Oltre il nostro corpo la nostra spiritualità

La nostra vita finisce su questo mondo? Riflettiamoci su.

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    Avevo aperto un topic simile su Passione Azzurra, lo ripropongo qui sperando di poter innescare discussioni interessanti ma soprattutto circostanziate. Mi aspetto qualche vostro contributo.

    "Siamo miliardi di persone che popolano questo pianeta, interagiamo tra noi con le parole, con la rete internet e tantissimi mezzi di comunicazione, i traduttori simultanei ci hanno aperto le porte della comprensione delle lingue, delle civiltà e delle religioni, ma sappiamo tutto di quello che ci circonda? Cosa accade alla fine della vita? Andiamo verso il nulla o verso un'altra dimensione che noi non percepiamo? Gli eventi che accadono e che subiamo sono sempre dovuti al caso? Quante volte abbiamo desiderato di poter tornare indietro e fermare il tempo quando abbiamo vissuto eventi sfavorevoli?

    Qualche giorno fa mentre facevo la mia solita passeggiata serale nel parco vicino casa, mi è capitato di vedere una fila lunghissima di formiche che, indaffaratissime, portavano nella tana una grande quantità di provviste e di materiali organici vari. Dopo un poco ho pensato alle nostre file in città per fare compre, per discorrere con gli amici, anche noi indaffarati a raggiungere gli obiettivi della giornata ed ho cercato di trovare delle similitudini con il comportamento delle formiche. Tantissime sono le cose che ci accomunano, gli obiettivi vitali, la fretta collettiva, la necessità del cibo per la sopravvivenza, ma tante sono anche le cose che ci diversificano, cose fondamentali. Loro non hanno la percezione dello spazio in cui vivono, si muovono su una sola dimensione come le lumache, non sanno che esiste lo spazio, i pianeti, le stelle e le galassie, insomma la loro costituzione fisica e cerebrale gli impedisce di percepire certe cose che noi ormai conosciamo ed approfondiamo da tempo. Noi osserviamo dall'alto delle nostre conoscenze questi insetti socialmente organizzati e ne percepiamo i loro limiti. Detto questo non è possibile che noi siamo visti da una entità superiore alla nostra come noi vediamo le formiche? Non è possibile che esista una dimensione che noi non percepiamo e che potremo conoscere quando il nostro spirito sarà liberato dal fardello del corpo? Tutto sommato il nostro corpo è formato da polvere di stelle, gli atomi generati da quelle stelle nel lasso di tempo dalla esplosione del big bang hanno dato vita e materia al nostro corpo; è mai possibile che questo evento meraviglioso termini nel nulla, o molto più probabilmente l'energia del nostro spirito è destinato a perpetuarsi nelle dimensioni sconosciute e nell'immensità del creato e del creatore?"
     
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    CITAZIONE (InternautaAzzurro @ 6/4/2024, 16:04) 
    Avevo aperto un topic simile su Passione Azzurra, lo ripropongo qui sperando di poter innescare discussioni interessanti ma soprattutto circostanziate. Mi aspetto qualche vostro contributo.

    "Siamo miliardi di persone che popolano questo pianeta, interagiamo tra noi con le parole, con la rete internet e tantissimi mezzi di comunicazione, i traduttori simultanei ci hanno aperto le porte della comprensione delle lingue, delle civiltà e delle religioni, ma sappiamo tutto di quello che ci circonda? Cosa accade alla fine della vita? Andiamo verso il nulla o verso un'altra dimensione che noi non percepiamo? Gli eventi che accadono e che subiamo sono sempre dovuti al caso? Quante volte abbiamo desiderato di poter tornare indietro e fermare il tempo quando abbiamo vissuto eventi sfavorevoli?

