La Cina fa sparire la tennista Peng Shuai

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    Scomparsa la tennista Peng Shuai: accusò di stupro leader cinese. Cresce la preoccupazione


    «Dov'è Peng Shuai?». Cresce nel mondo la preoccupazione per la sorte della tennista cinese, che sarebbe scomparsa dopo aver accusato di aver subito abusi sessuali da parte dell’ex vicepremier Zhang Gaoli (pezzo grosso del Partito comunista), e sta facendo il giro dei social l’hashtag #WhereIsPengShuai. La 35enne, ex numero uno al mondo di doppio, lo scorso 2 novembre aveva pubblicato le sue accuse sull'account ufficiale su Weibo (equivalente cinese di Twitter), una messaggio presto cancellato ma che non è passato inosservato anche perchè la donna affermava di aver avuto, tre anni fa, rapporti sessuali forzati con l’ex vicepremier Zhang Gaoli, che dal 2013 al 2018 è stato uno dei politici più potenti della Cina.

    A partire dal 4 novembre, la Cina aveva bloccato ogni riferimento a questo messaggio attribuito a Peng e la censura ha cancellato il messaggio dall’internet cinese, ma gli screenshot si sono diffusi a macchia d’olio. Da allora, la giocatrice non ha più comunicato o fatto apparizioni pubbliche. Oggi, tra l'altro, si è mossa anche l’associazione delle tenniste professioniste (Wta), sostenendo che le accuse della donna meritano un’indagine trasparente. «La sua accusa alla condotta di un ex leader cinese, relativa ad un caso di aggressione sessuale, deve essere trattata con la massima serietà - afferma in una nota l’ad della Wta, Steve Simon -. Ci aspettiamo che questa faccenda venga trattata correttamente, il che significa che le accuse devono essere indagate in modo completo, equo, trasparente e senza censure».

    Djokovic e Gaudenzi preoccupati per la scomparsa di Peng Shuai
    La notizia della scomparsa di Peng Shuai è rimbalzata anche alle Atp Finals di Torino suscitando sconcerto e preoccupazione. «Non ho molte informazioni sull'argomento, ne ho sentito parlare una settimana fa e sinceramente è sconvolgente che sia scomparsa», ha commentato il numero uno del mondo, Novak Djokovic. «Non c'è molto altro da dire. Spero che sia ritrovata, che stia bene», ha aggiunto, «è terribile, posso solo immaginare come debba sentirsi la sua famiglia».
    Il presidente dell’Atp, Andrea Gaudenzi, si è detto «profondamente preoccupato» per le sorti della tennista, benchè «incoraggiato dalle recenti assicurazioni ricevute dalla Wta», l’associazione che riunisce le giocatrici professioniste di tennis di tutto il mondo.
     
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    Il giorno che, come mondo civilizzato, democratico e rispettoso delle opinioni di tutti (con tutte le storture che ci sono, ben inteso) isoliamo a livello geopolitico questi paesacci di tagliagole fregandocene dei loro soldi, sarà un gran giorno per il mondo intero.
     
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    CITAZIONE (ILReDellaFesta @ 18/11/2021, 11:39) 
    Il giorno che, come mondo civilizzato, democratico e rispettoso delle opinioni di tutti (con tutte le storture che ci sono, ben inteso) isoliamo a livello geopolitico questi paesacci di tagliagole fregandocene dei loro soldi, sarà un gran giorno per il mondo intero.

    La cosa divertente è che loro hanno geopoliticamente isolato noi, a tal punto che ne siamo dipendenti sotto tutte le forme.
    Ti posso garantire che gli italiani sono contentissimi di questa cosa, come sono contenti di essere un paese con zero autonomia, zero riserve energetiche e soprattutto zero diritti. Finché all'italiano dài la pappa e l'intrattenimento si siede sul divano dopo la giornata di lavoro e accetta qualsiasi decurtazione valoriale e giurisprudenziale.

    In questo momento storico i cinesi possono essere arginati, ahimè, soltanto dagli statunitensi che però sono in piena guerra civile ideologica e i russi, che non hanno nessun interesse (semmai il contrario) per mettersi contro i cinesi. Stesso discorso per le grandi potenze mediorientali che stanno crescendo a macchia d'olio, compresa l'Arabia Saudita.

