani alla rosa ora (non solo in entrata ma soprattutto in uscita) potrebbe far sì che la toppa diventi peggiore del buco (pensando ovviamente al prossimo campionato).
Un solo esempio..magari il futuro allenatore vedeva in Elmas il giocatore ideale per il suo centrocampo titolare!
Come ha detto il DS del Lipsia (non la feralpisalò)...trovatemi un altro sul mercato del suo valore tecnico, duttile, con tanta esperienza accumulata ma di soli 24 anni! -
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Forza Napoli Sempre!
Edited by Alfiere™ - 4/12/2023, 11:47 -
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In via del tutto eccezionale, sebbene non sia la consuetudine, sono stati unificati i topic. E quello pre-esistente (attualmente è stato rinominato, è chiaro) è leggenda, che verrà alimentata fin quando la saga continuerà.
Comunque rispetto a qualche ora fa mi sento più tranquillo, il rancore va scemando, dando maggiore spazio ai ricordi comunque piacevoli lasciati qui da Walter e al godimento dovuto a quel magnifico aereo che ha portato Garcia via da Napoli. -
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Quindi raspadori o simeone prima punta stasera.
E per i mesi a venire -
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Per me può andarsene anche a cagare.
In particolare il gesto di togliere tutte le immagini del Napoli dal profilo è una creaturata e una mancanza di rispetto vera per il club che lo ha reso quello che è, lo ha aspettato nonostante gli infortuni e i Covid Party in Nigeria, mentre buttava le mazzette di soldi a terra.
Sto coglioncello deve ringraziare Spalletti che gli ha dato un senso. -
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"Poi, come un lampo che rischiara una notte buia, arrivò la notizia: scende in campo Aurelio De Laurentiis [...] nasce Napoli Soccer"
Tutto nacque da qui. Dall'arrivo di questo signore. Dall'arrivo del presidente che ci ha preso dalle ceneri del Fallimento, ancor peggio, da un decennio di mediocrità, squallore e in cui il Napoli fu masticato, sputato e pisciato sopra dall'Italia intera. Tutto è nato da Aurelio De Laurentiis; e il resto, gli altri protagonisti, gli anni della gloria, le soddisfazioni, i trofei vinti venne tutto dopo.
Questo signore qua è e rimarrà per sempre il presidente del terzo scudetto a Napoli; del Napoli per la prima volta ai quarti di Champions; del Napoli che combatte ad armi pari e spesso ha vinto contro avversari del calibro di Liverpool, Arsenal, Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid, Manchester City, o che addirittura va in stadi storici e caldi come l'Amsterdam Arena e va a dare LEZIONI DI CALCIO ai padroni di casa dell'Ajax, gente un attimo un attimo abituata a mettersi le Champions in bacheca; sarà il presidente che nel giro di nemmeno un decennio è passato dai Varricchio, Trotta, Sosa, Capparella, Ignoffo a portare in maglia azzurra tanti talentuosi giovani poi diventati fuoriclasse, se non campioni di livello INTERNAZIONALE.
