Favorevoli all'Italexit
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L'Italia dovrebbe uscire dall'Unione Europea?

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    In questi ultimi giorni si sta molto parlando dell'utilita' dell'Unione Europea e se non sia il caso di uscirne...

    Questo articolo, preso dal sito agi.it, che a sua volta lo ha ripreso dal Foglio....e' un sicuramente un po' datato. E i dati relativi all'import e all'export sono vecchi di almeno di 3 anni.
    Tuttavia, questi dati, possono darci un'idea generale, sui rapporti attuali che l'Italia ha e non ha, con alcuni Paesi...


    QUOTE
    In un’intervista al Foglio del 24 gennaio, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha criticato il governo Lega-M5s per i recenti scontri con la Francia e la Germania e per il conseguente rischio di isolamento per l’Italia, «settima potenza industriale del pianeta». In particolare Boccia ha dichiarato: «La Francia e la Germania, tanto per essere chiari, sono i principali partner economici del nostro Paese. In Francia finisce il dieci per cento del nostro export, in Germania il dodici per cento».

    È un’affermazione corretta.


    L’export complessivo italiano
    Il dato più aggiornato sull’export italiano lo ha fornito la Commissione europea, il 15 gennaio, certificando un totale di esportazioni italiane, tra gennaio e novembre 2018, pari a 427 miliardi di euro. Il dato rappresenta una crescita del 3,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente, quando l’export era arrivato a 411,3 miliardi di euro, a sua volta in crescita dell’8% sullo stesso periodo del 2016.

    Il dato annuale completo più recente riguarda invece il 2017, quando l’export italiano toccò il record di 449,13 miliardi di euro. Dunque per stabilire le percentuali dell’export verso la Francia e la Germania faremo riferimento al 2017.

    L’export verso la Francia e la Germania
    Di questi 449,13 miliardi di export del 2017, secondo quanto riporta Eurostat, l’Italia ne realizza 46,33 verso la Francia. Dunque il 10,3%, come sostiene Boccia. Siamo così il quarto esportatore di prodotti in Francia, dietro Germania, Belgio e Olanda.

    Per quanto riguarda la Germania, sempre secondo Eurostat, il nostro export nel 2017 è stato pari a 56,04 miliardi di euro, cioè il 12,5%. Di nuovo è confermato il dato citato da Boccia. In questo caso l’Italia si piazza quinta nella classifica dei Paesi che esportano in Germania, dietro a Olanda, Francia, Belgio e Polonia.

    Germania, prima, e Francia, seconda, sono le due mete verso cui l’Italia esporta maggiormente, come vedremo meglio più avanti.

    Verso Spagna e Regno Unito l’Italia esporta circa la metà, in miliardi, di quanto non esporti in Francia, e negli altri Paesi europei ancora meno (ad esempio in Polonia un quarto, in Ungheria un decimo).

    E per quanto riguarda l’import?
    L’import totale dell’Italia nel 2017 è stato pari a 401,49 miliardi di euro. Di questi 65,37 miliardi, cioè il 16,3% del totale, sono attribuibili alla Germania, e 35,6 miliardi, cioè l’8,9%, alla Francia. I due Paesi sono rispettivamente il primo e il secondo esportatore verso l’Italia a livello europeo.

    Gli Stati Uniti, per fare un confronto, sono molto più distanti, con 15 miliardi di import verso l’Italia (3,7%).

    Export: un confronto con Usa, Uk, Canada e Giappone
    Torniamo all’export e confrontiamo allora i dati relativi a Francia e Germania con quelli degli altri quattro Paesi del G7, Regno Unito, Usa, Canada e Giappone.

    L’export italiano verso il Regno Unito nel 2017 è stato pari 26,79 miliardi di euro, cioè il 6% dei 449,13 miliardi totali, e dunque meno di Francia e Germania.

    Per quanto riguarda gli Stati Uniti, nel 2017 l’export italiano è stato pari a 40,43 miliardi di euro, cioè il 9% del totale, e di nuovo meno di Francia e Germania.

    Verso il Canada poi l’Italia nel 2017 ha esportato per un valore pari a 3,93 miliardi di euro, cioè appena lo 0,9% del totale.

    Verso il Giappone, infine, abbiamo avuto un export nel 2017 pari a 6,55 miliardi di euro, che corrispondono all’1,5% del totale.

