UFFICIALE L'ADDIO DI MARINO

Come da titolo, il pazzo e lo 'nzevato hanno iniziato la resa dei conti intorno alle 14 a Roma.

Come da titolo, il pazzo e lo 'nzevato hanno iniziato la resa dei conti intorno alle 14 a Roma.

repubblica.it
NAPOLI - Pierpaolo Marino è a Roma per incontrare il presidente De Laurentiis. L'incontro tra l'ormai ex dg del Napoli e il patron azzurro, che in un primo momento sembrava slittato a domani, andrà avanti nel pomeriggio nella sede della Filmauro. Finita una riunione dedicata al cinema (''sto producendo un film sui Gormiti da realizzare alle Haway...") De Laurentiis si troverà faccia a faccia con Marino, praticamente licenziato in diretta tv ieri prima della partita con il Siena. "Non è il caso di prendere delle decisioni emotive, mi prenderò tutto il tempo necessario per riflettere, nell'interesse del Napoli e dei suoi tifosi", ha confidato il presidente al suo entourage.

DONADONI IN BILICO - Resta ancora congelato, dunque, il destino di Roberto Donadoni. "Mai messe in discussione la sua serietà umana e professionalità: voglio soltanto capire se c'è compatibilità tra questa squadra e il modo di intendere il calcio del nostro
allenatore". Il feeling nello spogliatoio pare esserci: Lavezzi & C. si sono infatti schierati apertamente con l'ex ct della Nazionale. "Siamo con lui fino alla morte". Il vero problema è di natura tattica, perché il modulo 3-5-2 non convince più.

CAMBIO MODULO - De Laurentiis pretende che si cambi. "Voglio una squadra capace d'interpretare
più di uno spartito: pago 25 giocatori proprio per avere tante alternative, mi sono stancato di vedere sempre lo stesso Napoli". Donadoni deve darsi una mossa, insomma. E pare anche disposto a farlo. "Ma per cambiare modulo serve un po' di tempo, riparliamone durante la sosta del campionato...", chiede tempo.

ROMA DECISIVA - Questione di poco, in fondo. La prossima pausa è dietro l'angolo. Prima, però, ci sarà la difficile trasferta di domenica all'Olimpico con la Roma. Cruciale. Solo supererando il prossimo ostacolo, infatti, il tecnico lombardo si guadagnerà un'altra chance. Altrimenti è già pronta la lista dei possibili successori: Rossi, Mazzarri e Mancini, quest'ultimo penalizzato però da un ingaggio troppo alto e legato all'Inter. Sempre che Moratti non accetti di liberarlo e magari di pagargli una parte dello stipendio. "Il 6 ottobre devo ritornare negli Stati Uniti: per quel giorno devo sistemare tutto", ha detto chiaramente De Laurentiis, lasciando intendere che la sorte di Donadoni sarà decisa dopo la sfida con la Roma.

MARINO ADDIO - S'è già conclusa, invece, l'avventura nel Napoli di Pierpaolo Marino, il cui addio sarà ratificato nelle prossime ore. Le due parti stanno cercando un sistema per rescindere l'accordo quinquennale che ancora lega il dirigente al club azzurro. In gioco ci sono molti soldi: 4.5 milioni. De Laurentiis vorrebbe evitare il muro contro muro ("Troveremo una soluzione"). Ma sarebbe pronto anche a invocare il licenziamento per giusta causa, se Marino non accetterà di dimettersi e si opporrà a una transazione. Se ne stanno occupando già gli avvocati, anche per questo l'incontro è slittato. Nel frattempo, a Napoli, è già cominciato il toto-successore. Si parla di Manuel Gerolin, Roby Zanzi e Fabrizio Lucchesi. E' possibile, però, pure l'arrivo di un manager estraneo al mondo del calcio e di estrazione cinematografica. L'ora delle decisioni è vicina.