Napoli nel mondo ... e in provincia

Core 'e Napule, il mondo parla di Napoli

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    In Corea, all’improvviso, i commercianti iniziano
    a cantare una canzone familiare...
    “Funiculì Funiculà”, interamente in napoletano
     
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    201 anni fa nasceva il Regno delle due Sicilie


    L’8 dicembre viene celebrata l’Immacolata Concezione, un dogma introdotto dalla Chiesa Cristiana Cattolica con cui viene sancito che la Vergine Maria è stata concepita senza il peccato originale, perché su di essa non ricadrebbe l’antica colpa del primo uomo e della prima donna, Adamo ed Eva, oltre anche l’assenza del peccato in vita della Vergine.

    L’8 dicembre si ricorda anche un importante avvenimento storico avvenuto nel 1816: l’unione formale tra il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia che andarono a costituire il Regno delle Due Sicilie.

    Quest’anno, il 2016, ricorrono i 200 anni da quella importante data storica, quando fu emanata la Legge fondamentale del Regno che di fatto recepiva l’atto conclusivo del congresso di Vienna dell’anno precedente, unendo i due regni del Mezzogiorno d’Italia. L’8 dicembre 1816, difatti, fu formalizzato ciò che era già iniziato nel 1815.

    Nell’atto conclusivo del Congresso di Vienna infatti e in particolare nell’articolo 104 si leggeva:
    “Sua Maestà il re Ferdinando IV è ristabilito per sé e per i suoi eredi e successori sul trono di Napoli e riconosciuto dalle potenze come re del Regno delle Due Sicilie”. Con quest’atto e con la Convenzione di Casalanza, attraverso cui si pose fine alle ostilità tra truppe austriache e la loro occupazione su Napoli, Ferdinando si riprese il regno di Napoli e divenne re del Regno delle Due Sicilie con il nome di re Ferdinando I delle Due Sicilie.

    Il dogma dell’Immacolata Concezione venne proclamato l’8 dicembre del 1854 con la bolla Ineffabilis Deus di Papa Pio IX dopo un suo soggiorno a Napoli, dove constatò come il culto della Vergine Maria fosse molto sentito in tutto il Mezzogiorno e divenne così la patrona del Regno delle Due Sicilie. Ancora ai giorni nostri, infatti, il sindaco di Napoli dona una corona di rose bianche alla statua dell’Immacolata – nel giorno ad essa dedicata – situata in cima alla guglia di Piazza del Gesù: prima dell’Unità d’Italia questo gesto spettava al Re.


    Fonti:
    “Breve storia del Regno di Napoli. Da Carlo di Borbone all’Unità d’Italia (1734-1860)” di Silvio De Majo, Napoli 1996
     
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    Sputtana Napoli, il gioco dell'Italia


    Bruce Sterling è uno scrittore di fantascienza, fra i fondatori del cyberpunk (un’opera di genere fantasy che riguarda internet o il cyberspazio, ndr) insieme con William Gibson e autore della fortunata antologia “Mirrorshades”.

    In questi giorni però è balzato agli onori della cronaca per un altro fatto: una fake news che riguarda Napoli e che ha tutto il sapore di uno Sputtanapoli. Lo scrittore avrebbe raccontato, secondo alcune testate autorevoli, una rapina a mano armata subita nella città partenopea.

    Sterling si trovava nel capoluogo campano per incontrare gli studenti della Apple Developer Academy e secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, lo scrittore avrebbe subito una rapina: “Causa di queste aspre parole — «di Napoli conosco il passato e l’immondizia» — è stato lo spiacevole episodio che, mercoledì mattina, ha coinvolto lui e la moglie nei pressi della Stazione Garibaldi. Erano diretti agli scavi di Pompei e sono stati rapinati con tanto di pistola. I ladri hanno preso soldi, carte di credito e passaporti gettando entrambi nello sconforto e nel panico” .

    Un articolo dal titolo che lascia pochi dubbi: “Bruce Sterling rapinato a Napoli: ‘Qui meglio girare con la pistola’” . In realtà lo scrittore si riferiva ad un contesto più ampio, parlando di stereotipi su Napoli e non su una rapina subita qui. Inoltre avrebbe detto di essere nato in Texas, dove le armi sono legali e dove si può girare armati: “In Italia non posso farlo, forse potrei qui a Napoli, potrei facilmente avere una pistola addosso, perché le hanno gli uomini dei clan, come descritto da Gomorra“.