    Qualche giorno fa mentre facevo la mia solita passeggiata serale nel parco vicino casa, mi è capitato di vedere una fila lunghissima di formiche che, indaffaratissime, portavano nella tana una grande quantità di provviste e di materiali organici vari. Dopo un poco ho pensato alle nostre file in città per fare compre, per discorrere con gli amici, anche noi indaffarati a raggiungere gli obiettivi della giornata ed ho cercato di trovare delle similitudini con il comportamento delle formiche. Tantissime sono le cose che ci accomunano, gli obiettivi vitali, la fretta collettiva, la necessità del cibo per la sopravvivenza, ma tante sono anche le cose che ci diversificano, cose fondamentali. Loro non hanno la percezione dello spazio in cui vivono, si muovono su una sola dimensione come le lumache, non sanno che esiste lo spazio, i pianeti, le stelle e le galassie, insomma la loro costituzione fisica e cerebrale gli impedisce di percepire certe cose che noi ormai conosciamo ed approfondiamo da tempo. Noi osserviamo dall'alto delle nostre conoscenze questi insetti socialmente organizzati e ne percepiamo i loro limiti. Detto questo non è possibile che noi siamo visti da una entità superiore alla nostra come noi vediamo le formiche? Non è possibile che esista una dimensione che noi non percepiamo e che potremo conoscere quando il nostro spirito sarà liberato dal fardello del corpo? Tutto sommato il nostro corpo è formato da polvere di stelle, gli atomi generati da quelle stelle nel lasso di tempo dalla esplosione del big bang hanno dato vita e materia al nostro corpo; è mai possibile che questo evento meraviglioso termini nel nulla, o molto più probabilmente l'energia del nostro spirito è destinato a perpetuarsi nelle dimensioni sconosciute e nell'immensità del creato e del creatore?"

    Bellissime riflessioni, sono quesiti che credo tutti noi ci poniamo. Probabilmente poniamo in termini razionali questioni inerenti dimensioni e ambiti che non sono misurabili né con strumenti né con le parole. Chissà.
     
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    CITAZIONE (Cesco.Ve @ 7/4/2024, 01:57) 
    Bellissime riflessioni, sono quesiti che credo tutti noi ci poniamo. Probabilmente poniamo in termini razionali questioni inerenti dimensioni e ambiti che non sono misurabili né con strumenti né con le parole. Chissà.

    In attesa degli sviluppi delle partite, in particolare quella con il Monza, possiamo spendere un po' di tempo ulteriore sul tema. E' vero, stiamo parlando di cose non misurabili ma noi abbiamo uno spirito, un sentimento, un'anima che ci fa conoscere, studiare e riflettere. Viviamo e tocchiamo un mondo reale e concreto, conosciamo quasi tutti i segreti del microcosmo, stiamo approfondendo la conoscenza dello spazio intergalattico con l'aiuto della nuova tecnologia dei telescopi spaziali, conosciamo molto del nostro mondo e del sistema solare. In aggiunta abbiamo cognizione della matematica e della probabilità di eventi, aiutati anche dai supercomputer e dalla Intelligenza Artificiale. Dunque possiamo ragionare di cose concrete e fare esercizio di analisi sulle cose che invece non possiamo toccare ma solo ipotizzare ed immaginare.

    Allora partiamo da come nasciamo. Due cellule che dall'uovo della donna e dello spermatozoo dell'uomo crescono, come da sconosciuto programma, e diventano un feto e poi un bambino. Una cosa meravigliosa che si ripete in modo simile o un poco diverso per la fauna e flora del pianeta. Una esplosione di vita che ancora ci meraviglia. Ma come si evolve questa vita? Si evolve grazie al fatto che il nostro pianeta non è troppo vicino ne troppo distante dalla nostra stella, la cosiddetta fascia di abitabilità. Il pianeta non è troppo grande per appiattirci per la gravità, né troppo piccolo per lanciarci nello spazio. Il pianeta è protetto da un campo magnetico, che ci salva dai mortali raggi cosmici, grazie ad un nucleo di metalli in continuo movimento. Il pianeta è ricco d'acqua indispensabile per la vita ma è anche costituito da faglie solide che si muovono e che consentono un continuo scambio di minerali e gas tra sottosuolo ed atmosfera che consentono una stabilità necessaria alla vita. Il pianeta è regolato dall'interazione della luna per la produzione delle maree ed è inclinato per l'evoluzione delle stagioni. Il sistema solare, nella galassia via lattea, è collocato in una zona tranquilla lontano dal caos centrale e dal buco nero massiccio che vi si trova che inghiotte e genera nuove stelle. Ci sarebbe ancora da osservare tante cose ma mi fermo qui per non farla lunga.