    Export: un confronto con Brasile, Russia, Cina, India e Sud Africa
    Per completare il quadro possiamo prendere in considerazione, sfruttando il database Eurostat, anche i cosiddetti Paesi “Brics”, potenze economiche che però non fanno parte del G7: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.

    Verso il Brasile l’export italiano nel 2017 è stato pari a 3,79 miliardi (0,8% del totale), verso la Russia a 7,95 miliardi (1,8%), verso l’India a 3,57 miliardi (0,8%), verso la Cina a 13,49 miliardi (3%) e verso il Sud Africa 1,85 miliardi (0,4%).

    Dunque, anche sommando l’export italiano verso Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa – un insieme di Stati che arriva a una popolazione totale di più di 3 miliardi di persone - si arriva a poco più della metà di quello dell’Italia verso la sola Germania.

    Le tabelle del Ministero dello Sviluppo economico
    Questa situazione è ben riassunta da due tabelle del Ministero dello Sviluppo economico (alcune lievi discrepanze coi dati Eurostat possono dipendere da metodologia e tempistiche di aggiornamento dei diversi database).

    La prima riguarda i principali Paesi destinatari delle esportazioni italiane, e vediamo che al primo posto c’è la Germania e al secondo la Francia.

    La seconda riguarda i principali Paesi di provenienza delle importazioni italiane, e di nuovo troviamo al primo posto la Germania e al secondo la Francia.

    Conclusione
    Vincenzo Boccia ha ragione sui numeri: in Francia finisce il 10% abbondante dell’export italiano, e in Germania il 12% abbondante. Inoltre è anche corretto sostenere che i due Paesi europei siano i nostri principali partner economici: verso di loro il nostro export è molto più significativo che non verso qualsiasi altro Paese, inclusa la superpotenza mondiale americana e i giganti asiatici.

    Anche l’import, e dunque lo scambio commerciale complessivo, è maggiore con Francia e Germania che non con qualsiasi altro Paese, europeo e non.

    Insomma, dai dati appare innegabile che le relazioni commerciali principali dell’Italia a livello mondiale siano con Parigi e Berlino.

    Quindi, nel 2017, con la GERMANIA abbiamo avuto un esport pari a 56,04 miliardi di euro, e un IMPORT di 65.37 miliardi. Quindi con un passivo complessivo di 9.33 miliardi di euro di euro.

    L'articolo mette in luce che i RAPPORTI COMMERCIALI dell'Italia con grandi Paesi come Cina, Giappone, Russia, Canada, Brasile, ma anche STATI UNITI....sono veramente MINIMI...

    Dunque, anche sommando l’export italiano verso Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa – un insieme di Stati che arriva a una popolazione totale di più di 3 miliardi di persone - si arriva a poco più della metà di quello dell’Italia verso la sola Germania.

    Uscire dall'Unione Europea, tornare a stampare la lira e cominciare ad avere rapporti commerciali seri con questi Paesi che ho sopracitato...e' davvero un'utopia?
     
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    È mai esistita l'UE?
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    Uscire per andare dove? Siamo un paese pieno di debiti, pieno di corruzione, limitatamente meritocratico, dove vige il clientelismo, che investe zero in ricerca, che fa scappare le sue migliori menti e potrei continuare all'infinito.
    Usciamo e stampiamo moneta? Carta straccia. Chi comprerebbe mai moneta da un paese moribondo che ha svenduto tutti i principali asset all'estero? Moda, auto, telecomunicazioni, etc.etc.
    Siamo l'unico paese che ha fatto sopravvivere carrozzoni come Alitalia, il paese degli Ilva e Porto Marghera, delle opere incompiute o meglio ci pigliamo i fondi europei e poi o non li spendiamo o li bruciamo in opere mai finite (ospedali, ponti, strutture per studenti, etc.).
    Siamo il paese della manutenzione all'acqua di rosa, Ponte Morandi, Casa dello studente dell'Aquila, etc. Devo continuare?
    Evasione fiscale? Mai combattuta. Dipendenti e pensionati sempre spremuti, poi condoniamo i furbetti. Che bel esempio.
    Prima di dare un calcio all'Europa facciamoci tutti un esame di coscienza perché probabilmente il problema siamo proprio noi, un paese che in 10 anni è andato 4 volte in recessione.
    Vogliamo uscire, usciamo. Ma quale sarà il prezzo da pagare? Rinuncereste a tutti i vostri risparmi per far ripartire il paese da zero, dopo averlo ripulito dalle brutture di cui sopra? Perché di questo si parla. Una volta usciti dobbiamo svuotare le nostre tasche per ripianare un buco nero astronomico.
    Perché se "uscire dall'Europa" ci pensa Salvini, Di Maio o in generale i pagliacci della nostra politica, mi taglio le palle e ci gioco a Dadi.