    Ma a chiarire ogni dubbio è arrivata la smentita della moglie dell’autore, Jasmina Tesanovic, con un post su Facebook spiegando che il marito non è stato mai rapinato, che la vittima del furto è stata lei, che non si è trattato di una rapina a mano armata ma di uno scippo e che ha subito rapine ben più gravi a Torino e in altre città.

    “Tutte balle! Bruce non ha mai detto questo. I giornalisti non capiscono l’inglese ma si nutrono di scandali e di celebrità!“.
    Ecco il post su FB della Jasmina Tesanovic

    TUTTE BALLE! Bruce non ha mai detto questo perche poi non e successo a lui ma a me...cioe un scippo minore...ma anche in polizia volevano che lui , il maschio, entrasse con me per fare la dennuncia, nonostante il fatto che non parli l'italliano e che non e stato lui la vittima. Insomma, una donna non puo nemmeno essere scippata con il suo vero nome e cognome...e Napoli non c' entra, tutta italia e cosi! Con i giornalisti che non capiscono l inglese ma si nutrono di scandali e di celebrita'!
    UPDATE perche le storie colano ancora...
    Io ragazzi sono stata derubata di brutto, ma proprio di brutto, con le carte abusate in giro di mezz ora, con la famosa forchetta digitale...tutti i documenti, chiavi...ecc e sapete dove? TORINO! E poi, anche altre volte in altre citta, ma la high tech criminalita, proprio nella high tech citta!


    Una notizia che scritta così fa più rumore, alimentata dagli infiniti pregiudizi su Napoli e i napoletani.

     
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    L'amore della maglia non ha confini

    Gesti semplici, ma genuini. L’incarnazione del tifo nel suo stato più passionale.



    Napoli lunedi mattina si è svegliata con il sorriso sulle labbra, dopo la bella vittoria di domenica a Torino della squadra di Ancelotti. Un 3-1 che ha spazzato via tutte le perplessità sul lavoro del tecnico di Reggiolo, dubbi che erano sorti dopo un inizio di stagione altalenante. E la gioia del popolo azzurro, nelle ore successive al fischio finale della gara contro la squadra di Mazzarri, ha avuto il volto commosso di una giovanissima tifosa, inquadrata per un attimo sugli spalti dello stadio Olimpico Grande Torino durante la diretta di Dazn, subito dopo il gol di Simone Verdi.

    È il 20’ del primo tempo e il Napoli, già passato in vantaggio con il gol-lampo di Lorenzo Insigne, raddoppia con una spettacolare azione imbastita da Mertens e il numero 9 azzurro. Grande esultanza in campo e sugli spalti, dove una ragazzina viene inquadrata per pochi secondi mentre si agita, piange e bacia la N affissa sulla maglietta del Napoli che indossa. Un’immagine che ha colpito molto i tifosi partenopei che in quel momento erano collegati a Dazn. E tra domenica e lunedì quell’esultanza così sentita, finita anche in tutte le sintesi della gara trasmesse dalle tv, è diventata virale sui social network, tanto che ieri è partita la ricerca per scoprire chi fosse quella teenager bionda innamorata del Napoli al punto da scoppiare in lacrime per un gol della sua squadra del cuore.

    Così è venuto fuori che quella tifosa, diventata famosa nel giro di poche ore, si chiama Giuliana e vive a Grenoble, in Francia, figlia di genitori napoletani emigrati nel paese transalpino anni fa. A lei ha dedicato un post, pubblicato sui suoi canali social, anche il medico del Calcio Napoli:
    «Ha fatto il giro del web l'esultanza di una tifosa azzurra, ieri, allo stadio Olimpico di Torino – scrive il dottor Alfonso De Nicola –. Si chiama Giuliana, è nata in Francia, ma è tifosissima del Napoli. La sua immagine è forse l'emblema di ciò che rappresenta questa passione per tanti tifosi». Un post che riporta anche un collage di immagini tratte dal video dell’esultanza della ragazzina e che molti tifosi hanno voluto commentare, perlopiù chiedendo al professionista di farsi portavoce presso la società affinché inviti la giovane supporter azzurra allo stadio San Paolo per assistere a una delle prossime gare interne.

    Lasciatemi aggiungere qualcosa questa ragazzina fa km per venire a vedere il Napoli quando gioca nata a Grenoble ma con DNA Napoletano. Ecco come lei si racconta :
    Grazie mille a tutti per i vostri messaggi siete veramente in tanti e credo di non poter rispondere a tutti!! Grazie per l’affetto che mi state dimostrando, un abbraccio azzurro a tutti voi. Ancora non ci credo di essere diventata tanto famosa, però mi fa piacere. Mia mamma è di Mergellina e venne in Francia a 26 anni. Invece papà è francese, ma ha i genitori napoletani. Ero nel settore dei tifosi napoletani con mio padre, mio zio e i miei cugini. La passione per il calcio me l’hanno trasmessa loro. Il 3 marzo c’è Napoli-Juve, mi piacerebbe esserci. Vinciamo… arbitri permettendo».

