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Roma, manifestazione Forza Nuova-ultras al Circo Massimo: risse tra manifestanti e attacchi a giornalisti e forze dell’ordine
CITAZIONE Inni al Duce, saluti romani, ma soprattutto risse tra manifestanti e lancio di oggetti e fumogeni contro giornalisti e forze dell’ordine. E’ stato questo il risultato della manifestazione organizzata al Circo Massimo, a Roma, da Forza Nuova e dal gruppo “I ragazzi d’Italia”, alla quale hanno aderito anche gruppi di ultras. Al momento i fermati per i disordini sono 14, ai quali si aggiunge un arresto, ma il numero dei provvedimenti è evidentemente destinato a salire.
La causa scatenante della violenza, secondo una prima ricostruzione, è stata un’intervista che Simone Carabella – noto a Roma perché ha cambiato una mezza dozzina di partiti, ma anche perché a Capodanno si tuffa nel Tevere – ha rilasciato ad alcuni cronisti. Disponibilità che non è andata a genio al dirigente cittadino di Forza Nuova Giuliano Castellino (già condannato in passato per scontri con le forze dell’ordine) che, a suon di strattonamenti e spintoni, ha interrotto l’intervista e trascinato via Carabella (il quale aveva appena assicurato il carattere pacifico della manifestazione). A quel punto, dopo una rissa tra manifestanti, tutto si è sciolto nell’assalto ai giornalisti (che d’altra parte sono un vecchio pallino dei fascisti), con lanci di bottiglie di vetro, oggetti e petardi. Cariche delle forze dell’ordine hanno spinto i manifestanti a estendere il lancio anche contro poliziotti e carabinieri. I disordini sono durati diversi minuti poi i partecipanti hanno indietreggiato e sono scesi all’interno del Circo Massimo.
La tensione però poi non è calata perché gli scontri sono proseguiti tra diversi gruppi di manifestanti. Oggetto del contendere sempre le interviste con giornali e tv. “Venite qua state rovinando tutto” ha detto un manifestante al megafono invitandoli a rientrare all’interno di Circo Massimo.
Alcuni gruppi hanno continuato a lanciarsi fumogeni e aste delle bandiere e hanno cercato di dirigersi verso il roseto comunale, ma sono stati contenuti dalle forze dell’ordine. Tra i cori intonati durante la manifestazione anche “duce, duce”. A causa dei fumogeni è bruciata anche una porzione di prato su un lato di Circo Massimo.
L’ostilità nei confronti dei giornalisti era palpabile già prima degli scontri: “Tutto quello che diremo verrà censurato – aveva detto un manifestante ai cronisti, arrivando al Circo Massimo – Potete andare a casa. Giornalisti di Stato”. Tutta la zona è blindata dalle forze dell’ordine. Molti manifestanti indossano la maglietta bianca, altri mascherine scure e cappucci. In piazza anche il leader di Forza Nuova Roberto Fiore. “Andatevene tutti” ha detto un manifestante dal palco. “Ministri, dove eravate, dove siete stati in questi mesi? Siamo venuti qui per fare questa domanda. Abbiamo visto la politica non dare risposte al popolo e andare andare avanti e indietro da Bruxelles con il cappello in mano”.
La manifestazione è finita prima del previsto: il Circo Massimo era infatti “prenotato” fino alle 18,30 ma già alle 17 i manifestanti hanno cominciato ad andarsene alla spicciolata. ilf atto quotidiano
CITAZIONE Fino a ieri la linea passata, però, è quella di non portare le bandiere di club, per cui alla fine a manifestare dovrebbero essere le frange più estremiste del tifo. La Curva B del Napoli ieri è stata chiara: «Chi si presenta a Roma non ci rappresenta». Anche la tifoseria giallorossa è scettica, nonostante tra i sostenitori della manifestazione vi sia Giuliano Castellino, leader forzanovista nella Capitale e con un ascendente di peso nella Sud dell’Olimpico. Più tentati i laziali. Ieri è arrivato anche l’appello di Suor Paola, storica supporter biancoceleste: «Se vanno solo tifosi bene, altrimenti, se in mezzo ci deve essere altra gente che vuole fare politica, meglio che i tifosi si ritirino», ha detto.
Intanto, ieri il questore Carmine Esposito durante il tavolo tecnico ha predisposto con apposita ordinanza la security per l’evento che si svolgerà fino alle 19 al Circo Massimo sul lato di via Ara Massima di Ercole. Con una particolare attenzione anche per il rispetto delle misure di distanziamento sociale e anti-Covid del periodo. Anche perché la prima sfida al Governo è proprio quella di non rispettarle. Nell’area, sono previsti divieti di sosta e possibili chiusure stradali. In caso di chiusure al traffico, per motivi di sicurezza, di via dei Cerchi, via del Circo Massimo, via di Santa Maria in Cosmedin e via Petroselli, potrebbero essere deviate le linee 30, 44, 81, 83, 118, 160, 170, 628, 715, 716 e 781.
Le “antenne” della Digos saranno alzate per prevenire possibili tentativi di gruppi isolati di raggiungere palazzo Chigi o alti edifici simbolo del Governo. è alta la tensione anche per possibili azioni “di disturbo” dei centri sociali, andrà evitato che “cani sciolti” di un gruppo o dell’altro si affrontino. A leggere i proclami sui social delle scorse settimane le intenzioni degli organizzatori non sembrano le migliori: «Preparatevi alla battaglia». Salvo, poi, ieri ridimensionare le parole: «Non è e non sarà una manifestazione violenta né etichettabile politicamente: siamo semplicemente uniti nell’intento di far sentire la nostra voce». Un appello a «responsabilità ed equilibrio» è arrivato anche dall’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp). Oggi, sempre dalle 15 alle 19, si ritroveranno a piazza San Silvestro, un centinaio di altri ragazzi, di orientamento politico opposto. Il Fronte Gioventù Comunista protesterà contro le politiche governative.
il messaggero calcionapoli24 foto striscione ultras napoli da cn24
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