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Eugesta
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Che ne pensate della Riforma Gentile? Fu una buona riforma o la giudicate classista? 
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Qui il lemma di Wikipedia, che mi pare un buon inizio.
A mio avviso uno dei principali difetti della riforma Gentile fu il peso assai maggiore dato alle discipline e all'impostazione umanistico-filosofica rispetto agli aspetti scientifici. Anche la formazione artistica, figurativa e musicale ad esempio, fu del tutto trascurata.
La concezione stessa era quello di una scuola e di una cultura elitaria.. -
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Concirdo cin dceg e ne paghiamo ancora gli errori. Ricordo professori imbecilli al mio liceo (scientifico) di lettere e di filosofia "vantarsi" di non capire nulla di matematica.
Se lo avete in casa io la penso come "per la scienza e per il kaiser" di C. Cipolla, un articolo che pubblico' sul sole24ore e fini in un libro di suoi scritti. A trovarlo sarebbe bello da postare qui ma non so dove sia finito nei vari cartoni di libri che ho in cantina.... -
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Ecco trovato, vi consiglio a tutti di leggerlo
https://st.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ro&refresh_ce=1
Edited by Visitante - 8/6/2021, 13:56. -
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Mi hai preceduto!
L‘articolo è coperto da copyright per cui dovresti cancellarlo lasciando naturalmente il link. Ti prego di farlo il prima possibile.. -
Eugesta .
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Concirdo cin dceg e ne paghiamo ancora gli errori. Ricordo professori imbecilli al mio liceo (scientifico) di lettere e di filosofia "vantarsi" di non capire nulla di matematica.
Se lo avete in casa io la penso come "per la scienza e per il kaiser" di C. Cipolla, un articolo che pubblico' sul sole24ore e fini in un libro di suoi scritti. A trovarlo sarebbe bello da postare qui ma non so dove sia finito nei vari cartoni di libri che ho in cantina...
Purtroppo esistono anche insegnanti cosi', io invece al classico ho avuto un'insegnante di matematica e fisica che sbeffeggiava sempre noi studenti perché studiavamo latino e greco
Ritornando al tipo di scuola, che mi pare negli ultimi anni si sia rinnovata aggiungendo materie scientifiche dal quarto ginnasio, se uno non ha ben chiaro cosa fare dopo l'università (scelta scontata e obbligatoria dopo un liceo), sarebbe meglio lo scientifico il quale offre una formazione scientifica senza trascurare quella umanistica.. -
.al classico ho avuto un'insegnante di matematica e fisica che sbeffeggiava sempre noi studenti perché studiavamo latino e greco
E questi sono cattivi insegnanti: sbeffeggiare chi studia qualcosa è il contrario di educare. Talora può esser necessario far presente che vanno considerati anche altri aspetti del sapere, ma sbeffeggiare, mai!
Nelle mie tante "vite" ho fatto anche per un breve tempo l'insegnante, di lettere alle medie.. -
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sbeffeggiare é contropordcente, però obbiettivamente non si possono mettere tutte le materie sullo spesso piano. L insegnante di religione e di ginnastica non possono avere la stessa importanza degli insegnanti di fisica.
La "cultura umanistica" é figlia della pancia piena, come le arti* e l´ottusità della riforma gentile secondo me è anche una delle madri inconsapevoli del cattocomunismo italiano che ha considerato il denaro come "lo sterco del diavolo" e ha ridotto di molto il potenziale dello sviluppo economico italiano
*Quella che noi italiani consideriamo la massima espressione dell arte, la cappella sistina, cosi come le piazze fiorentine, sono state costruite qualdo i medici erano il vertice dell alta finanza mondiale e Firenze era piena di soldi grazie alle banche, mentre san pietro fu pagata coi soldi levati ai poveracci dalla chiesa.
Se non hai soldi non puoi permetterti l arte, perché l arte é un lusso che costa. Il "poverello di Assisi" fu dipinto ad assisi da un certo Giotto che si fece pagare profumatamente per i suoi lavori, tutti soldi che avrebbero potuto sfamare i poveri come avrebbe probabilmente preferito s francesco, ma quegli affreschi attiravano per pellegrinaggio altri fedeli che con il loro obolo mantenevano le opere di carità.... -
Eugesta .
