Il Napoli ai piedi di Calaiò

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  1. Partenope79
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    FOGGIA (4-4-2): Marruocco 6,5; D'Alterio 6,5 Sgarra 6 Pagliarulo 6 Sportillo 6; Frezza 7 (25'st Stefani 6) Dasoul 6 Pisani 6 Antonioni 6 (36'st Chiarello sv); Cantoro 6,5 Mounard 6,5 (47'st Biliotti svt). A disp.: Efficie, Parisi, Magalhaes, Fanelli. All.: Fiorucci NAPOLI (4-4-2): Iezzo 6; Grava 6 Maldonado 6 Giubilato 6 Cupi 6; Trotta 6,5 (45'st Amodio sv) Montervino 6 Bogliacino 6,5 Capparella 6,5 (38'st Lacrimini sv); Sosa 6 (27'st Pià sv) Calaiò 7. A disp.: Gianello, Romito, Fontana, Grieco. All. Reja ARBITRO: Zanzi di Lugo di Romagna Guardalinee: Bernardoni e Melloni MARCATORI: 6'st Frezza (F), 24'st Calaiò (N).
    AMMONITI: 14'pt Pagliarulo (F), 17'pt Sgarra (F), 38'pt Trotta (N), 46'pt Giubilato (N), 26'st Sosa (N).
    NOTE : spettatori 6.500 circa tra cui mille tifosi ospiti. Paganti 4.016 per un incasso di 46.975,00 (1 euro per ogni biglietto devoluto all'AIRC). Abbonati 2.280 per una quota di 23.012,00. Angoli 3-2 per il Foggia. Rec: 1'pt, 4'st. Al 9'st, allontanato Reja per proteste. Tentativo di contatto tra le opposte tifoserie prima della gara evitato dalle forze dell'ordine. Tre feriti tra cui un agente della Digos.