    Allora si potrebbe dire che tutto questo è frutto del caso o, diversamente, pensare che sia frutto di un architetto, di qualcuno che i credenti, me compreso, chiama " Creatore". Questo per parlare solo delle cose concrete che possiamo toccare e valutare poi ci sono le cose che accadono nella nostra vita che ci colpiscono e lasciano il segno e ci fanno pensare al trascendente. Come valutare il piacere dell'anima quando facciamo una buona azione? Quell'appagamento e gioia che ci avvicina al nostro Creatore perchè sappiamo che lui questo ci chiede.
     
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    CITAZIONE (InternautaAzzurro @ 7/4/2024, 14:00) 
    In attesa degli sviluppi delle partite, in particolare quella con il Monza, possiamo spendere un po' di tempo ulteriore sul tema. E' vero, stiamo parlando di cose non misurabili ma noi abbiamo uno spirito, un sentimento, un'anima che ci fa conoscere, studiare e riflettere. Viviamo e tocchiamo un mondo reale e concreto, conosciamo quasi tutti i segreti del microcosmo, stiamo approfondendo la conoscenza dello spazio intergalattico con l'aiuto della nuova tecnologia dei telescopi spaziali, conosciamo molto del nostro mondo e del sistema solare. In aggiunta abbiamo cognizione della matematica e della probabilità di eventi, aiutati anche dai supercomputer e dalla Intelligenza Artificiale. Dunque possiamo ragionare di cose concrete e fare esercizio sulle cose che invece non possiamo toccare ma solo ipotizzare ed immaginare.

    Allora partiamo da come nasciamo. Due cellule che dall'uovo della donna e dello spermatozoo dell'uomo crescono, come da sconosciuto programma, e diventano un feto e poi un bambino. Una cosa meravigliosa che si ripete in modo simile o un poco diverso per la fauna e flora del pianeta. Una esplosione di vita che ancora ci meraviglia. Ma come si evolve questa vita? Si evolve grazie al fatto che il nostro pianeta non è troppo vicino ne troppo distante dalla nostra stella, la cosiddetta fascia di abitabilità. Il pianeta non è troppo grande per appiattirci per la gravità, né troppo piccolo per lanciarci nello spazio. Il pianeta è protetto da un campo magnetico, che ci salva dai mortali raggi cosmici, grazie ad un nucleo di metalli in continuo movimento. Il pianeta è ricco d'acqua indispensabile per la vita ma è anche costituito da faglie solide che si muovono e che consentono un continuo scambio di minerali e gas tra sottosuolo ed atmosfera che consentono una stabilità necessaria alla vita. Il pianeta è regolato dall'interazione della luna per la produzione delle maree ed è inclinato per l'evoluzione delle stagioni. Il sistema solare, nella galassia via lattea, è collocato in una zona tranquilla lontano dal caos centrale e dal buco nero massiccio che vi si trova che inghiotte e genera nuove stelle. Ci sarebbe ancora da osservare tante cose ma mi fermo qui per non farla lunga.

    Allora si potrebbe dire che tutto questo è frutto del caso o, diversamente, pensare che sia frutto di un architetto, di qualcuno che i credenti, me compreso, chiama " Creatore". Questo per parlare solo delle cose concrete che possiamo toccare e valutare poi ci sono le cose che accadono nella nostra vita che ci colpiscono e lasciano il segno e ci fanno pensare al trascendente. Come valutare il piacere dell'anima quando facciamo una buona azione? Quell'appagamento e gioia che ci avvicina al nostro Creatore perchè sappiamo che lui questo ci chiede.