    Che la UE sia monca e non Unita non è un segreto, il problema è la nostra fragilità economica e sociale.

    Edited by fatyboyslim - 31/3/2020, 01:36
     
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    Dovremmo liberarci prima dall'Italia altro che Europa...siamo colonia dal 1861.
     
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    Meglio soli che malissimo accompagnati da finti sodali che, invece, stanno solo continuando la lotta per il primato geopolitico ed economico con mezzi diversi dalla guerra in senso stretto.

    Il declino quasi irreversibile dell'Italia e della sua economia è iniziato con l'euro.


    L'Europa è un grande sogno ed una grande sciocchezza. Il sogno è come la vorrebbe l'Italia, un vero e proprio stato federale, ma che nessun altro vuole né ha mai detto di volere.

    Una grande sciocchezza è pensare di poter convincere gli altri partner a realizzare il sogno. Un grande inganno è dire agli italiani che "l'Europa deve cambiare" alludendo ad un cambio possibile in direzione del "sogno federale" ben sapendo, invece, che l'Europa non cambierà mai perché così l'hanno voluta e la vogliono coloro che davvero contano tra i fondatori.

    Vorrei ricordare che lo sviluppo più impetuoso la nostra economia lo ha vissuto con la lira e con l'Europa che ancora era molto poco invadente e che, sarà stata pura coincidenza cronologia, ma il debito pubblico è andato crescendo man mano che l'Europa aumentava le sue competenze. Per dire non che il nostro debito sia colpa dell'Europa, ma che quest'ultima non ha costituito, contrariamente al ruolo assegnatole dalla vulgata corrente, argine ai nostri più o meno presunti vizi. Se così è, se i vizi comunque sempre là stanno, allora che almeno si lasci libero sfogo alle nostre poche virtù.

    Edited by Nuevavida - 31/3/2020, 02:12
     
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    CITAZIONE (fatyboyslim @ 31/3/2020, 01:17) 
    Uscire per andare dove? Siamo un paese pieno di debiti, pieno di corruzione, limitatamente meritocratico, dove vige il clientelismo, che investe zero in ricerca, che fa scappare le sue migliori menti e potrei continuare all'infinito.
    Usciamo e stampiamo moneta? Carta straccia. Chi comprerebbe mai moneta da un paese moribondo che ha svenduto tutti i principali asset all'estero? Moda, auto, telecomunicazioni, etc.etc.
    Siamo l'unico paese che ha fatto sopravvivere carrozzoni come Alitalia, il paese degli Ilva e Porto Marghera, delle opere incompiute o meglio ci pigliamo i fondi europei e poi o non li spendiamo o li bruciamo in opere mai finite (ospedali, ponti, strutture per studenti, etc.).
    Siamo il paese della manutenzione all'acqua di rosa, Ponte Morandi, Casa dello studente dell'Aquila, etc. Devo continuare?
    Evasione fiscale? Mai combattuta. Dipendenti e pensionati sempre spremuti, poi condoniamo i furbetti. Che bel esempio.
    Prima di dare un calcio all'Europa facciamoci tutti un esame di coscienza perché probabilmente il problema siamo proprio noi, un paese che in 10 anni è andato 4 volte in recessione.
    Vogliamo uscire, usciamo. Ma quale sarà il prezzo da pagare? Rinuncereste a tutti i vostri risparmi per far ripartire il paese da zero, dopo averlo ripulito dalle brutture di cui sopra? Perché di questo si parla. Una volta usciti dobbiamo svuotare le nostre tasche per ripianare un buco nero astronomico.
    Perché se "uscire dall'Europa" ci pensa Salvini, Di Maio o in generale i pagliacci della nostra politica, mi taglio le palle e ci gioco a Dadi.

    Che la UE sia monca e non Unita non è un segreto, il problema è la nostra fragilità economica e sociale.