Eppure tutto questo sembra passare sempre in secondo piano per la tifoseria, che spesso addirittura, volontariamente o meno, pare dimenticarsi delle grandi imprese, e del livello che il presidente ha fatto toccare al Napoli, BEN PRIMA, MOOOLTO PRIMA di questa magnifica e magica annata. Anzi De Laurentiis passerà alla storia come probabilmente uno dei presidenti più odiati, vessati e bersagliati dalla tifoseria azzurra, che gli ha dedicato forse le critiche più feroci, gli insulti più pesanti e gli epiteti più infamanti che QUALSIASI presidente del Napoli si è preso in 97 anni di storia. Guardiamo in faccia la realtà: senza lo scudetto di quest'anno, De Laurentiis sarebbe passato alla storia come il Pappone, con la memoria solo dei suoi fallimenti, delle sue promesse mancate, dei suoi teatrini peggiori, e dei suoi "attacchi" alla tifoseria e la città di Napoli. Si sarebbe raccontato che malgrado tutte le cose belle fatte, non avrebbe mai avuto il coraggio di fare l'ultimo passo per realmente renderci vincenti e regalare una soddisfazione a Napoli, perché non voleva spendere, perché è un Pappone, perché il suo unico scopo era arricchirsi e ingrassare la sua stirpe ecc ecc
E lo so... Tutti noi lo sappiamo! Molte, TROPPE volte il beneamato se le è andate a cercare, e la sua indole battagliera, polemica, BURINA non ha mai aiutato nel calmare le ostilità con una certa frangia della tifoseria, anzi con troppi show imbarazzanti davanti ai microfoni, divampando ancor di più il loro odio, e ampliando il numero di contestatori. In tanti momenti De Laurentiis ha fatto il passo più lungo della gamba, e l'ha fatta fuori dal vaso, pigiando troppo oltre sul pedale della sua guerra personale contro certe frange del tifo, e così facendo ha permesso a chi era meno "schierato" ad essere attirato dalla parte dei contestatori, contro un uno che non faceva nulla per evitare di passare per il padre padrone. Ci sono stati momenti dove le spalate di merda se l'è prese, e le ha meritate tutte, e sono sicuro che lui in primis sia cresciuto molto ed è un po' cambiato anche grazie a quei momenti più critici e duri della sua esperienza al comando del Napoli
Nessuno pretende di farlo passare per Santo, né dire che il suo Verbo sia sempre stato sacro, e ogni sua azione machiavellicamente costruita per fare il bene del Napoli. Ma è il momento che i tifosi, almeno quelli che non hanno una propria agenda personale che li spinge a continuare a fargli la guerra, diano a De Laurentiis ciò che spetta a De Laurentiis: l'eterna gloria, e tutti i meriti che gli sono stati negati per stupidi e insignificanti teatrini di poco conto. Chi se ne fotte che è un burino romanaccio, che schifa la nostra pizza, e che se dipendesse da lui vorrebbe cancellare col bianchetto i 67 anni precedenti di storia del Napoli prima della sua presidenza.
E forse sarebbe anche ora che lo si dicesse, visto che in questi giorni si è parlato così tanto degli onori da rendere a passati e presenti giocatori, allenatori, dirigenti ed ecc. E in un'annata così magica, dove fino ad un mese fa addirittura si continuavano queste guerre tra le parti, forse ci si è dimenticato di rendere onore e Gloria a COLUI che in un andirivieni di protagonisti e grandi colonne, è sempre RIMASTO qui per 19 anni, nella buona e nella cattiva sorte. Fin da quando quel settembre 2004 ha speso quei 30 e più milioni per far rinascere il titolo del Napoli Calcio, ad oggi che dopo quasi 20 anni è ancora lì al comando, la Verità è solo una: DE LAURENTIIS E' L'ARTEFICE DI TUTTO QUESTO CHE STIAMO PER FESTEGGIARE.
GRAZIE MILLE PRESIDENTE!
SEI E SARAI PER SEMPRE UNO DEGLI ETERNI EROI DI NAPOLI E DEL NAPOLI -
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Premetto che scriverò questo post di getto. Nonostante erano anni che volessi farlo, ora, come per magia, tutte le parole che avrei voluto spendere sono andate un po' a farsi benedire per l'emozione per cui mi scuso se ci sarà qualche errore grammaticale nel mezzo.
Per chi non lo sapesse io non sono di Napoli città. Sono nato in un paesino del nord, Piemonte per giunta, da una famiglia di entrambi genitori napoletani e lì sono cresciuto. È stato mio padre a trasmettermi la passione per il Napoli narrandomi sempre di Maradona. Anche se i miei primi anni di vita non seguivo tanto il calcio, mi appassionai definitivamente nel 2010 grazie ad un certo giocatore, il caro Edinson con la maglia numero 7 e da quel momento ho vissuto tante emozioni, molte dolci, altre amare come la semifinale di Europa League contro il Dnipro o l'urlo di gioia strozzato in gola del 2018.
