FC Nitra: Inizia ufficialmente la nuova epoca con gli investimenti: Obiettivo modello ajax e salisburgo

"L'obiettivo è costruire un mini-Ajax nell'Europa dell'Est in cinque anni". Idee chiare quelle espresse da Peter Hammer, direttore sportivo dell'FC Nitra, piccolo club slovacco di proprietà tedesca, per il 67%, dallo scorso dicembre. Un modello sportivo ma anche economico, come spiegato alla Deutsche Presse-Agentur dall'uomo che scoprì Marek Mintal e Robert Vittek. "La chiave per il mercato sono le competizioni internazionali". Per avvicinarsi al palcoscenico europeo, calpestato l'ultima volta nel 2010/11, Hammer ha deciso di puntare sui giovani. Un mix fra nuovi ingressi, molti dei quali provenienti dalla Germania come Sinan Kurt (foto copertina, nda), Ekin Celebi e l'ex-BVB Ramzi Ferjani, e prodotti del settore giovanile.

Da quest'ultimo sono recentemente usciti Nikolas Spalek, acquistato dal Brescia nel 2018, e Tomas Vestenicky, due annate con la Primavera della Roma, mentre le speranze odierne sono rappresentate da Patrik Danek, esterno offensivo e Nazionale slovacco U19, e dal portiere classe '98 David Sipos. A due giornata dal termine della stagione regolare della Fortuna Liga, il Nitra occupa la decima posizione in classifica.

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"Mini-Ajax" - I piani degli investitori tedeschi all'FC Nitra


La piccola rivoluzione del calcio dell'Europa orientale inizia in una concessionaria di automobili a Röthenbach, in Franconia. Lì, a pochi chilometri a est di Norimberga, Peter Hammer siede nella sua sede aziendale e controlla il club di prima divisione slovacco FC Nitra.

Da quando un gruppo di investitori tedeschi ha acquistato il club a dicembre per una piccola somma di milioni, Hammer è stato assunto come direttore sportivo e dovrebbe attuare grandi piani. "L'obiettivo è costruire un mini Ajax nell'Europa orientale in cinque anni", ha dichiarato Hammer in un'intervista all'agenzia di stampa tedesca.

Grandi parole, ma il 55enne non è un sognatore ingenuo. Hammer una volta ha scoperto giocatori come Marek Mintal e Robert Vittek, è un esperto di calcio slovacco - e soprattutto del suo potenziale. «Nitra ha un nuovo stadio e, soprattutto, un'accademia giovanile di altissimo livello. Non l'avremmo fatto senza di loro ", sottolinea Hammer. Il progetto nella piccola città a est di Bratislava è a lungo termine. “Gli investitori non sperperano denaro virtuale. È un modello di business ".

E questo si basa - simile al modello Ajax Amsterdam - sulla vendita di talenti. Subito dopo essere entrato in carica, Nitra inizialmente ha fatto scorta di giovani giocatori tedeschi e ha ingaggiato, tra gli altri, l'acclamato Sinan Kurt. Il 24enne si è trasferito dal Mönchengladbach al Bayern da adolescente nel 2014 per tre milioni di euro, ma ha attirato l'attenzione più attraverso uno stile di vita lussuoso che attraverso i risultati sportivi.

Ovviamente Hammer conosce queste storie. “Credo ancora in Sinan. Gli ho parlato a lungo ed è un bravo ragazzo, non ha assolutamente arie ", dice Hammer. Kurt non ha potuto resistere alla pressione in Germania. Ora dovrebbe essere in grado di svilupparsi nel tranquillo ambiente di Nitra e acquisire esperienza in prima divisione. In inverno, oltre a Kurt, sono arrivati ​​altri dodici nuovi arrivati, principalmente dal campionato regionale tedesco. L'obiettivo è portare un po 'più di mentalità tedesca e più qualità dell'allenamento nella squadra.

All'inizio la partenza fallì. Nitra ha perso le prime due partite dell'anno. A medio termine, il club deve competere in Europa, perché solo questo club offre la piattaforma per aumentare i valori di mercato dei suoi talenti sopra la media. Non c'è quasi nessun altro reddito in Slovacchia. Il denaro della televisione è di 85.000 euro a stagione, per il nome dello stadio si ottengono circa 200.000 euro. Il reddito dello spettatore è così basso che Hammer ha promesso l'ingresso gratuito a tutti i bambini di età inferiore ai dodici anni in un atto ufficiale.

L'FC Nitra è uno dei club tradizionali in Slovacchia, ma non uno dei grandi come lo Slovan Bratislava, che lotta sempre per il titolo iridato. Più di recente, il club ha vissuto una turbolenza così violenta nel corso di un rapido cambio di proprietà che non solo ha minacciato la retrocessione dal massimo campionato slovacco, ma anche la rovina finanziaria.

L'impegno dei tedeschi a Nitra trova quindi un misto di cauta curiosità e felice attesa. Il direttore sportivo Henrich Bencik una volta ha giocato a Saarbrücken e Friburgo, ma è anche molto legato a Nitra. Bencik trasuda naturalmente ottimismo, anche se confessa al dpa di non aver immaginato di iniziare a lavorare in modo così frenetico: “Il problema più grande era ovviamente che avevamo così poco tempo. Ma abbiamo accettato la sfida, quindi dobbiamo combattere adesso ".

Una lotta che il club deve combattere non solo a livello sportivo. Dopo anni turbolenti, si tratta anche di reputazione. “Di recente non è stato fatto nulla di professionale, nemmeno gli stipendi dei giocatori sono stati pagati in tempo. Gli investitori tedeschi sono ora il quinto capo in un anno e mezzo ", afferma Martin Kilian, direttore sportivo del più importante quotidiano regionale MY Nitra. È positivo da parte dei donatori che "non fanno grandi detti".

Hammer sa che la cosa più importante è la continuità. Ogni mese si reca a Nitra, a quasi 700 chilometri di distanza, da cinque a sette giorni e armeggia con la visione del mini Ajax. Forse un giorno sarà possibile vendere di nuovo un giocatore come Kurt per una bella cifra. I prerequisiti ci sono. "Sono presenti fino a 30 scout per partita", spiega Hammer, sottolineando la loro importanza per i suoi piani con l'Ajax con Nitra: "Qui c'è solo profitto attraverso i trasferimenti".