    :tiadoro:

    in molti pensano che basti "facciamo apgare di più gli altri, se uno viene dalla germania gli facciamo apgare l'hotel 5 volte tanto di un italiano"
    Non si è capito che il discorso è molto più profondo

    vallo a dire agli USA "da oggi i tuoi cittadini dovranno pagare 10 volte tanto quello che pagavano ieri". Quelli ti chiudono i Mcdonalds in tutto il paese e ti mandano per strada molte famiglie e senza lavoro chi con quello stipendio ci campa

    l'esempio è banale, lo so, ma è per far capire che non ci vuole niente che chi è "più forte" non ci mette nulla spazzarti via

    Uscire ora dall'europa, significherebbe condannare le future 3-4 generazioni a qualcosa di molto pericoloso e l'unica cosa che cambierà sarà solo il divario tra ricco e povero, ma allargando il divario. Forse mettendo anche una pietra tombale. Davvero si arriverebbe ai livelli del passato dove solo chi ha soldi potrà studiare

    CITAZIONE (Nuevavida @ 31/3/2020, 02:03) 
    Meglio soli che malissimo accompagnati da finti sodali che, invece, stanno solo continuando la lotta per il primato geopolitico ed economico con mezzi diversi dalla guerra in senso stretto.

    Il declino quasi irreversibile dell'Italia e della sua economia è iniziato con l'euro.


    L'Europa è un grande sogno ed una grande sciocchezza. Il sogno è come la vorrebbe l'Italia, un vero e proprio stato federale, ma che nessun altro vuole né ha mai detto di volere.

    Una grande sciocchezza è pensare di poter convincere gli altri partner a realizzare il sogno. Un grande inganno è dire agli italiani che "l'Europa deve cambiare" alludendo ad un cambio possibile in direzione del "sogno federale" ben sapendo, invece, che l'Europa non cambierà mai perché così l'hanno voluta e la vogliono coloro che davvero contano tra i fondatori.

    sicneramente?

    La fame, di nuovo, non voglio farla per "Meglio soli che malissimo accompagnati"
    Un giorno vorrei che i miei futuri figli possano studiare a modo, anche con sacrifici, invece che non studiare proprio

    Edited by Kunio - 31/3/2020, 02:07
     
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    CITAZIONE (eam1973 @ 31/3/2020, 01:55) 
    Dovremmo liberarci prima dall'Italia altro che Europa...siamo colonia dal 1861.

    Davvero curioso, le stesse dinamiche che il Nord Europa applica sull'area Mediterranea sono applicate dall'Italia sul Mezzogiorno; Le stesse identiche accuse di egemonia che gli amministratori padani imputano all'Europa, sono letteralmente le stesse che il Nord applica contro il Sud.
    Da Italiano potrei anche essere d'accordo sull'uscita da questa UE (si badi bene questa, perché l'UE teorizzata dai padri fondatori era una fantastica utopia, e magari fosse stata realmente perseguita), poi mi ricordo che sono Meridionale, e quel minimo sindacale di welfare che separa il Meridione dall'essere un paese del 3 mondo deriva proprio dai fondi UE.
    Possiamo uscire da quello che volete, fin quando la mia vita sarà considerata meno meritevole di tutela rispetto alla vita di un mio omologo di Milano, nella migliore delle ipotesi si può solo restare nel letame in cui versiamo.
     
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    CITAZIONE (Kunio @ 31/3/2020, 02:06) 
    CITAZIONE (fatyboyslim @ 31/3/2020, 01:17) 
    Uscire per andare dove? Siamo un paese pieno di debiti, pieno di corruzione, limitatamente meritocratico, dove vige il clientelismo, che investe zero in ricerca, che fa scappare le sue migliori menti e potrei continuare all'infinito.
    Usciamo e stampiamo moneta? Carta straccia. Chi comprerebbe mai moneta da un paese moribondo che ha svenduto tutti i principali asset all'estero? Moda, auto, telecomunicazioni, etc.etc.
    Siamo l'unico paese che ha fatto sopravvivere carrozzoni come Alitalia, il paese degli Ilva e Porto Marghera, delle opere incompiute o meglio ci pigliamo i fondi europei e poi o non li spendiamo o li bruciamo in opere mai finite (ospedali, ponti, strutture per studenti, etc.).
    Siamo il paese della manutenzione all'acqua di rosa, Ponte Morandi, Casa dello studente dell'Aquila, etc. Devo continuare?
    Evasione fiscale? Mai combattuta. Dipendenti e pensionati sempre spremuti, poi condoniamo i furbetti. Che bel esempio.
    Prima di dare un calcio all'Europa facciamoci tutti un esame di coscienza perché probabilmente il problema siamo proprio noi, un paese che in 10 anni è andato 4 volte in recessione.
    Vogliamo uscire, usciamo. Ma quale sarà il prezzo da pagare? Rinuncereste a tutti i vostri risparmi per far ripartire il paese da zero, dopo averlo ripulito dalle brutture di cui sopra? Perché di questo si parla. Una volta usciti dobbiamo svuotare le nostre tasche per ripianare un buco nero astronomico.
    Perché se "uscire dall'Europa" ci pensa Salvini, Di Maio o in generale i pagliacci della nostra politica, mi taglio le palle e ci gioco a Dadi.

