Il decennio dell'inferno azzurro

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    QUOTE (Leobhart @ 23/8/2023, 19:48) 
    Secondo voi se al posto del duo che ci ha inflitto un rapido ma straziante colpo di grazia Corbelli-Naldi, fosse arrivato un presidente un filo più serio e che davvero aveva soldi, le cose si sarebbe potute ancora salvare? O quando Ferla finalmente mollò il Napoli era già troppo tardi, ed i disastri che aveva lasciato erano troppo irrecuperabili ed enormi? Dal 1994 in poi il nostro destino è sempre stato scritto, inesorabile? O poteva essere posto rimedio?

    Dipende da quanti soldi avrebbe potuto mettere.

    Quindi, si, la storia poteva essere un’altra
     
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    Ma gli imprenditori napoletani, penso ai Fiore in primis, non avevano né capacità adeguata né dimostrarono mai voglia per unirsi in una cordata che potesse intervenire.
    Nessuno si schierò a fianco di Ferlaino, se non Punzo, che comunque era troppo modesto per reggere lo sforzo.
    Lo fece Corbelli, con ottica unicamente speculativa (un vero brigante, non a caso poi fi ito in galera), e poi Naldi, lui napoletano, armato di buone intenzioni, ma che si rovino' economicamente nell'impresa.
    L'imprenditoria napoletana era singolarmente troppo modesta e non volle mai unirsi.
    Con il sennò di poi, dico meno male : magari all'epoca ci si salvava dal fallimento, ma si sarebbe condannata la società ad un eterno ruolo di secondo piano.
     
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    CITAZIONE (Npc59 @ 23/8/2023, 20:45) 
    Ma gli imprenditori napoletani, penso ai Fiore in primis, non avevano né capacità adeguata né dimostrarono mai voglia per unirsi in una cordata che potesse intervenire.
    Nessuno si schierò a fianco di Ferlaino, se non Punzo, che comunque era troppo modesto per reggere lo sforzo.
    Lo fece Corbelli, con ottica unicamente speculativa (un vero brigante, non a caso poi fi ito in galera), e poi Naldi, lui napoletano, armato di buone intenzioni, ma che si rovino' economicamente nell'impresa.
    L'imprenditoria napoletana era singolarmente troppo modesta e non volle mai unirsi.
    Con il sennò di poi, dico meno male : magari all'epoca ci si salvava dal fallimento, ma si sarebbe condannata la società ad un eterno ruolo di secondo piano.

    Oddio Punzo negli anni 80 aveva una potenza economica molto superiore a ferlaino
     
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    La verità è che Ferlaino non aveva NESSUNA reale capacità economica, pochi soldi (della moglie) e invece molti debiti delle sue imprese di costruzioni immobiliari (tutte poi regolarmente fallite).

    Ma poi, quando mai a Napoli c'è stato qualcuno che ha avuto veramente capacità economica per gestire una squadra di calcio di primo livello.
    Penso a qualche anno dopo, all'esperienza di Della Valle (ben altra disponibilità rispetto a ogni altro imprenditore napoletano) a Firenze : un fallimento completo
     
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    CITAZIONE (Npc59 @ 23/8/2023, 21:01) 
    La verità è che Ferlaino non aveva NESSUNA reale capacità economica, pochi soldi (della moglie) e invece molti debiti delle sue imprese di costruzioni immobiliari (tutte poi regolarmente fallite).

    Ma poi, quando mai a Napoli c'è stato qualcuno che ha avuto veramente capacità economica per gestire una squadra di calcio di primo livello.
    Penso a qualche anno dopo, all'esperienza di Della Valle (ben altra disponibilità rispetto a ogni altro imprenditore napoletano) a Firenze : un fallimento completo

    Io lessi che al tempo del fallimento il comune offrì il napoli ad aponte il proprietario della msc ma lui rifiutò.
    Beh i della valle fecero bene x qualche anno poi iniziarono a disimpegnarsi su ordine di diego
     
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    A quanto vedo...nessun si è ricordato del disimpegno del sig. Ferlaino (lo stesso che in un intervista post scudetto si mostra emozionato alle lacrime,ed ancora racconta aneddoti sull'acquisto di Maradona...
    Lo perdono solo perché ormai è vecchio ed immagino abbia riposto in un cassetto la sua furbizia ed il suo becero opportunismo da imprenditore senza scrupoli..) quando si defilo' (non si è mai capito per qual motivo) lasciando la patata bollente tra le mani di Gallo, Moxedano ed il povero Ettore Setten (il quale scappo' definitivamente da Napoli quando si esauri' la breve parentesi di Triumvirato in cui si era impelagato)
    Salvo poi rientrare per completare l'opera....di teminare definitivamente la SSCN...
    La cessione a Corbelli (dopo averci provato con tutti) fu la sua ancora di salvezza personale....ma la definitiva deriva della nostra fine...
    Degli anni dell'inferno delle retrocessioni e del fallimebto avete gia' parlato ...in modo esaustivo e illuminante...
    P.s. io mi abbonai a Stream per seguire il Napoli al sabato sui campetti di C 😪
     
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    È vero, ma il disimpegno di Ferlaino era la conseguenza di essere alla canna del gas, finiti tutti i soldi, debiti enormi, per cui era pronto a cedere al primo arrivato pur di salvare almeno una piccola parte del suo residuo capitale.