    Per questa ragazza io sono dannatamente dispiaciuto, ma ciò che più mi rattrista è che non potremo mai aiutare né lei né tutti gli altri che soffrono delle stesse ingiustizie, perché un popolo che non sa difendere i propri diritti non potrà mai pensare di difendere quelli degli altri. Il movimento umanitario degli Stati Uniti post-seconda guerra mondiale è finito, quello che si è aperto mi sembra proprio il suo contrario invece.
     
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    Dispiace per quest’altra persona ma da Europeo, vista anche la storia dell’Europa, ci penserei bene ad ergermi a superiore e con missione civilizzatrice.

    Più che arginare - che non è né possibile né auspicabile secondo me - bisogna trovare interessi e soluzioni convergenti se non comuni. Siamo tutti una famiglia di Homo sapiens alla fin della fiera, organizzati in Stati che sono sovrani (chi più chi meno) ma molto e profondamente interconnessi.

    Non vedo nessun paese ‘civilizzato’. Saremo tecnologici ma c’è povertà ineguaglianza, gerarchie, ci sono soprusi … non c’è educazione emotiva ed emozionale - siamo un animale del pleistocene con un corredo tecnologico moderno - tutti - nulla più e nulla meno.
     
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    CITAZIONE (Alfonso Chiaramonte-De Roland @ 18/11/2021, 18:57) 
    Dispiace per quest’altra persona ma da Europeo, vista anche la storia dell’Europa, ci penserei bene ad ergermi a superiore e con missione civilizzatrice.

    Più che arginare - che non è né possibile né auspicabile secondo me - bisogna trovare interessi e soluzioni convergenti se non comuni. Siamo tutti una famiglia di Homo sapiens alla fin della fiera, organizzati in Stati che sono sovrani (chi più chi meno) ma molto e profondamente interconnessi.

    Non vedo nessun paese ‘civilizzato’. Saremo tecnologici ma c’è povertà ineguaglianza, gerarchie, ci sono soprusi … non c’è educazione emotiva ed emozionale - siamo un animale del pleistocene con un corredo tecnologico moderno - tutti - nulla più e nulla meno.

    Ma il fatto che portiamo il peso dei nostri peccati e degli orrori che sono stati compiuti nel passato deve essere una cosa POSITIVA, che deve spingerci a sfruttare la lezione imparata dagli sbagli passati, per redimerci affinché certe cose non si ripetano più. Ragionare come dici equivale a vivere il passato come una croce da portare in spalla e di cui fustigarci da solo, mentre chiudiamo gli occhi e lasciamo che lo stesso corso di cose accadano in altre parti del mondo, pregando che i processi saranno gli stessi di quelli avvenuti in Europa e nelle varie nazioni occidentali. Le varie monarchie assolute, regimi dittatoriali, fenomeni come la colonizzazione, le persecuzioni razziali e religiose, non si sono risolte perché si è chiesto per cortesia e si è atteso che facessero il loro corso, ma c'è stato chi si è opposto ad esse, e ha contribuito a dare inizio a processi che li facessero crollare.
    Ma le situazioni e gli orrori che gli uomini compiono, per quanto finiscano per essere simili, se non uguali, a quelle in passato compiute da altri, incidono in maniera diversa e, soprattutto, possono avere un destino e (nel caso arrivi) una fine diversa. Soprattutto contando che parliamo dell'Oriente che ha una tradizione culturale TOTALMENTE diversa da quella americana ed europea, e dove certi processi si fondano su basi di una società molto più diversa della nostra. Lì il potere è più forte e più liberamente esercitabile sulle popolazioni visto che le società orientali tendono ad esaltare fin troppo le gerarchie: così come fin dalla famiglia i figli hanno un rapporto di reverenza e trattano i propri genitori e anziani come massime cariche degne di totale rispetto e ubbidienza, allo stesso modo anche in ambito scolastico, e poi lavorativo, e infine POLITICO il sottoposto vede il proprio superiore come autenticamente Superiore. Diventa anzi un elemento di vanto, di orgoglio nazionale, patriottico; e sicuramente non devo stare qui io a sottolinearvi quanto da quelle parti il patriottismo e l'onore della Nazione sia sentito dal più povero dei contadini, fino alla massima carica politica.