    Che la UE sia monca e non Unita non è un segreto, il problema è la nostra fragilità economica e sociale.

    :tiadoro:

    in molti pensano che basti "facciamo apgare di più gli altri, se uno viene dalla germania gli facciamo apgare l'hotel 5 volte tanto di un italiano"
    Non si è capito che il discorso è molto più profondo

    vallo a dire agli USA "da oggi i tuoi cittadini dovranno pagare 10 volte tanto quello che pagavano ieri". Quelli ti chiudono i Mcdonalds in tutto il paese e ti mandano per strada molte famiglie e senza lavoro chi con quello stipendio ci campa

    l'esempio è banale, lo so, ma è per far capire che non ci vuole niente che chi è "più forte" non ci mette nulla spazzarti via

    Uscire ora dall'europa, significherebbe condannare le future 3-4 generazioni a qualcosa di molto pericoloso e l'unica cosa che cambierà sarà solo il divario tra ricco e povero, ma allargando il divario. Forse mettendo anche una pietra tombale. Davvero si arriverebbe ai livelli del passato dove solo chi ha soldi potrà studiare

    CITAZIONE (Nuevavida @ 31/3/2020, 02:03) 
    Meglio soli che malissimo accompagnati da finti sodali che, invece, stanno solo continuando la lotta per il primato geopolitico ed economico con mezzi diversi dalla guerra in senso stretto.

    Il declino quasi irreversibile dell'Italia e della sua economia è iniziato con l'euro.


    L'Europa è un grande sogno ed una grande sciocchezza. Il sogno è come la vorrebbe l'Italia, un vero e proprio stato federale, ma che nessun altro vuole né ha mai detto di volere.

    Una grande sciocchezza è pensare di poter convincere gli altri partner a realizzare il sogno. Un grande inganno è dire agli italiani che "l'Europa deve cambiare" alludendo ad un cambio possibile in direzione del "sogno federale" ben sapendo, invece, che l'Europa non cambierà mai perché così l'hanno voluta e la vogliono coloro che davvero contano tra i fondatori.

    sicneramente?

    La fame, di nuovo, non voglio farla per "Meglio soli che malissimo accompagnati"
    Un giorno vorrei che i miei futuri figli possano studiare a modo, anche con sacrifici, invece che non studiare proprio

    Mi incuriosisce e mi lascia sbalordito. Da quale fame ci avrebbe sottratto l'Europa?

    Sono serio. Non conosco le tue personali vicende, ma il tuo intervento mi impone le domande. Hai sempre vissuto in Italia?
     
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    Mi duole dirlo, ma l'Italia è un paese fallito economicamente, l'immobilismo politico (un governo all'anno, esclusi rimpasti) non permette uno sviluppo strategico del paese, ne la tessitura di seri rapporti diplomatici...
    l'Italia è un paese di serie B in Europa, lo è perché è martoriato dai debiti, con enormi problemi di evasione e con un popolo senza la minima etica pubblica....
    Ho viaggiato in tutto il mondo con il backpack e ho incontrato persone di ogni dove, ma lo stile di vita disastroso che abbiamo noi si vede solo in Grecia, Spagna e altri paesi extra UE di scarsissima lega....i paesi dell'Europa orientale si sviluppano, hanno governi sani, i loro bambini parlano un inglese buono, in romania e in Repubblica Ceca le università sono in inglese!!