    Sempre limitato economicamente, aveva ormai fatto il passo più lungo della gamba.
    E non c'erano imprenditori seri ed economicamente capienti disposti ad intervenire
     
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    Notavo quanto (logicamente) sia diversa la percezione della storia del Napoli in base alla data di nascita di un tifoso.

    Dagli "anziani" del forum che hanno un'immenso archivio storico risalente agli anni 60/70 e quindi ne hanno una visione completa, ai 50enni che hanno avuto la fortuna di godere dell'epopea Maradoniana, per finire ai 20enni di oggi che hanno conosciuto solo ADL e, inconsapevoli, hanno tutte le ragioni per essere esigenti.

    Poi ci siamo noi, quelli della mia generazione (io 38enne), che appena nati hanno "vinto" due scudetti dei quali non ricordano nulla, ma che da bambini sono diventati adulti attraversando un decennio costellato dalle peggiori disgrazie sportive.

    Mossi da un amore smodato per la maglia (o da un'inspiegabile masochismo, chiamatelo come volete).

    Da che ho ricordi consapevoli (7/8 anni) fino alla sconfitta ai play off con l Avellino (a 20 anni!!) l'apice sportivo fu la qualificazione UEFA con Lippi.
    Nonostante il Napoli del mio cuore rimarrà per sempre quello del biennio Boskov-Simoni, il primo, quello delle maglie gialle "imbattibile in trasferta", il secondo capace di arrivare a Natale come prima inseguitrice della capolista juventus in coabitazione col Vicenza, quel Vicenza che in primavera causò la più grande delusione sportiva di me ragazzino, fiumi di lacrime per quella Coppa Italia, quando era ancora una competizione vera.

    Quando cresci consapevole di questa dimensione tifi e basta, senza pretese!

    Ai ragazzi "amm vincer" di oggi suggerirei di farsi una chiacchierata con un Genoano o un Torinista per capire cosa sia tifare senza ambizioni di titoli.

    Ricordo quando a calcetto gli amici si presentavano con le maglie di Trezeguet e Shevchenko e io rispondevo con quella pezzotta di Dionigi.

    Ricordo partite pre-fallimento, in trasferta in cui ci si esaltava letteralmente per la conquista di un semplice calcio d'angolo, talmente scarsa era la produzione offensiva.

    Ma il brivido per un gol non cambia che sia C o Champions!

    Ancora mi emoziono pensando alla rimonta, guidata dal compianto Rincon, da 0-2 a 3-2 (con rigore sbagliato da Benny Carbone sul 2-2 al 90esimo) contro la Lazio al San Paolo!

    Il gol di Consonni al Teramo vale quanto quello di Cavani al Chelsea nel cuore di un tifoso.

    Perché in fondo le emozioni sono proporzionate alle aspettative.

    Per tutte queste ragioni, per quelli della mia generazione questo scudetto è qualcosa di indescrivibile, proprio perché siamo cresciuti privati della speranza di sognare!

    E per quanto non dovrei essere appagato, la gioia è tale che è come essermi tolti il peso di un macigno.
    Dal 4 maggio il mio approccio è cambiato, finalmente sono tornato ad essere quel ragazzino che amava vedere la partita del Napoli senza la bramosia della vittoria ad ogni costo, perchè finalmente abbiamo coronato il sono di una vita.

    E di certo a spaventarmi non sarà l'idea di non rivincere perché noi il peggio del peggio l'abbiamo già visto.
     
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    quanti bei ricordi....
     
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    CITAZIONE (geggi69 @ 28/8/2023, 09:19) 
    Prunier
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    Edmundo
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    quanti bei ricordi....

    Allegri... :sick:
     
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    CITAZIONE (Luca F.N.S. @ 28/8/2023, 09:37) 
    Allegri... :sick:

    Era scarso assai oure da giocatore?
     
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    CITAZIONE (Hachiko.93 @ 28/8/2023, 09:57) 
    Era scarso assai oure da giocatore?

    di quell'annata ricordo solo il povero taglialatela, per il resto ho cancellato tutto
     
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    CITAZIONE (Hachiko.93 @ 28/8/2023, 09:57) 
    Era scarso assai oure da giocatore?

    In realtà come giocatore neanche era male, non era un fenomeno ma non era male.
    Almeno a Pescara, da noi ha fatto schifo come il resto della squadra…
     
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    CITAZIONE (Hachiko.93 @ 28/8/2023, 09:57) 
    Era scarso assai oure da giocatore?

    Ha vaghi ricordi... tecnicamente era anche discreto ma giocava a centrocampo con Asanovich...doi moll e vrac :D
     
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    Ma no.... no che non era scarso
    Mo' che ci stia sulle palle (e non solo a noi) è lampante....
    Ma definirlo scarso solo per denigrare il personaggio non mi trova d'accordo...
    Era un talento della sua generazione....
    Fisico esile ma cervello fino....faceva correre la palla piu' che correre lui...
    Testa alta e intuizioni geniali qualche secondo prima che venissero immaginate da altri...
    Nel Pescara di Galeone aveva un suo perche'...
    Ma aveva un peso notevole anche al Cagliari ed al Perugia...
    Purtroppo al Napoli arrivo soltanto su pressante richiesta di Galeone che lo considerava il suo alter-ego in campo...ma era ormai avviato all'inesorabile declino degli anni....
    In quel Napoli e sopratutto con quell'ambiente che ormai era deteriorato...secondo me neanche Diego avrebbe potuto far miracoli....il destino era gia' scritto....
     
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60 replies since 31/7/2023, 20:19   1729 views
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