    Un video tutto dedicato a Giuliana la piccola tifosa Napoletana in Francia


     
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    CITAZIONE (fred7106 @ 27/10/2018, 18:19) 


    Basta semplicemente vederla senza leggere i giornali fascisti del nord che fanno disinformazione
     
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    Cisco come Apple : Napoli Cupertino d'Europa

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    Cisco Digital Transformation Lab, presentazione martedì 6 al Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio.

    Un luogo dedicato a sviluppare progetti di co-innovazione, sfruttando piattaforme aperte, la collaborazione con le start up, le università e le altre aziende del territorio è il Cisco Digital Transformation Lab, che sarà inaugurato martedì 6 novembre, alle 11, nel Complesso universitario di San Giovanni a Teduccio, in via Michelangelo Protopisani, 70.

    Il Centro offre anche corsi in grado di trasferire competenze uniche a studenti e professionisti, per affrontare con successo le sfide di un mondo sempre più globale e interconnesso.

    Nel corso della mattinata sarà presentato Cisco Digital Networking Ready Boot Camp, un percorso di formazione unico nel suo genere che combina competenze evolute di networking con la programmazione e sviluppo di app, la sicurezza, l’IoT. Il Boot Camp nasce per costruire una professionalità nuova, capace di sfruttare al meglio le opportunità della trasformazione digitale per creare soluzioni innovative, in stretta relazione con le esigenze delle aziende.

    La giornata sarà aperta alle 11 dai saluti istituzionali di Piero Salatino, Presidente Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, Università Federico II di Napoli, Valeria Fascione, Assessora con delega alle startup, innovazione e internazionalizzazione, Regione Campania, e Vincenzo De Luca, Presidente, Regione Campania. A seguire, si alterneranno gli interventi di Giorgio Ventre, Direttore DIETI, Università Federico II, Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia, e Susie Wee, Vice President e CTO DevNet Innovation, Cisco. Le conclusioni sono affidate a Lorenzo Fioramonti, Vice Ministro, MIUR.

    Alle 14 è prevista la visita per la stampa nella struttura del Cisco Digital Transformation Lab
     
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    Bel documentario sulla passione per il calcio a Napoli di RMC
     
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    Kagoshima città gemella di Napoli

    SAKURAJIMA-0507-3



    Kagoshima è una città del lontano Giappone e capoluogo dell’omonima prefettura, situata nell’isola di Kyushu. Cosa c’entra Kagoshima con Napoli? C’entra eccome, perché Kagoshima è nota anche come “la Napoli del Giappone”, ed è una città che con Napoli è legata da un forte gemellaggio che perdura da più di cinquant’anni, dal 3 maggio 1960.
    Non è un gemellaggio pro forma ma una sorta di somiglianza vera e propria tra la città partenopea e quella nipponica situata nell’isola di Kyushu, anch’essa collinare e adagiata su un golfo dal clima mite che accoglie un vulcano, il Sakurajima, che è simbolo del luogo. Entrambe poi danneggiate fortemente dai bombardamenti della guerra.
    Chiaramente è Napoli la città più bella ed originale tra le due, quella che gode di fama internazionale. Città che tiene molto a questa relazione, tanto che la sua amministrazione la rinverdisce donando ai propri cittadini dei viaggi a Napoli. A Kagoshima c’è un “tram Napoli” e una strada dedicata, la “Napori douri”, ricambiata all’ombra del Vesuvio con una ripida “via Kagoshima” sulla collina del Vomero, intitolata nel 1960, e il “largo Kagoshima” al Centro Direzionale, intitolato in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del Patto di Gemellaggio, il 9 Luglio del 2010.

    È per questo gemellaggio che una strada di Napoli al Vomero è stata chiamata, appunto, Via Kagoshima intitolata nel 1960, e che l’area del Centro Direzionale compresa tra gli edifici C1 e B5 porta il nome di Largo Kagoshima, intitolato in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del Patto di Gemellaggio, il 9 Luglio del 2010. Nella città Giapponese, invece, si può passeggiare in un largo Napori Douri (cioè Viale Napoli) c’è un “tram Napoli” .. curioso, no?