Non c'è stato niente di più amaro, però, come l'ignoranza delle persone. Immagino di non essere l'unico ad aver avuto un esperienza di questo tipo, ma quanto è difficile essere tifosi del Napoli in un contesto dove la maggior parte delle persone tifa Juventus o al limite Inter o Milan? Non è per niente facile, lasciate che ve lo dica. La prima cosa è essere etichettati in un certo modo, e io fin da bambino mi sono dovuto sorbire i "terrone", "lavali col fuoco", "senti che puzza" e chi ci è passato sa quanto questo può far male, soprattutto se si è da soli e non si ha modo di difendersi. Io per anni mi sono dovuto sorbire gli sfottò di chi pensava non avremmo vinto mai niente, il disprezzo di chi, quando i miei genitori 25 anni fa arrivarono per lavoro al nord dovettero ricevere tante porte in faccia con cartelli tipo "Non affittiamo a meridionali". perché gli stranieri di oggi sono i meridionali di una volta, non dimentichiamocelo.
Ora finalmente il cerchio sta per chiudersi e scommetto che era così che si sentivano molte persone quando questa squadra vinse i suoi primi titoli una trentina di anni fa. Questa non è la semplice vittoria di un campionato. Questa è una rivincita per una città, per tutti i suoi figli che sono stati costretti a partire in cerca di migliori opportunità, per tutte quelle persone per bene che spesso devono vivere nell'ombra e coltivare la propria passione nonostante si sappia, questo paese quando si tratta di tifare per la nazionale o disprezzare la città del sud è sempre più unito che mai e adesso mi sembra di aver vissuto veramente solo per questo momento, per vedere il mio Napoli campione, un evento che è capitato solo tre volte in quasi cento anni di storia. Un'emozione che solo chi veste questi colori può veramente capire in pieno ed è per questo che si dice che vincere a Napoli ha un peso specifico diverso rispetto a qualsiasi altra squadra.
Una nota finale va anche e certamente a questo forum. Tutt'ora, nella vita reale, non ho amici con cui condividere questa passione e qui entrate in gioco voi: sono estremamente grato che una community come questa esista, perché qui mi sembra sempre di leggere persone molto per bene e, anche se voi molto probabilmente non conoscete me, ci sono diversi utenti che leggo sempre con piacere e che sanno offrire veramente degli spunti interessanti, oltreché simpatici, su quella che è la quotidianità del nostro calcio e che mi hanno fatto sentire, in qualche modo, meno solo nel portare in alto questa sorta di "stendardo" che è la nostra fede contro tutti e contro le avversità.
Questa è la nostra festa e nessuno può strapparcela via.