    Dall'inviato
    Rino Cesarano
    FOGGIA - Qualcuno l'aveva anche previsto ma insinuando un fantomatico patto di non belligeranza tra le due contendenti. Invece, il pari tra Foggia e Napoli nasce da una gara piuttosto combattuta, con qualche giocata anche apprezzabile e senza tanti sbadigli. Casualmente si portano in vantaggio i padroni di casa ad inizio di ripresa con Frezza che sfrutta un rimpallo favorevole in area. Meritatamente, poi, gli ospiti ottengono il pari con un gol-capolavoro di Calaiò che di testa gira in porta un cross di Capparella. Alla fine, il risultato di parità accontenterà entrambe: il Foggia che guadagna ossigeno in vista della corsa-salvezza ed il Napoli che vede avvicinarsi il traguardo della B. Si placano così anche gli animi sugli spalti. Il risultato tra l'altro testimonia una vitalità ritrovata della formazione di Fiorucci e la personalità raggiunta dalla capolista che non ci sta più a farsi mettere sotto, proprio ora che è ad un passo dalla promozione.
    Buone indicazioni per entrambe, quindi. Il Napoli scende in campo con il piglio giusto. Affronta la partita con la mentalità della prima della classe: niente rischi in difesa e verticalizzazioni solo quando l'avversario lo permette. Il Foggia sa di non dover stuzzicare più di tanto il leone che riposa. Sta sulle sue, accorcia le distanze tra i reparti, affida a Frezza sulla destra e a Mounard a sinistra il compito di fare da guastatori. Vorrebbe innanzitutto capire quali sono le reali intenzioni dell'avversario: attaccherà? Vorrà vincere la partita? O baderà solo a non correre rischi? Il Foggia intuisce subito che il Napoli fa sul serio: al 7', un lob di Trotta scavalva Marruocco e termina a lato; al 15', il portiere del Foggia deve superarsi per sventare una conclusione di Capparella; e alla mezz’ora, Marruocco deve intervenire ancora di pugno su testa di Sosa. La capolista fa sul serio. Agli uomini di Reja manca solo la determinazione necessaria in zona gol per sbloccare il risultato. E in due minuti, i centrali difensivi del Foggia incappano nel cartellino giallo per fermare Calaiò. Ma i padroni di casa non possono rischiare, non vogliono rischiare. Restano a protezione di Marruocco più che farsi vedere dalle parti di Iezzo. Reclamano due penalty per un fallo di mani di Giubilato e un altro di Grava ma senza tanta convinzione. Zanzi che prova a dirigere all'inglese, consentendo qualche fallo di troppo, lascia correre. In campo si vede un Napoli tonico, più tecnico, deciso a portar via i tre punti; ma anche un Foggia prudente al punto giusto, pimpante nelle ripartenze, aggressivo.
    Ad inizio di ripresa, il patatrac dei partenopei che infiamma la partita: in un retropassaggio approssimativo di Grava, Cantoro elude Maldonado e prova il cross: ci mette la gamba Giubilato e la sfera termina sui piedi di Frezza appostato sulla destra che non perdona Iezzo. Solo pochi minuti dura lo sbandamento del Napoli, peraltro acuito dall'allontanamento della panchina di Reja per proteste. Poi inizia la rimonta. Non prima di un intervento di Iezzo su tiro di Frezza. La rimonta del Napoli si conclude con un'azione da manuale e un gol da incorniciare: Capparella scambia con Bogliacino su una rimessa laterale poi serve al centro per Calaio. Numero da campione dell'attaccante napoletano: avvitamento sul corpo e deviazione aerea sul palo lontano alla destra di Marruocco. E' il gol che chiude una gara avvincente, il cui risultato sta bene ad entrambe, soprattutto al Napoli che tra quattro giorni potrebbe uscire anzitempo dall'inferno della C ospitando il Perugia al San Paolo.
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    «Ho davvero fatto un gol fantastico!»
    Dall’inviato
    Daniele Rindone
    FOGGIA - Supermanu: «E’ stato un gol pensantissimo, la B è lì, manca un soffio, uno solo...». Un colpo alla Beppe Savoldi, Calaiò mister gol, la palla che canta, una prodezza da regalare alla città di Napoli: « Ho girato la testa d’istinto, ho colpito puntando l’altro palo, lo rivedrò in tv, mi dicono che è stato fantastico...».

    Il brivido, poi l’emozione. Mille e più napoletani felici a Foggia, chissà quanti altri in giro per l’Italia e per il mondo: “Serie B, stiamo arrivando”. Calaiò di forza: « Ho fatto uno scatto per anticipare l’avversario».

    Calaiò nel vento: « Partire in quel modo ha sorpreso pure me». Calaiò che quasi non ci crede neanche lui. C’è tutto in quel prodigio, c’è tutta l’emozione in quella rete che racconta un campioncino e la grandezza di un Napoli irrefrenabile: «Non pensavo di portercela fare, la dimostrazione che sono in grande forma». Il 16º gol aggiunto alla collezione, per il principe dei bomber della C forse il più bello e importante della stagione:
    «Speriamo che il Chieti sabato ci faccia il favore, noi penseremo a battere il Perugia, vedremo cosa succederà, se accadesse vivremmo tutti una bellissima Pasqua».

    Il Napoli e Calaiò, irriducibili: « E’ stato un Napoli dal cuore grande, Capparella mi ha servito una palla splendida, abbiamo carattere, siamo un gruppo unico».

    Nella settimana che potrebbe regalare la B una gioia così è da vivere: « Ci aspettavano, sapevamo che sarebbe stata una partita calda, c’era astio tra le tifoserie ma è andata bene». Calaiò trascina il Napoli, lo prende per mano, lo spinge in alto: «Sono contento perchè sono cresciuto, ho trovato continuità nei gol e nelle prestazioni, sto bene fisicamente e questo mi aiuta molto». Un bersaglio mobile, per fermarlo l’hanno dovuto stendere...: « Ho picchiato e mi hanno picchiato, mi hanno praticamente sfondato, il fatto che gli avversari ti marchino stretto significa che ti temono, a parte i dolori mi fa piacere...». A quattro giornate dal termine il Napoli è a +9, il futuro è dietro l’angolo...: «E in B miglioreremo ancora, la gente ci starà accanto, un gruppo unito è alla base dei successi, vale il 70%, questa unione ce la ritroveremo». Calaiò ribadisce il concetto: « Ben vengano i 5 giocatori che sceglierà Marino ma dovranno aiutarci, speriamo che siano di grande esperienza e che facciano subito gruppo, dovranno combattere con noi per vivere una B di vertice». Vola Supermanu, vola.