    Per farla breve, ci meritiamo tutti gli schiaffoni che ci stanno dando, nessuno di noi farebbe (ne darebbe) credito ad un amico che è indebitato nella percentuale in cui lo siamo noi....
    PS. Ho letto molto sulla differenza di trattamento tra noi e la Germania... Ma è come lamentarsi che a noi banca Carige presta 10.000 mentre a Berlusconi ne presta 10.000.000... l'errore di fondo è credere che siamo tutti uguali
     
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    CITAZIONE (.andx. @ 31/3/2020, 02:07) 
    Davvero curioso, le stesse dinamiche che il Nord Europa applica sull'area Mediterranea sono applicate dall'Italia sul Mezzogiorno; Le stesse identiche accuse di egemonia che gli amministratori padani imputano all'Europa, sono letteralmente le stesse che il Nord applica contro il Sud.
    Da Italiano potrei anche essere d'accordo sull'uscita da questa UE (si badi bene questa, perché l'UE teorizzata dai padri fondatori era una fantastica utopia, e magari fosse stata realmente perseguita), poi mi ricordo che sono Meridionale, e quel minimo sindacale di welfare che separa il Meridione dall'essere un paese del 3 mondo deriva proprio dai fondi UE.
    Possiamo uscire da quello che volete, fin quando la mia vita sarà considerata meno meritevole di tutela rispetto alla vita di un mio omologo di Milano, nella migliore delle ipotesi si può solo restare nel letame in cui versiamo.

    Sintetizzo xchè è tardi...

    Qui non c'è niente di curioso...ci sono 160 anni di storia e di politica antiNapoli (Napoli inteso come sud intero)

    Ve lo ricordate Tremonti in tv che fece outing dicendo qualche anno fa, l'Europa vuole far fare all'Italia la fine che i piemontesi fecero fare al regno delle 2 sicilie

    Solo che noi quella fine, non abbiamo mai smesso di pagarla.

    La Germania dell'est era un paese del 4 mondo...in meno di 20 anni dalla caduta del muro...in Germania hanno colmato quel gap divenendo una nazione potentissima.

    Noi in 160 anni scaviamo con le ns mani questo gap sempre di più

    Il ns. Problema è uscire dall'Italia non è l'Europa...cosi' rispondo a quelli che mi parlano di uscire dall'Europa...


    Buonanotte
     
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    CITAZIONE (fatyboyslim @ 31/3/2020, 01:17) 
    Uscire per andare dove? Siamo un paese pieno di debiti, pieno di corruzione, limitatamente meritocratico, dove vige il clientelismo, che investe zero in ricerca, che fa scappare le sue migliori menti e potrei continuare all'infinito.
    Usciamo e stampiamo moneta? Carta straccia. Chi comprerebbe mai moneta da un paese moribondo che ha svenduto tutti i principali asset all'estero? Moda, auto, telecomunicazioni, etc.etc.
    Siamo l'unico paese che ha fatto sopravvivere carrozzoni come Alitalia, il paese degli Ilva e Porto Marghera, delle opere incompiute o meglio ci pigliamo i fondi europei e poi o non li spendiamo o li bruciamo in opere mai finite (ospedali, ponti, strutture per studenti, etc.).
    Siamo il paese della manutenzione all'acqua di rosa, Ponte Morandi, Casa dello studente dell'Aquila, etc. Devo continuare?
    Evasione fiscale? Mai combattuta. Dipendenti e pensionati sempre spremuti, poi condoniamo i furbetti. Che bel esempio.
    Prima di dare un calcio all'Europa facciamoci tutti un esame di coscienza perché probabilmente il problema siamo proprio noi, un paese che in 10 anni è andato 4 volte in recessione.
    Vogliamo uscire, usciamo. Ma quale sarà il prezzo da pagare? Rinuncereste a tutti i vostri risparmi per far ripartire il paese da zero, dopo averlo ripulito dalle brutture di cui sopra? Perché di questo si parla. Una volta usciti dobbiamo svuotare le nostre tasche per ripianare un buco nero astronomico.
    Perché se "uscire dall'Europa" ci pensa Salvini, Di Maio o in generale i pagliacci della nostra politica, mi taglio le palle e ci gioco a Dadi.

    Che la UE sia monca e non Unita non è un segreto, il problema è la nostra fragilità economica e sociale.