    Interrogativi enormi, amico mio, tutto giusto e ragionevole ciò che dici. Io molto banalmente ti posso dire che non sono molto credente, in senso classico religioso, diciamo, ma credo in una qualche energia cosmica, penso che tutti i nostri pensieri, emozioni, sensazioni non vadano mai persi del tutto, chissà in quale dimensione si trasferiscono, una volta avvenuti, chissà se un giorno potremo recuperarli...
     
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    CITAZIONE (Cesco.Ve @ 7/4/2024, 14:04) 
    Interrogativi enormi, amico mio, tutto giusto e ragionevole ciò che dici. Io molto banalmente ti posso dire che non sono molto credente, in senso classico religioso, diciamo, ma credo in una qualche energia cosmica, penso che tutti i nostri pensieri, emozioni, sensazioni non vadano mai persi del tutto, chissà in quale dimensione si trasferiscono, una volta avvenuti, chissà se un giorno potremo recuperarli...

    Sarebbe bello se anche qualche altro utente dicesse la sua su questi temi, anche le utenti donne che notoriamente hanno, in generale, una maggiore sensibilità rispetto a noi maschietti. Spero che qualcuno accolga l'invito tra una discussione e l'altra di calcio.
     
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    Io credo che ci sia qualcosa di non visibile all' occhio umano, credo in un essere superiore ( forse più di uno ) che non è quello raccontato dai libri religiosi.
    Allo stesso tempo credo che abbiamo ( la maggior parte di noi ) un forte senso di credere/affidarci a qualcosa di extraterreno per dare anche un senso alla morte.
    Credo soprattutto nel bene e nel male, sono certo che possediamo una specie di anima che ci guida, la percepiamo chi più e chi meno ( come per i sentimenti, non tutti li sentono ).
     
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    Bravo Nohero, la penso come te. Non tanto nell'ottica di un essere superiore, ma nel senso dell'anima. Del resto, tutto ciò che non è ragione, logica, 'roba' afferrabile coi cinque sensi, con cosa può avere a che fare? Io dico con l'anima e la spiritualità. Peraltro anche alcuni ambiti percepibili coi sensi non si possono definire pura materialità. La musica, ad esempio, è fruibile col senso dell'udito, ma supera la dimensione umana, e ci collega con il mistico, a volte, perché sconfina nell'immaginazione, nell'emozione, nell'eterno.
     
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    CITAZIONE (InternautaAzzurro @ 6/4/2024, 16:04) 
    Avevo aperto un topic simile su Passione Azzurra, lo ripropongo qui sperando di poter innescare discussioni interessanti ma soprattutto circostanziate. Mi aspetto qualche vostro contributo.

    "Siamo miliardi di persone che popolano questo pianeta, interagiamo tra noi con le parole, con la rete internet e tantissimi mezzi di comunicazione, i traduttori simultanei ci hanno aperto le porte della comprensione delle lingue, delle civiltà e delle religioni, ma sappiamo tutto di quello che ci circonda? Cosa accade alla fine della vita? Andiamo verso il nulla o verso un'altra dimensione che noi non percepiamo? Gli eventi che accadono e che subiamo sono sempre dovuti al caso? Quante volte abbiamo desiderato di poter tornare indietro e fermare il tempo quando abbiamo vissuto eventi sfavorevoli?