    la promozione quasi matematica, parla di presente e futuro
    «Siamo in B, meritiamo la A»
    Reja: Questa città, la gente, la società, sabato potranno festeggiare insieme

    Dall’inviato
    Daniele Rindone
    FOGGIA - E’ fatta, praticamente è fatta: «La serie B sarà meritata, la meritano i tifosi, la meritano Marino e De Laurentiis che mi ha messo a disposizione questo organico». Edy Reja accarezza la promozione: «La meritano questi giocatori, figli di un gruppo unito, chi sta fuori lo fa in silenzio e lavora sempre, devo fare i complimenti ai miei ragazzi ». Manca poco, pochissimo ma il tecnico del Napoli è pronto a godersi il successo: «Sarebbe straordinario conquistarla nel sabato di Pasqua, di certo la B la raggiungeremo ma questa platea merita una A di alta classifica».

    Le imprese del Napoli lo rendono fiero, le scelte di mercato dovranno essere mirate, il gruppo merita la conferma, è il tecnico a chiederla a gran voce: «Abbiamo raggiunto questo finale in condizioni ottime, è una considerazione da tenere presente in vista delle scelte future, la squadra ha dato risposte straordinarie da un punto di vista morale».

    Reja cancella l’amarezza per l’espulsione assaporando il gusto dolce della B, la rabbia per il cartellino rosso è smaltita. La sua difesa: «Sono entrato in campo, stava per nascere una mini rissa, Montervino era partito, Grava stava arrivando, c’era nervosismo, avevo paura che ci potessero essere delle conseguenze ». Ha lasciato l’area tecnica ed è entrato in campo: «So bene che non dovevo entrare, mi ha buttato fuori per questo, meglio che sia andato io negli spogliatoi che un mio calciatore, se non fossi intervenuto sarebbe accaduto qualcosa ». Non ha offeso il direttore di gara, spera nella clemenza del giudice sportivo, nella gara che potrà assegnare la promozione vuole esserci: «Sono andato a trovare l’arbitro, gli chiesto perdono, spero in una diffida, non l’ho offeso e quindi non mi aspetto la squalifica». E Non sono volate parole grosse: « Gli ho chiesto solo di calmare gli animi e di tirare fuori qualche cartellino, su Calaiò sono state fatte due entrate molto dure, Frezza più volte si è reso protagonista di falli intenzionali». Guidare gli azzurri è una sensazione unica:
    «E’ come stare seduti sul vulcano, devi affrontare grandi problemi ma vivi anche grandi gioie, ci sono le gratificazioni e le sofferenze, è una forte responsabilità, la sentiamo dentro di noi».

    Ha un pensiero verso i tifosi:
    «Il popolo napoletano in queste ultime due stagioni ha sofferto le pene dell’inferno ma con grande dignità ci ha seguito in tutta Italia, i tifosi non sono mai stati meno di cinquecento o mille, li ringrazio di cuore». Torna sulla partita, un Napoli d’acciaio: «Il loro vantaggio era ingiusto, in un certo senso lo abbiamo regalato noi, la reazione è stata grande».