    Sul principio e sulle cose esatte pienamente d’accordo sull’Europa unità così com’è per me è una cazzata assurda o siamo tutti allo stesso livello economico (non di fondi che ci danno) parlo di stipendi tutti uguali e costo della vita uguale per tutti con azzeramento del debito pubblico interno per tutte le nazioni allora ha senso stare in Europa e fare l’Europa unita ma stare in Europa con la propria economia contaminata ed il proprio debito pubblico è ridicolo. I fondi UE poi non vengono spesi perché se spesi male paghi le multe (giustamente ) ma se non li spendi paghi molto meno quindi conviene pagare le multe senza muovere fondi dell’UE un po’ come capita per L’immondizia abbiamo fondi per costruire termovalorizzatori ma dove farli? Quindi paghiamo l’immondizia alla Germania che a loro volta ci guadagna non solo dall’Italia che gli paga il trasporto ed una sorta di tassa ma anche dall’Europa che gli riconosce questo “piacere che fa all’Italia” e dall’energia interna che produce bruciandola. In Italia abbiamo ancora le accidie sulla benzina del post-guerra ma di che parliamo? Onestamente io starei fuori dall’Europa con auto embargo in entrata per 5 anni e farei solo sviluppare il prodotto interno per poi vendere il made in Italia in tutto il mondo con controlli e chiusura di ogni frontiera. Mi dispiace, ma a noi gli stranieri ci hanno invaso troppo a mio avviso paziente 0 -1 etc questo coronavirus ci ha insegnato che i rapporti commerciali esterni vanno chiusi in entrata e vanno fatti veri e severi controlli in tutti i settori ed in ogni campo. Ps il debito pubblico in Germania è stato azzerato e per una nazione falcidiata dal dopo guerra è assolutamente ”assurdo” meditiamo meditate.
     
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    La doverosa premessa è che sono da sempre stato un sostenitore dell'eurobond proprio perchè sono sempre stato dell'idea che l'europa per essere veramente una comunità deve dotarsi di questi strumenti. Per provocazione chiederei a tutti quelli che oggi sento fare discorsi da incendiario a parti invertite cosa direbbero. Perchè quello che stiamo chiedendo, giustamente ripeto, è che altri si accollino parte del nostro debito futuro. Ripeto è una cosa giusta perchè vogliamo essere una comunità.
    Detto questo prima di emettere una qualsivoglia sentenza teniamo presente che la BCE, in passato lo ha già fatto, ma per il 2020 ha deciso di comprare nostri titoli di stato per 240 miliardi di euro il 15% del nostro PIL e lo farà non ai tassi di mercato ma a tassi vantaggiosi per noi. Questi sono fatti.
     
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    Il discorso “la Germania non vuole gli eurobond perché non vuol rischiare di mettere soldi gestiti poi da Italiani,Greci e Spagnoli” è giusto fino ad un certo punto, ovvero in situazioni di normalità. Qui ora stiamo vivendo una pandemia globale, che oserei dire sfocia leggerissimamente nell’anormalità e nell’emergenza...con tutto ciò che ne consegue. È a rischio l’economia globale, non solo dell’Europa dei poveri come magari ci reputano i Tedeschi insieme alle loro colonie (Olanda ed Austria, che quando riusciranno ad esprimere un pensiero proprio in autonomia non sarà mai troppo tardi). D’altronde, non credo che la Germania possa più di tanto tirare la corda stile Grecia nel 2011-2014...un Paese che non è stato neanche ripagato dei (suoi) crediti di guerra. Facile incensare la Germania post 1991, con l’azzeramento continuo dei suoi debiti. Azzeriamo a cazzo i debiti anche in Italia e poi ne riparliamo (è una provocazione, ma per far rendere meglio l’idea).
    Poi sull’uscita o meno dall’UE, il discorso è lungo e complicato, necessita di studio acritico della Storia del
    continente post-Guerra Mondiale, del funzionamento burocratico e finanziario, dei risultati economici reali che hanno colpito l’Italia, di cosa fare dopo. Io non mi sento di dare una risposta al momento perché sarebbe un passo talmente grande (anche come portata storica) da segnare il nostro destino in maniera enorme. Come non credo ad un Italia a trazione autarchica però, così non voglio star dietro agli allarmismi del tipo “ma dove cazzo andiamo da soli, falliremo in 3 mesi, non contiamo un cavolo”, dato che vi sono realtà con popolazione ed estensione territoriale simili alla nostra (Inghilterra, Corea del Sud, Giappone) che da soli vanno avanti lo stesso ed anche in maniera più che decente.
    Permettetemi infine di affermare che fortunatamente è impossibile per l'Italia, data la sua posizione geografica e geopolitica, non contare niente. Non siamo il centro del mondo, ma neanche gli ultimi dei fessi.
     