FNS! -
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Un giorno presi scarpette e pallone, volevo fare il calciatore, negli occhi e nella mente mi ridondavano le immagini di un uomo piccolo ma tanto grande, non capivo molto avevo appena 10 anni sentivo ed aspettavo l’odore del giornale per leggere le notizie sul Napoli lo portava mio nonno grande tifoso del Napoli ma amante di tutti gli sport, si attaccava alla radiolina la domenica per sapere cosa facesse il Napoli e noi esultavamo insieme ad ogni suo goal. Pensavo di diventare calciatore quel piccolo uomo faceva cose incredibili ma con una semplicità tale che pensavo “ma lo so fare anche io che ci vuole” poi puntualmente dal super Santos passando al cuoio pesante non riuscivo a fare due palleggi uno dietro l’altro, non riuscivo a correre come lui, a dribblare, a tirare, a subire fallo e rialzarmi, quindi mi misero a fare il difensore ero libero/ stopper ma mi fratturarono il naso ero troppo alto per tutti e mio padre allora pensò che il calcio non era per me e non volle farmi continuare, mi disse: “basta devi solo studiare”, piansi, eppure avevo un grande esempio, così capii che quel piccolo uomo, il mio idolo, colui che mi ispirava per strada a correre e calciare quel super Santos leggerissimo, in effetti era inarrivabile eppure piansi, mio nonno mi consolò dicendo vai gioca giù per strada e divertiti, non avevo orari finito di studiare stavo dalle 16 alle 21 a giocare sul campetto con tutti gli amici, tutti ci sentivamo Maradona eppure c’erano in quegli anni campionissimi del tipo Van Basten, Baggio, Platini, Mattheus solo per citarne alcuni e di quel patrimonio artistico del calcio, il nostro calcio italiano, ha buttato tutto via, era davvero il campionato più bello del mondo. Arrivarono i mondiali eravamo tutti in attesa in Italia si trasformavano gli stadi Napoli era diventata una città importante, Diego l’aveva riscattata, tutti pendevano dalle sue labbra, dalle sue gesta era il nostro paladino ma il destino volle Italia Argentina al San Paolo, porca miseria non mi chiedete il perché ma il mio cuore era diviso a metà, avevo solo 12 anni eppure mi sentivo argentino come se fossi nato anche io li, quando fummo eliminati ci rimasi comunque malissimo ma a quel punto tifai ancora di più per l’Argentina...questo Amarcord preferisco stopparlo... dopo venne il nostro secondo scudetto e tante cose belle ma Maradona ci lasció, mi nonno per una cavolo di malattia mi lasciò, sette anni dopo sull’orlo di quel Napoli in declino sommerso da debiti e che pagò per tutto quello che Maradona aveva fatto per noi ci hanno fatto fallire per molto poco ad oggi 40 mln di euro, Lotito poco dopo con 200mln di debito gli fecero un mutuo di 20 mln all’anno per 10 anni senza far fallire la Lazio, a noi cancellarono la storia come se non avesse mai giocato il più grande del calcio, volevano questo, avevamo andato fastidio è rotto il sistema, eppure siamo tornati, a fatica ancora oggi ma siamo tornati, nella storia triste c’é anche Adl ma noi vorremmo un altro Diego che non “esisterá mai più” perché con lui ci sentivamo in tutto e per tutto davvero invincibili. De Laurentis questa é la storia che non si potrà e dovrá mai cancellare, vorrei qui mio nonno per sapere cosa ne pensa perché prima di me ne ha subire tante eppure per veder vincere il Napoli ha impiegato tutta la sua vita attaccato a quella romántica ma bellissima radiolina. Ho tanti ricordi ma questo scorcio di vita mi ricorda molto quel signore chiamato Diego Armando Maradona il più grande di tutti i tempi che per fortuna ha giocato in una squadra inesistente prima di allora e che lottava per la salvezza facendola diventare tra le prime in Italia. Grazie di tutto, grazie per averci tolto anni di schiaffi in faccia. -
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Perchè siamo al 78posto al mondo per libertà di stampa -
.Molto facile parlare adesso,questo signore ci ha preso per il culo più di altri illustri predecessori,non e stato onesto con nessuno ed ha fatto solo i suoi interessi nascondendosi dietro all'amore del nostro pubblico.
Per quanto mi riguarda è riusciti nell'impresa di farmi diventare il presidente più simpatico,si arrischisca e non lo vadano più ad intervistare
Al netto della cafonamma di ADL un paraculo travestito da Masaniello. -
.Dimenticavo DAZN vergognoso, streaming in una nazione arretrata sulla banda larga,qualcosa che solo la lega poteva creare....sembrava di vedere rojodirecta a pagamento....assurdo..speriamo che cambi qualcosa!
Si sarà bloccato 35 volte..assurdo! -
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Sono io la vostra Moana
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