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al classico ho avuto un'insegnante di matematica e fisica che sbeffeggiava sempre noi studenti perché studiavamo latino e greco
E questi sono cattivi insegnanti: sbeffeggiare chi studia qualcosa è il contrario di educare. Talora può esser necessario far presente che vanno considerati anche altri aspetti del sapere, ma sbeffeggiare, mai!
Nelle mie tante "vite" ho fatto anche per un breve tempo l'insegnante, di lettere alle medie.
Gia', così come non bisogna sbeffeggiare chi studia per i propri interessi allo stesso modo non bisogna vantarsi delle proprie lacune. Hai insegnato materie letterarie: in cosa sei laureato/a/* se non sono indiscreta? Io personalmente ho scelto il classico perché avevo ben chiaro cosa fare nella vita, ossia cercare di realizzare il mio sogno di archeologo. Ovviamente giunta all'ultimo anno mi sono trovata davanti alle prospettive realistiche di una laurea in Archeologia e avrei voluto studiare Economia o Informatica non solo per maggiori sbocchi lavorativi ma per un interesse per le discipline. Tuttavia per la paura di avere a che fare con la matematica che non ho mai approfondito durante il mio percorso liceale ho scelto Lettere Classiche e ora (sono del '98) sto scrivendo la tesi. Pero' non voglio continuare con la Magistrale ma iniziare una nuova laurea in Informatica (per Economia ormai sarei "vecchia") perche' mi sento così carente di conoscenze che riguardano il mondo reale che ho voglia di misurarmi con esse. -
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Personalmente non ritengo che nessuna religione dovrebbe essere materia di insegnamento, mentre ritengo dovrebbero esserlo l‘educazione civica e l‘etica.
Sono laureato in lettere classiche, un buon millennio fa. Di mestiere ho fatto per decenni lo psicoterapeuta, per lo più in ambito clinico, poi anche il direttore amministrativo di un clinica, di cui ero comproprietario, e per un po‘ anche il giudice laico ad un tribunale del lavoro. Ora faccio il pensionato e l‘archeologia è uno dei miei interessi da molto tempo. Freud diceva di aver letto più libri di archeologia che di psicologia: questo vale anche per me, con la non piccola differenza che Freud i libri di psicologia li scriveva lui stesso, per cui non occorreva li leggesse.
Edited by dceg - 8/6/2021, 14:17. -
.Gia', così come non bisogna sbeffeggiare chi studia per i propri interessi allo stesso modo non bisogna vantarsi delle proprie lacune. Hai insegnato materie letterarie: in cosa sei laureato/a/* se non sono indiscreta? Io personalmente ho scelto il classico perché avevo ben chiaro cosa fare nella vita, ossia cercare di realizzare il mio sogno di archeologo. Ovviamente giunta all'ultimo anno mi sono trovata davanti alle prospettive realistiche di una laurea in Archeologia e avrei voluto studiare Economia o Informatica non solo per maggiori sbocchi lavorativi ma per un interesse per le discipline. Tuttavia per la paura di avere a che fare con la matematica che non ho mai approfondito durante il mio percorso liceale ho scelto Lettere Classiche e ora (sono del '98) sto scrivendo la tesi. Pero' non voglio continuare con la Magistrale ma iniziare una nuova laurea in Informatica (per Economia ormai sarei "vecchia") perche' mi sento così carente di conoscenze che riguardano il mondo reale che ho voglia di misurarmi con esse
l informatica é ottima, anche per l archeologia volendo, un sacco di spinte e accelerazioni in archeologia le abbiamo avuto grazie a strumenti computerizzati e moderni.
Anche la economia non la trascurerei del tutto, la metemaica che si fa ad economia non é per nulle difficile, é piu o meno solo somme e sottrazioni...