    Partendo da queste basi, dunque, prima ancora che per la struttura politica stessa della Cina, che è un regime dittatoriale malcelato come una repubblica con parvenze democratiche, speranze di una ribellione, una rivoluzione interna non ce ne sono, visto che il cinese come base culturale tende a non mettere mai in dubbio il potere del proprio superiore, e qualora si ribella e pretende il rispetto dei propri diritti personali, finisce per essere isolato dal resto della società, e venire immediatamente estirpato come un'erbaccia dal regime. E poi il cinese medio perché dovrebbe opporsi ad un governo che, a furor di grande propaganda, ha reso la Cina la potenza più forte economicamente al mondo, che anno dopo anno sta affondando le proprie radici anche in altre zone del mondo, compreso nel ricchissimo mondo occidentale? Se non lo facessero già per proprio sottofondo culturale, se io fossi un cittadino cinese non mi porrei molti problemi a svendere al mio governo la mia libertà personale e tutte le liste di diritti diffuse da una cultura diversa dalla mia, quando in cambio questo mi fa sentire parte di una Nazione così potente, al quale nemmeno gli "avversari" politici ed economici osano rivolgersi in maniera apertamente ostile e di condanna. All'Occidente, malgrado si faccia venire qualche rigurgito di regionalismi, rivendicazioni sovranistiche e di indipendentismo, i miliardi che portano i cinesi piacciono sempre tanto, e permettono sempre di girarsi dall'altra parte quando si tratta di prendere provvedimenti e azioni scomode. Meglio, piuttosto, condannare e prendersi gioco della struttura politica e sociale della Corea del Nord, uno statarello insignificante nella politica internazionale e che economicamente è poco rilevante, malgrado la Cina ne sia una riproduzione quasi fedele in grande scala, e senza embarghi; o attaccare direttamente i regimi totalitari della Siria e l'Iraq (finché conviene, chiaramente ;) ), perché non sono lontanamente vicini ad essere partner economici.

    Dunque, proprio perché viviamo in un mondo ormai globalizzato e unificato dai sistemi di comunicazione e le politiche socio-economiche, è dovere di ogni singolo cittadino del mondo opporsi a queste forme di prevalenza e prevaricazione, e politica e sociale ed economica, in ogni sua forma e in ogni suo contesto. La storia non deve essere solo una cattedrale infestata da fantasmi da cui scappare, ma semmai una scuola che deve insegnarci dagli errori e gli orrori del passato, come essi nascono e si sviluppano, e dunque come prevenirli, o nel peggiore dei casi, sopprimerli, nel meno peggio dei modi possibili. E' IMPERDONABILE che un'atleta di fama e rilevanza internazionale possa da un momento all'altro essere fatta sparire (e probabilmente uccisa) senza che nessuno delle Nazioni unite che si facciano delle domande, e pretendano delle risposte. I diritti inalienabili che ad ogni uomo vanno riconosciuto, tra i quali quello di libertà di espressione e di difendere la propria dignità e integrità personale (come è denunciare qualcuno che compie abuso e sopruso, fisico e mentale, sulla mia persona), non devono essere la base della civiltà e di una società che possa ritenersi civile? E allora la si difenda davvero, anche a costo di dover arrivare a farlo nelle maniere più concrete e violente. Pacifismo non è sinonimo di omertà: per mantenere la pace a volte è necessario difendersi da chi la disturba e la nega.
     
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    CITAZIONE (Alfonso Chiaramonte-De Roland @ 18/11/2021, 18:57) 
    Dispiace per quest’altra persona ma da Europeo, vista anche la storia dell’Europa, ci penserei bene ad ergermi a superiore e con missione civilizzatrice.

    Più che arginare - che non è né possibile né auspicabile secondo me - bisogna trovare interessi e soluzioni convergenti se non comuni. Siamo tutti una famiglia di Homo sapiens alla fin della fiera, organizzati in Stati che sono sovrani (chi più chi meno) ma molto e profondamente interconnessi.