    Due paesi così diversi come l’Italia e il Giappone, che nella mente di tutti sono in tutto e per tutto due mondi completamente opposti, sembrano invece avere qualcosa in comune, almeno nei paesaggi di queste due città, nel loro clima, e nella loro bellezza.. e così anche a chilometri di distanza, sembra sempre di essere a casa.


    Ogni anno, lo scambio culturale avviene regolarmente, per rinsaldare un gemellaggio che dura fin dal 1960. E per il quale già fervono i preparativi in vista del sessantenario del gemellaggio, che cadrà il 3 maggio 2020.
    Chisto è ‘o paese d’ ‘o sole… levante.

     
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    Napoletani finalisti gara robotica del MIT

    I-tre-studenti-del-Righi-con-la-loro-preside-Vitiello-e-con-Gaetano-Manfredi-Marco-Salvatore-Valeria-Fascione-Giorgio-Ventre-Luigi-Amodio-e-Roberto-Montanari-600x366



    L'istituto non aveva i soldi per coprire le spese di viaggio, e' partita una gara di solidarietà e ora l'annuncio della Rai che si offre per coprire tutte le spese di viaggio.

    Conquistare la finale di uno dei concorsi più prestigiosi al mondo per poi dovervi rinunciare perché non ci sono i soldi per pagare il viaggio. E’ l’assurda situazione che stanno vivendo i tre ragazzi dell’istituto “Augusto Righi” di Napoli, arrivati secondi nella competizione di robotica organizzata dalla Nasa e dal Mit di Boston.

    Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò si sono classificati al secondo posto, sbaragliando così la concorrenza di oltre 300 scuole nel mondo. Ad andare in soccorso di questi giovani e talentuosi ragazzi ci ha pensato la redazione del Tg3, che ha annunciato la volontà di farsi carico delle spese di viaggio dei tre napoletani.

    “Il Tg3 ha deciso di farsi carico del viaggio negli Stati Uniti a tre ragazzi dell’Istituto tecnico industriale “Augusto Righi” di Napoli. Il loro progetto – spiega la redazione in un comunicato – è arrivato secondo in una competizione internazionale aerospaziale organizzata dal Mit e dalla Nasa, ma i ragazzi non avendo i soldi per pagarsi il viaggio avrebbero dovuto rinunciare a partecipare alla finalissima. Volendo supportare intelligenza, studio e ricerca la redazione del Tg3 ha invece deciso di coprire i costi della trasferta dei 3 studenti che così potranno partire per gli Stati Uniti“.
     
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    Io sono Napoletano

     
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    La Tombola a Napoli : l'origine

     
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    De Telegraaf, giornalista olandese: “Napoli è vita!

    foto_van_maarten_bassa


    Si tratta di Maarten van Aalderen, corrispondente, da quasi 20 anni ormai, del maggiore quotidiano olandese “De Telegraaf”, per la Turchia e per l’Italia. Olandese, classe 1965, ad oggi il giornalista è impegnato, tra le altre cose, come condirettore di un corso tenuto all’università telematica Uni-Nettuno di Roma, di Global journalism. Sono i bienni 2009-2011 e 2013-2015, invece, che hanno impegnato Maarten nel ruolo di Presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.

    Reduce da un libro di grande successo, “Il bello dell’Italia”, dove l’autore riporta ben venticinque interviste a venticinque giornalisti che lavorano come corrispondenti stranieri in Italia, Maarten si dice innamorato del nostro paese, che dovrebbe essere vissuto, secondo lui, con maggiore positività, credendo di più in se stessi e lasciando meno spazio ai pensieri negativi. Di poche ore fa il messaggio postato dall’olandese sulla propria pagina di Facebook. Un messaggio toccante e commovente, gratificante per noi cittadini del capoluogo partenopeo:

    "Non avete idea di quanto ami Napoli. C’ero oggi, per poche ore purtroppo. Ma come sempre camminavo tanto e guardavo dappertutto. Alla fine il regalo più grande è avvenuto poco prima che prendessi il treno di ritorno per Roma. Alla stazione c’era il pianoforte, un uomo suonava, un gruppo di giovani e anziani, passanti! Cantava spontaneamente con tutto il cuore Dicitencello vuje. Una canzone meravigliosa. Ero veramente emozionato di sentirli cantare. Napoli è vita. La città più vitale dell’Italia. Nel mio cuore“.

    Poche righe, tanta emozione. Meraviglioso il messaggio dello scrittore, meravigliosa l’idea che ha di Napoli. Meravigliosa Napoli.
     
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33 replies since 7/12/2017, 21:20   1412 views
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