Una cosa importante: ti consiglio spassionatamente di cambiare corso, non solo perché avri piu probabilitá di realizzarti professionalmente, ma anche perché avendo tu poi un bckground con percorsi formativi completamente diversi sarai piú "interdisciplinare". Oggi come oggi la conoscenza specifica settoriale sul lavoro se serve la si compra, é un numerino che metti nel budget del progetto che vuoi fare alla voce "consulenza" e ti fai spiegare/fare qualcosa dal piu grosso esperto del campo. Ma il riuscire a coordinare un gruppo di lavoro di persone che si parlano "linguaggi" professionali diversi é quello una delle cose piu difficili e su cui ci sono poche persone
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Eugesta .
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Gia', così come non bisogna sbeffeggiare chi studia per i propri interessi allo stesso modo non bisogna vantarsi delle proprie lacune. Hai insegnato materie letterarie: in cosa sei laureato/a/* se non sono indiscreta? Io personalmente ho scelto il classico perché avevo ben chiaro cosa fare nella vita, ossia cercare di realizzare il mio sogno di archeologo. Ovviamente giunta all'ultimo anno mi sono trovata davanti alle prospettive realistiche di una laurea in Archeologia e avrei voluto studiare Economia o Informatica non solo per maggiori sbocchi lavorativi ma per un interesse per le discipline. Tuttavia per la paura di avere a che fare con la matematica che non ho mai approfondito durante il mio percorso liceale ho scelto Lettere Classiche e ora (sono del '98) sto scrivendo la tesi. Pero' non voglio continuare con la Magistrale ma iniziare una nuova laurea in Informatica (per Economia ormai sarei "vecchia") perche' mi sento così carente di conoscenze che riguardano il mondo reale che ho voglia di misurarmi con esse
l informatica é ottima, anche per l archeologia volendo, un sacco di spinte e accelerazioni in archeologia le abbiamo avuto grazie a strumenti computerizzati e moderni.
Anche la economia non la trascurerei del tutto, la metemaica che si fa ad economia non é per nulle difficile, é piu o meno solo somme e sottrazioni...
Una cosa importante: ti consiglio spassionatamente di cambiare corso, non solo perché avri piu probabilitá di realizzarti professionalmente, ma anche perché avendo tu poi un bckground con percorsi formativi completamente diversi sarai piú "interdisciplinare". Oggi come oggi la conoscenza specifica settoriale sul lavoro se serve la si compra, é un numerino che metti nel budget del progetto che vuoi fare alla voce "consulenza" e ti fai spiegare/fare qualcosa dal piu grosso esperto del campo. Ma il riuscire a coordinare un gruppo di lavoro di persone che si parlano "linguaggi" professionali diversi é quello una delle cose piu difficili e su cui ci sono poche persone
Si', certo, ma vorrei fare questa scelta non solo per aver maggiori sbocchi lavorativi ma anche per interesse (sinceramente mi ha un po' annoiato la laurea in Lettere Classiche, mi è sembrata una ripetizione di ciò che avevo già studiato al liceo). Non escludo di provare ad accedere direttamente ad un master in big data (ma non so se accetterebbero la mia classe di laurea) piuttosto che iniziare una nuova triennale con la quale arriverei al mondo del lavoro a 27-28 anniPersonalmente non ritengo che nessuna religione dovrebbe essere materia di insegnamento, mentre ritengo dovrebbero esserlo l‘educazione civica e l‘etica.
Sono laureato in lettere classiche, un buon millennio fa. Di mestiere ho fatto per decenni lo psicoterapeuta, per lo più in ambito clinico, poi anche il direttore amministrativo di un clinica, di cui ero comproprietario, e per un po‘ anche il giudice laico ad un tribunale del lavoro. Ora faccio il pensionato e l‘archeologia è uno dei miei interessi da molto tempo. Freud diceva di aver letto più libri di archeologia che di psicologia: questo vale anche per me, con la non piccola differenza che Freud i libri di psicologia li scriveva lui stesso, per cui non occorreva li leggesse.