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    Come può funzionare una comunità se non si condividono i rischi? Non mi sembra giusto che le nazioni dell'Europa del sud rincorrano quelle del nord. La stessa Olanda fa una politica molto aggressiva, nel 2020 un po' meno, ma hanno sempre appeal sui mercati per via del loro regime di tassazione.

    Come si può competere con questi paesi? Abbiamo due storie diverse, due economie diverse. O la UE si decide a dividere il debito di ciascun stato, oppure non andranno da nessuna parte.

    L'Europa è un'entità incompleta, allo stato attuale non serve proprio a nulla.
     
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    CITAZIONE (Smoking Singer @ 31/3/2020, 08:38) 
    Il discorso “la Germania non vuole gli eurobond perché non vuol rischiare di mettere soldi gestiti poi da Italiani,Greci e Spagnoli” è giusto fino ad un certo punto, ovvero in situazioni di normalità. Qui ora stiamo vivendo una pandemia globale, che oserei dire sfocia leggerissimamente nell’anormalità e nell’emergenza...con tutto ciò che ne consegue. È a rischio l’economia globale, non solo dell’Europa dei poveri come magari ci reputano i Tedeschi insieme alle loro colonie (Olanda ed Austria, che quando riusciranno ad esprimere un pensiero proprio in autonomia non sarà mai troppo tardi). D’altronde, non credo che la Germania possa più di tanto tirare la corda stile Grecia nel 2011-2014...un Paese che non è stato neanche ripagato dei (suoi) crediti di guerra. Facile incensare la Germania post 1991, con l’azzeramento continuo dei suoi debiti. Azzeriamo a cazzo i debiti anche in Italia e poi ne riparliamo (è una provocazione, ma per far rendere meglio l’idea).
    Poi sull’uscita o meno dall’UE, il discorso è lungo e complicato, necessita di studio acritico della Storia del
    continente post-Guerra Mondiale, del funzionamento burocratico e finanziario, dei risultati economici reali che hanno colpito l’Italia, di cosa fare dopo. Io non mi sento di dare una risposta al momento perché sarebbe un passo talmente grande (anche come portata storica) da segnare il nostro destino in maniera enorme. Come non credo ad un Italia a trazione autarchica però, così non voglio star dietro agli allarmismi del tipo “ma dove cazzo andiamo da soli, falliremo in 3 mesi, non contiamo un cavolo”, dato che vi sono realtà con popolazione ed estensione territoriale simili alla nostra (Inghilterra, Corea del Sud, Giappone) che da soli vanno avanti lo stesso ed anche in maniera più che decente.
    Permettetemi infine di affermare che fortunatamente è impossibile per l'Italia, data la sua posizione geografica e geopolitica, non contare niente. Non siamo il centro del mondo, ma neanche gli ultimi dei fessi.

    Ripeto gli eurobond e fai bene a chiamarli così e non corona bond sono essenziali oggi e in futuro se si vuole pensare all'unione europea come comunità e non somma di stati. Inoltre la proposta non è quella di condividere i debiti pregressi, ma quelli futuri. I 2000 e passa miliardi continueranno ad essere un nostro problema per farla semplice e quindi veramente mi risulta difficile capire perchè non si voglia fare questo passo. Detto ciò prima di dire bruciamo la barca e usciamo da tutto tieniamo presente quello che ho scritto anche sopra, non è vero che la BCE non stia facendo nulla anzi qualcosa lo stà già facendo. Poi se in una situazione del genere c'è chi crede che da soli sia meglio e chi peggio. Io che non ho un'idea ben precisa vorrei che me lo si spiegasse con i pro e i contro. Certo è che se i pro sono quelli che mi posso stampare le banconote da 100 euri da solo quante ne voglio io e ho risolto il problema della liquidità allora mi faccio una risata e basta.
     
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15 replies since 30/3/2020, 14:10   634 views
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