Siete favorevoli a dedicare monumenti a personaggi controversi, come Pantani?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    298
    Reputation
    +18
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    Sono un amante del arte, e ho sentito che a Montecampione, il 26 giugno, verrà inaugurata una nuova scultura raffigurante Pantani nel tipico atteggiamento di vittoria...
    Questo è un personaggio di cui ognuno ha le sue opinioni, ma sta di fatto che è comunque una figura controversa della storia dello sport italiano...
    Ho portato l'esempio di Pantani, ma ci sarebbero altri monumenti "controversi", per via del personaggio a cui sono dedicati.
    Dite la vostra.
    Buon proseguimento
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    19,435
    Reputation
    +1,838
    Location
    Germania

    Status
    Offline
    Anch'io sono amante dell'arte e proprio per questo ritengo sarebbe bene rinunciare a molti monumenti! ;)

    Personalmente non ritengo poi, ma è un'opinione personale certo poco condivisa, che le "imprese" sportive abbiano un valore che ne giustifichi la celebrazione. Men che meno quando si tratti di personaggi controversi.

    Trovo accettabili, volte anche gradevoli, statue come quelle di Italo Svevo, di Umberto Saba e di James Joyce a Trieste, inserite nell'ambiente in cui i dedicatari vivevano e con un carattere non di esaltazione, ma piuttosto di ricordo e comunque posti a molti anni di distanza.

    Sui monumenti celebrativi ricordo quanto scrisse Trilussa.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,589
    Reputation
    +57

    Status
    Offline
    Se dovessimo rinunciare a erigere monumenti a personaggi controversi, dovremmo fermare la storia dell'arte nel suo complesso. Non credo esistano figure che nella loro grandezza siano aliene dalla possibilità di valutazioni negative, possibilità che non cancella la loro importanza storica, ma è una sorta di inevitabile effetto collaterale di questa importanza: tanto più la tua personalità incide nella realtà tanto più la tua figura si presterà a giudizi di svariata natura sulla base dei punti di vista di chi giudica. Non c'è vera grandezza che non sia indice di una personalità complessa, e dunque interpretabile da tanti diverse prospettive.

    Nel caso di Pantani, trovo che tener vivo il suo ricordo abbia un senso sulla base del prestigio dovuto alle tante emozioni che ha provocato nei suoi tifosi, per cui, seppur nell'ambito dell'intrattenimento (la vita è fatto anche di queste cose) e dello spettacolo, la sua è stata certamente una personalità benefica, le sue imprese hanno rallegrato per anni l'animo degli appassionati di ciclismo, ed anche questo è un beneficio per la società. Omaggiarlo per queste cose non implica alcuna celebrazione degli aspetti più discutibili della sua esistenza, che comunque han sempre costituito dei danni che ha operato su di se, mi riferisco alla tossicodipendenza, senza mai coinvolgere direttamente altre persone nei suoi drammi

    Più che l'aspetto morale, è quello estetico che mi suscita molta più perplessità. Magari sarò io ad avere un gusto troppo classicista o "canoviano", ma se penso agli esempi più noti di scultura memorialistica contemporanea (la statua di Montanelli a Milano, quella di Giovanni Paolo II a Roma, le stesse sculture di Pantani già costruite) non mi vengono alla mente belle immagini, tutt'altro. Quantomeno spero, nel caso di Pantani, si eviti collocazioni nelle strade di montagna, che considero deturpanti per l'ambiente, e che si preferiscano inserimenti più armonici nel contesto, in un contesto urbano, magari all'interno di spazi ad hoc, con altre opere dedicati a sportivi nelle vicinanze, spazi in cui l'inserimenti rientri in una logica d'insieme.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    19,435
    Reputation
    +1,838
    Location
    Germania

    Status
    Offline
    Ci ho pensato parecchio su e mi sono venute certe idee forse un po' strane. Ci sono artisti (musicisti, scrittori, pittori ad esempio) che sono molto ammirati e le cui opere hanno certamente un alto livello artistico, che hanno fatto uso anche massiccio di droghe e di sostanze comunque psicotrope. Penso ad esempio a molti musicisti soprattutto jazz, a scrittori e pittori ad esempio della fine dell'800 e del primo '900, ma non solo, che facevano uso smodato di bevande alcoliche come l'assenzio, di cocaina, eroina e via dicendo, contravvenendo alle leggi vigenti ecc. Ebbene nessuno ritiene i loro risultati per questo meno validi, nessuno rifiuta di ascoltare la loro musica, di leggere i loro scritti, di ammirare le loro opere perché influenzate dalle sostanze psicotrope, senza dubbio alcuno dannose per la salute e molte di esse illegali. E perché allora nello sport valgono altri pesi e altre misure? Perché l'uso di sostanze che influenzano le prestazioni viene punito con la squalifica? Tanto più se, come tu affermi, anche lo sport va considerato un'espressione artistica? Perché si richiede agli sportivi una "purezza" che altrove non si ritiene necessaria?

    A scanso di equivoci: sono personalmente, ed anche per esperienza nel trattamento di tossicodipendenti, assolutamente contrario all'uso di droghe.
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    19,435
    Reputation
    +1,838
    Location
    Germania

    Status
    Offline
    Potrebbe essere una spiegazione, ma a mio avviso non lo è. I successi sportivi, o quanto meno la celebrazione degli sportivi, non sono così perituri: sennò che senso avrebbero i monumenti? E ancor oggi si parla di Coppi e Bartali, di Rivera e Buffon. E anche l'artista che ha più successo "danneggia" i concorrenti, che vendono meno, vengono pagati meno ecc. Forse la ragione sta nel fatto che nello sport sopravvive, o si cerca di credere e far credere che sopravviva, un mito di cavalleresca purezza. E se si mandasse a carte quarantotto tutto il sistema di controllo del doping, lasciando che ognuno faccia quel che gli pare, salvo il perseguire attività contrarie alle leggi comuni, non quelle sportive, come la detenzione, vendita ecc. di certe sostanze?

    Non so se ve ne siate accorti, ;) : oggi sono in vena polemica!
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,460
    Reputation
    +1,463
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    Non sono contrario all'idea di dedicare monumenti a personaggi sportivi ma preferirei che fossero eretti a chi ha saputo fare dello sport uno strumento per veicolare valori positivi di correttezza, lealtà, solidarietà e pace. Persone come Gino Bartali, il leggendario Terry Fox o Muhammad Ali.
    Per quanto mi riguarda, chi fa uso di sostanze dopanti andrebbe estromesso a vita da ogni competizione sportiva; inutile dire che non omaggerei sportivi dopati con momumenti celebrativi. Non mi importa se, come nel caso di Pantani, si dice che si dopavano tutti e che ancora oggi si dopano tutti. Non esiste una sorta di innocenza dovuta al fatto che tutti delinquono.
     
    Top
    .
5 replies since 13/6/2021, 18:54   158 views
  Share  
.