    Non vedo nessun paese ‘civilizzato’. Saremo tecnologici ma c’è povertà ineguaglianza, gerarchie, ci sono soprusi … non c’è educazione emotiva ed emozionale - siamo un animale del pleistocene con un corredo tecnologico moderno - tutti - nulla più e nulla meno.

    con tutto il rispetto per la tua opinione, che condivido, soprattutto sulla povertà, ineguaglianza e la divisione in classe.
    in questo angolo di mondo il cane domestico vive infinitamente meglio di qualche miliardo di persone, bambini inclusi.
    ci sono paesi molto più civilizzati di altri.
     
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    Voglio essere politicamente scorretto la Cina ha colonizzato il mondo economicamente e prima o poi costringerà il mondo al silenzio assoluto… i loro metodi non mi sono mai piaciuti e non mi piaceranno mai.
     
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    La Cina qualche anno fa fece sparire l'attrice Fan Bingbing e l'imprenditore Jack Ma perché entrambi avevano "osato" criticare il governo cinese o meglio il regime. Posso solo augurarmi che la tennista stia bene e che sia ancora viva. E comunque concordo con chi dice che noi occidentali non abbiamo niente in comune con questi paesi soprattutto a livello culturale.
     
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    CITAZIONE (Nicknaples @ 19/11/2021, 17:56) 
    Voglio essere politicamente scorretto la Cina ha colonizzato il mondo economicamente e prima o poi costringerà il mondo al silenzio assoluto… i loro metodi non mi sono mai piaciuti e non mi piaceranno mai.

    La Cina già costringe al silenzio assoluto su determinati temi e in determinati ambienti.
    Il tema Taiwan per esempio non lo può praticamente toccare nessuno se non gli USA, con tutti gli altri la Cina fa partire minacce se non proprio dazi e trattamenti punitivi a chi ha messo in dubbio "la sovranità nazionale" già solo con un nome.
    In alcuni ambienti dove hanno ben saputo allungare i loro tentacoli non li si può criticare: ricordo che qualche anno fa uscirono fuori vari scandali nel mondo accademico anglofono che evidenziò come taluni argomenti non potevano essere investigati, docenti che venivano silurati per aver espresso opinioni contrarie al regime comunista cinese e studenti a cui era impedito di stilare tesi di laurea che proiettavano immagini negative del modello cinese. Questo perché la Cina investe tanto, tantissimo in tutto il mondo e non è raro che lo faccia anche nell'educazione (privata e pubblica, eh, non vi pensate). Interi sistemi si basano sulla presenza di shareholder cinesi e non c'è nessun interesse di metterseli contro.

    Tutto ciò, peraltro, partì con la favoletta che ci iniziarono a raccontare attorno agli anni 80, ovvero che se avessimo accettato NOI la Cina, poi essa non avrebbe fatto altro che democratizzarsi naturalmente. Tutti sapevano che era una gran fregnaccia, la verità è sempre stata una: la potenza economica della Cina faceva gola e le tensioni della guerra fredda prima e dell'isolazionismo della stessa Cina poi impedivano lo sfruttamento di questa potenza.
    Ora ce l'abbiamo praticamente ovunque e ne stiamo raccogliendo i frutti: atleti di fama internazionale che spariscono nel nulla, così come nel nulla finiscono gli articoli scandalistici al riguardo. Hanno accumulato troppo potere, il che ha soltanto incrementato le loro manie, che già con Mao era allucinanti.

    Giusto per concludere: nel 2019 il governo italiano ha siglato un accordo d'intenti con la Cina, occupata in quel periodo soprattutto a pubblicizzare la loro Nuova Via della Seta, in cui sarebbero entrati a pieno diritto nella gestione dei porti di Trieste e di Genova, che sono degli asset strategici geopolitici di un'importanza planetaria, non solo per l'Italia ma anche per l'Unione Europea e la NATO stessa. Ora come ora è soltanto un'intenzione, che peraltro è stata denunciata praticamente da tutti gli Stati interessati e i più importanti giornali, giacché sarebbe di una gravità inaudita, ma vi fa capire 1) quanto in Italia non ce ne fotta un cazzo finché arriva il capitale (e badate bene: così il governo, così il popolo); 2) quanto i cinesi stiano bramando l'espansionismo più di chiunque altro in questo momento storico -- e hanno tutti i mezzi per conseguirlo: TikTok non è un caso, è parte dell'ondata (così come quella giapponese e coreana prima della loro).
     