    Commenta il gol di Calaiò: «La girata è stata bellissima, una torsione straordinaria, pari meritato ». E’ orgoglioso: «Non è accaduto come in passato, abbiamo disputato un buon primo tempo e nel secondo abbiamo continuato sullo stesso ritmo, con la stessa intensità, ci siamo stati in tutti i 90 minuti». Questo è il suo Napoli, ora lo riconosce: «La squadra mi sta piacendo sotto il profilo mentale e tattico, gli equilibri sono perfetti, abbiamo azionato buone ripartenze, stiamo continuando a crescere nella determinazione e nella concentrazione, nel primo tempo abbiamo collezionato buone opportunità, soprattutto nei 15 minuti iniziali ». Il Napoli tornerà in campo stamane a Castelvolturno, sabato c’è il Perugia: «La squadra sta bene, non credo che cambierò, cercheremo di battere il Perugia ricordandoci ciò che successe all’andata ». Sarà la partita dell’anno. I tifosi sono già mobilitati, tremila tagliandi venduti per il match con i grifoni, mille per quello del 30 aprile col Frosinone. E stamane ricomincia la prevendita presso il botteghino 1 del S.Paolo.



    Foggia e Los Angeles, un telefono cellulare ad unirle. Pierpaolo Marino ha tenuto costantemente aggiornato il presidente De Laurentiis che non ha potuto seguire la partita in tv poichè da domenica scorsa si trova negli Stati Uniti per scegliere un nuovo attore da inserire nel cast del prossimo film di Natale. Il patron si è rallegrato per il pareggio firmato da Calaiò e ha chiesto informazioni riguardanti le condizioni ambientali e le reazioni delle due tifoserie.
    Telefonate e messaggi continui, chissà la bolletta...
    Nella foto accanto, l’attaccante brasiliano Inacio Pià al rientro in squadra dopo il doppio intervento alle due ginochia che lo ha tenuto lontano dai campi per circa un mese image

    «Napoli, Pasqua speciale»

    Dall’inviato
    Daniele Rindone
    FOGGIA - Il progetto è già pronto, eccolo in tutti i suoi punti principali: «Dovremo battere il Perugia e sperare nel passo falso del Frosinone, anche un mezzo passo falso ci starebbe benissimo, speriamo...». Vincere e... gufare, a questo punto del campionato ci sta. Il Napoli dovrà superare il Perugia sabato prossimo e poi attendere il risultato dei ciociari che affronteranno il Chieti in trasferta: « Se ci daranno una mano ce la prenderemo volentieri, prima dovremo conquistare i nostri tre punti e faremo il possibile». Marco Capparella attende un regalino per Pasqua e con lui tutti gli azzurri, festeggiare l’evento con la promozione in tasca sarebbe il massimo. Capparella la mente, Calaiò il braccio: « E’ stato un bell’assist ma è stato strepitoso il gol di Manu, diciamo una buonissima prestazione da parte di tutti».

    Il soldatino azzurro si è inventato il passaggio che ha permesso al capocannoniere di centrare il pari, Capparella una spina nel fianco del Foggia, ha messo i brividi a tutti: «Ma anche stavolta Marruocco mi ha tolto la gioia per il gol, ho tirato di prima intenzione ma lui è stato molto bravo nel salvare la sua porta». Secondo Capparella il Napoli ha meritato il pareggio: « La partita si sarebbe potuta sbloccare anche sullo 0-0, nei primi venti minuti abbiamo creato molte palle gol, poi purtroppo sono andati in vantaggio loro». Gli azzurri hanno protestato vivacemente per la rete di Frezza: «Abbiamo protestato perchè c’è stato un tocco di mano di Cantoro, il Napoli è stato bravo a non perdersi e a non disunirsi, il pareggio è stato meritatissimo anche se il rischio di perdere ad un certo punto è stato corso... » . Per questo Napoli i complimenti si sprecano, la soddisfazione è stata doppia, Capparella convinto: «Ho visto la squadra bella e compatta, abbiamo dimostrato forza e solidità, la gara è stata nervosa sin da subito, due falli sono stati subiti da me e da Calaiò, un match tosto, una sfida maschia, siamo stati bravi nel non perdere mai la testa».

    L’aggressività dei foggiani non ha fatto saltare i nervi agli uomini di Reja che hanno incontrato un nemico in più in campo: « Il gioco è stato molto condizionato dal vento, il pallone cambiava traiettoria spesso, diciamo che non c’erano delle condizioni ottime».