Che bello, che ne pensi della teoria dell'MBTI di Meyer-Briggs?. -
.Si', certo, ma vorrei fare questa scelta non solo per aver maggiori sbocchi lavorativi ma anche per interesse (sinceramente mi ha un po' annoiato la laurea in Lettere Classiche, mi è sembrata una ripetizione di ciò che avevo già studiato al liceo). Non escludo di provare ad accedere direttamente ad un master in big data (ma non so se accetterebbero la mia classe di laurea) piuttosto che iniziare una nuova triennale con la quale arriverei al mondo del lavoro a 27-28 anni
Learning by doing è la mia forma di imparare preferita, ma obbiettivamente non so se anche ti ammettessero con la laurea in lettere classiche se riusciresti a non "rimanere indietro" nel MBA in big data. Dipende molto dalla tua preparazione personale e li é piu statistica & calcolo combinatorio che derivate & integrali
Una lavoro che magari ti potresi "inventare" é fare la "traduttrice/ore" dallo scientifichese e dal matematichese/statistichese al linguagio comune. Pensa per esempio (ne parlavam l altro giorno con DCEG) a uno come Gerd Gigerenzer, che "traduce" il rischio statistico in qualcosa di comprensibile, cioé tipo "lei ha il 5% di probabilitá di morire" se lo dici a chi ha poca dimestichezza coi numeri non lo capisce, ma se gli dici "hai una probabilitá di morire su 20" invece viene capito.
Durante questa pandemia figure del genere sarebbero state utilissime nel comunicare al pubblico che comportamenti avere per ridurre il rischio d ammalarsi. -
Eugesta .
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Si', certo, ma vorrei fare questa scelta non solo per aver maggiori sbocchi lavorativi ma anche per interesse (sinceramente mi ha un po' annoiato la laurea in Lettere Classiche, mi è sembrata una ripetizione di ciò che avevo già studiato al liceo). Non escludo di provare ad accedere direttamente ad un master in big data (ma non so se accetterebbero la mia classe di laurea) piuttosto che iniziare una nuova triennale con la quale arriverei al mondo del lavoro a 27-28 anni
Learning by doing è la mia forma di imparare preferita, ma obbiettivamente non so se anche ti ammettessero con la laurea in lettere classiche se riusciresti a non "rimanere indietro" nel MBA in big data. Dipende molto dalla tua preparazione personale e li é piu statistica & calcolo combinatorio che derivate & integrali
Una lavoro che magari ti potresi "inventare" é fare la "traduttrice/ore" dallo scientifichese e dal matematichese/statistichese al linguagio comune. Pensa per esempio (ne parlavam l altro giorno con DCEG) a uno come Gerd Gigerenzer, che "traduce" il rischio statistico in qualcosa di comprensibile, cioé tipo "lei ha il 5% di probabilitá di morire" se lo dici a chi ha poca dimestichezza coi numeri non lo capisce, ma se gli dici "hai una probabilitá di morire su 20" invece viene capito.
Durante questa pandemia figure del genere sarebbero state utilissime nel comunicare al pubblico che comportamenti avere per ridurre il rischio d ammalarsi
Grazie per il suggerimento, alla seconda opzione non avevo mai pensato, ovviamente sono indietro in matematica e statistica ma cercherò di recuperare. -
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La riforma Gentile aveva aspetti di classismo incompatibili con i valori democratici in cui credo profondamente; lungi da me quindi difenderla. Tuttavia dal mio punto di vista porre le discipline umanistiche al centro dell'istruzione superiore è fondamentale per formare persone flessibili, aperte di mente, in grado di rapportarsi con tutti e di non essere competenti unicamente nel proprio settore.
Ho conosciuto nella mia vita tanti coetanei che hanno fatto scuole tecniche o scientifiche e poi facoltà come fisica o ingegneria, diventando professionisti in gamba nel proprio settore ma totalmente ignoranti in qualsiasi cosa al di fuori di esso. Chi acquisisce al liceo un solido bagaglio di conoscenze storiche, filosofiche, letterarie e linguistiche ha con sé un patrimonio inestimabile per tutta la vita e, generalmente, ha un'apertura mentale e un metodo di studio che gli permettono di specializzarsi all'università in qualunque ambito..
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