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    Intanto, Djokovic che in Cina ha tanti interessi ed e' ancora piu popolare di Federer e Nadal, avendo vinto il 1000 di Pechino 6 volte, si e' fatto sentire sulla vicenda:


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    Novak Djokovic già alla vigilia delle ATP Finals di Torino aveva espresso un parere di vicinanza alla WTA per la vicenda relativa a Shuai Peng, in quel momento che stava cominciando a gonfiarsi e nascevano le prime vere preoccupazioni.

    Dopo l’ultima partita del Round Robin, il numero 1 del mondo è tornato sulla questione a seguito dei tanti sviluppi avuti fin qui.

    «Sostengo assolutamente la dichiarazione della Wta come organizzazione e anche del loro presidente», ha detto Novak Djokovic. «L'intera comunità del tennis ha bisogno di sostenere lei e la sua famiglia, assicurarsi che sia sana e salva, perché se ci fossero tornei sul suolo cinese senza risolvere questa situazione, sarebbe un pò strano. Ho sentito che la Wta è disposta a ritirarsi dalla Cina con tutti i tornei a meno che questo non venga risolto. Lo sostengo al 100%».

    Federer e Nadal invece ancora incredibilmente MUTI..come loro solito, non si espongono mai su temi delicati....Non mi sorprende, perche dei 3 e' sempre stato Nole quello che ci mette la faccia, da vero leader dell'ATP e vero n1 qual'e'
     
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    Non so come siate finiti a parlare di questioni geopolitiche su scala mondiale...la Cina sta facendo né più né meno quello che é stato fatto in Europa prima e in America poi.
    Sulla vicenda della tennista, é un bene che personalitá come Djokovic ci mettino la faccia e anche pesantemente... Speriamo che la queatione si risolva in fretta. Ho letto che l'atleta abbia fatto sapere alla WTA che sta bene, ma a quanto pare sia stata una dichiarazione forzata. La stessa organizzazione ha chiesto delle prove.
     
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    CITAZIONE (no_nickname @ 20/11/2021, 13:49) 
    Intanto, Djokovic che in Cina ha tanti interessi ed e' ancora piu popolare di Federer e Nadal, avendo vinto il 1000 di Pechino 6 volte, si e' fatto sentire sulla vicenda:



    Federer e Nadal invece ancora incredibilmente MUTI..come loro solito, non si espongono mai su temi delicati....Non mi sorprende, perche dei 3 e' sempre stato Nole quello che ci mette la faccia, da vero leader dell'ATP e vero n1 qual'e'

    Nole non si fa mai problemi, verissimo.
    Le sue posizioni sulla questione covid sono eloquenti al riguardo, ha praticamente rischiato tutto con le sue opinioni.

    CITAZIONE (Succiniesta @ 20/11/2021, 14:13) 
    Non so come siate finiti a parlare di questioni geopolitiche su scala mondiale...la Cina sta facendo né più né meno quello che é stato fatto in Europa prima e in America poi.

    Ne parli come se la Cina fosse una nazione giovane come il Kosovo.
    La Cina esiste da prima ch'esistesse il Regno Unito, la Francia, la Germania...
    L'Occidente sta anni luce avanti in quanto a diritti in una zona di mondo dove questi non esistono affatto. Il paragone non sussiste proprio.
     
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    Parliamo di una nazione che nel 2021 sta impedendo ad una minoranza etnica, gli Uiguri, di riprodursi pur di farli estinguere portandoli segregandoli al minimo pretesto in veri e propri lager!

    Sono incommentabili!
     
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    Questo senza dubbio. I diritti umani garantiti che abbiamo noi in europa non li hanno in nessuna altra parte del mondo.
    Era semplicmente per dire che la storia é fatta di soprusi che portano una sola firma: l'umanitá. Col tempo cambia solo la connotazione geografica

    Anzi mi correggo: non noi in Europa ma noi europei. Perché giá quando si parla di diritti umani da garantire verso extraeuropei anche qui scricchioliamo.
     
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    Avrà fatto la fine dei cinesi che muoiono senza un cimitero ad accoglierli in Italia ed altre parti del mondo chissà in Cina…
     
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