    Da una freccia all’altra. Gianluca Grava ha ammesso una sua piccola, grande colpa senza drammatizzare...: « Il mio errore c’è stato, ho chiamato palla, poi ho visto Maldonado e ho cercato di servirlo, un po’ il vento un po’ la mira non perfetta hanno contribuito ad azionare l’attacco del Foggia, da lì è nato il gol...». Il riferimento è al vantaggio dei pugliesi ovviamente, il Napoli era in possesso di palla poi il fulmine a ciel sereno...: «A volte capita, mi è dispiaciuto molto. Ho visto però anche io il tocco di mano ecco perchè abbiamo protestato, il Napoli per fortuna ha dimostrato un grandissimo carattere, hanno cercato di metterla sulla rissa dal primo minuto ma noi non ci siamo cascati». La squadra non ha tempo da perdere, dopo due stagioni è arrivato il momento più atteso tra tutti, vincere col Perugia può significare promozione anticipata in serie B: «Adesso cercheremo di recuperare le forze subito e penseremo al Perugia, è una gara decisiva a questo punto, il vantaggio in classifica è di nove lunghezze, vincendo potremmo sperare di centrare la promozione anticipata, controlleremo il risultato del Frosinone, saremo collegati con le radioline...».

    Un filo diretto con Chieti, un’intera città in collegamento, ascoltate il canto della B...

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    AZZURRI IN CIFRE
    Sedicesima rete stagionale di Calaiò Reja col Perugia fa 600
    Quinto pareggio esterno (l'ottavo in assoluto), il secondo consecutivo dopo quello di due settimane fa a San Giovanni Valdarno. Azzurri abbonati all'1-1: in quattro delle cinque volte che è uscito il segno X , il punteggio finale per è stato il medesimo (Pistoia, Martina, San Giovanni Valdarno e
    4Foggia).
    39

    La squadra di Reja sale a quota 62 punti (39 punti in casa e 23 fuori). Nella stagione passata, in questa fase del campionato, gli azzurri erano terzi in classifica, ad una distanza di 9 punti dal Rimini.
    7Sale a sette giornate la serie positiva, iniziata dopo lo scivolone sul campo della Juve Stabia. Da questa sconfitta sono stati conquistati 17 punti (12 in casa e 5 in trasferta).
    43
    L'undici azzurro continua ad avere i primati del miglior attacco (43 reti) e della difesa meno battuta (17, record dell'intera C1). Lo scarto tra gol fatti e subiti (+26) è il migliore del girone B della C1. Per quanto riguarda i record parziali il Napoli ha anche l'attacco interno più prolifico (26), mentre nelle statistiche in campo esterno ha soltanto il secondo attacco (17, uno meno di Grosseto e Gela), mentre il gol del foggiano Frezza ha fatto perdere ai partenopei il primato della migliore difesa esterna che adesso è detenuto in solitudine dalla Pistoiese (12).
    16
    Calaiò allunga a 16 reti in testa alla classifica dei marcatori e sorpassa il napoletano Di Gennaro della Lucchese, fermo a 15. Il bomber azzurro ha segnato il suo ottavo centro nelle ultime sei giornate (2 con la Pistoiese, 1 con la Juve Stabia, 1 con il Gela, 2 con il Pisa, 1 con Sangivoannese e Fogggia) e il secondo consecutivo in trasferta. I gol di Calaiò in queste quattro giornate hanno fruttato cinque punti (la doppietta nella vittoriosa sfida col Pisa e i due gol in casa di Sangiovannese e Foggia che sono valsi altri due punti). La sua media-gol è di 0,55 a partita.
    599
    Conto alla rovescia per Edy Reja che è ad un passo dalle 600 panchine assolute in carriera. La panchina numero 599 allo 'Zaccheria' è coincisa con un'espulsione che probabilmente costringerà il tecnico friulano a dover rimandare a Napoli-Grosseto la ragguardevole e prestigiosa quota 600 (98 in serie C1).
     
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