NON MOLLARE MAI! (1926)
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CITAZIONE Umorista, filosofo, regista, scrittore, cantore divertito della napoletanità, l’autore di un best seller come Così parlò Bellavista, poi diventato un film, è stato una di quelle nobili personalità intellettuali poliedriche del secondo Novecento italiano
“La vita? Molti studiano per allungarla, mentre bisognerebbe allargarla”. Ci ha scherzato su, sornione fino all’ultimo, Luciano De Crescenzo, morto nella sua casa di Roma a 90 anni. Umorista, filosofo, regista, scrittore, cantore divertito della napoletanità, l’autore di un best seller come Così parlò Bellavista, poi diventato un film, è stato una di quelle nobili personalità intellettuali poliedriche del secondo Novecento italiano costruite attorno ad una forbita leggerezza nell’arte divulgativa e allo spiritoso e acuto senso dell’umorismo partenopeo. Nato in piena estate del ’28 nel rione Santa Lucia a Napoli, papà proprietario di un’impresa di guanti, De Crescenzo si laurea in ingegneria idraulica alla Federico II di Napoli. Ma è nel trasferimento a Milano, all’Ibm dove rimarrà per vent’anni diventando anche dirigente, che affina la sue capacità di scrittore e decide di cambiare mestiere. Durante una cena a casa di Renzo Arbore, complice l’incontro con Maurizio Costanzo, conduttore di un talk straordinariamente pop come Bontà loro, De Crescenzo pubblica nel 1977 per Mondadori Così parlò Bellavista. Romanzo buffo e atipico per l’epoca, sorta di dialogo furbescamente socratico, gentile e popolare, in cui, nei capitoli dispari, il professor Bellavista si confronta amichevolmente con un “vice sostituto portiere”, un “bibliotecario poeta”, uno spazzino, dottori e amici vari; mentre nei capitoli pari diventa saggio ironico su scenette ed episodi di vita vissuta anche personalmente di quotidiana “napoletanità”. Questo strampalato oggetto editoriale che esalta senza esagerare vizi e virtù dei napoletani diventa subito un best seller non solo nazionale: oltre 800mila copie vendute e decine di traduzioni in ogni parte del pianeta. Nel 1984 il libro diventerà un film diretto ed interpretato da De Crescenzo (nei panni del professor Bellavista), una produzione Rete4 che gli permette di vincere addirittura un David di Donatello e un Nastro d’Argento come miglior regista esordiente.
È andato via un grande pezzo della vera Napoli, dispiaciutissimo, riposa in pace Maestro!
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