    Qualche giorno fa mentre facevo la mia solita passeggiata serale nel parco vicino casa, mi è capitato di vedere una fila lunghissima di formiche che, indaffaratissime, portavano nella tana una grande quantità di provviste e di materiali organici vari. Dopo un poco ho pensato alle nostre file in città per fare compre, per discorrere con gli amici, anche noi indaffarati a raggiungere gli obiettivi della giornata ed ho cercato di trovare delle similitudini con il comportamento delle formiche. Tantissime sono le cose che ci accomunano, gli obiettivi vitali, la fretta collettiva, la necessità del cibo per la sopravvivenza, ma tante sono anche le cose che ci diversificano, cose fondamentali. Loro non hanno la percezione dello spazio in cui vivono, si muovono su una sola dimensione come le lumache, non sanno che esiste lo spazio, i pianeti, le stelle e le galassie, insomma la loro costituzione fisica e cerebrale gli impedisce di percepire certe cose che noi ormai conosciamo ed approfondiamo da tempo. Noi osserviamo dall'alto delle nostre conoscenze questi insetti socialmente organizzati e ne percepiamo i loro limiti. Detto questo non è possibile che noi siamo visti da una entità superiore alla nostra come noi vediamo le formiche? Non è possibile che esista una dimensione che noi non percepiamo e che potremo conoscere quando il nostro spirito sarà liberato dal fardello del corpo? Tutto sommato il nostro corpo è formato da polvere di stelle, gli atomi generati da quelle stelle nel lasso di tempo dalla esplosione del big bang hanno dato vita e materia al nostro corpo; è mai possibile che questo evento meraviglioso termini nel nulla, o molto più probabilmente l'energia del nostro spirito è destinato a perpetuarsi nelle dimensioni sconosciute e nell'immensità del creato e del creatore?"

    Tutto è spirito, le formichine che hai visto , tutti gli animali, anche la materia è spirito, tutto è spirito, ma quello dell’uomo è intelligente, spirito intelligente. La definizione di spirito intelligente per l’uomo è per differenziarlo perché l’uomo è il top della creazione, è al di sopra. Ogni cosa ha il suo spirito, un sassolino, un filo d’erba, perfino una tazza! Ogni cosa ha il suo spirito. Le caratteristiche di questo spirito sono in rapporto alla funzione della stessa tazza, la funzione di questa tazza rimarrà registrata nella storia dell’universo. Nell’universo rimarrà scritto come questa tazza è stata prodotta, da chi è stata venduta, chi l’ha acquistata ecc, e anche quando questa tazza non ci sarà più e come se esistesse una scheda a nome di questa tazza e su questa scheda fosse registrata tutta la vita di questa tazza, nella valutazione dell’universo quindi anche questa tazza avrà la sua importanza. Ora, a differenza della tazza, l’uomo è (sarebbe ) in grado di regolare e dominare i suoi istinti, questa caratteristica dell’uomo è sublime e tale da riconoscere nel preciso istante che egli la percepisce. Lo stato di coscienza sublime è lo stato di unione con l’assoluto, un tutto, essere una cosa sola con l’universo, in armonia con l’infinito per riconoscere in tutti gli eventi, ogni immagine, vedere in tutte le cose la manifestazione divina, Dio, Dio è l’artefice supremo è oceano infinito in cui l’universo esiste è lo stato d’animo superiore che allarga i confini dell’io oltre i limiti fissati dagli istinti. In parole povere allo spirito intelligente dell’uomo sono riservate possibilità straordinarie a condizione di raggiungere questo stato di coscienza sublime. Bisogna viverlo quell’istante in cui assente ogni forma di energia qualcosa di veramente sublime si manifesta, un attimo di profonda intuizione che sembra non avere fine durante il quale l’uomo si accorge di non essere più la creatura terrena legata a scelte che lo condizionano ma un essere cosciente della propria immortalità. L’uomo cosciente intuisce la sublime realtà di esistere e nel momento di accorgersene accetta più facilmente i dolori e la morte, che poi la morte è la prova più dura perché è l’anti tesi della creazione sulla terra stessa. Questa morte che ci fa così tanta paura ma anche la morte è sublime. Perché con la morte del corpo l’anima si libera ma non interrompe la propria attività. Con la morte terrena l’anima lascia il corpo terreno per trovarne un altro meraviglioso, incorruttibile così come Dio lo concepì e lo affido all’uomo nel momento della creazione e lo spirito intelligente rimane in essere. Anima, spirito, corpo. Ogni cosa trina è perfetta. In ogni modo ricordati che l’istinto e l’intelligenza hanno sede nel cervello mentre l’anima risiede nell’infinito dove la perfezione esiste perché l’infinito è Dio.

    Per chi non lo conoscesse, leggete Gustavo Adolfo Roll. Ne vale la pena
     
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    CITAZIONE (Donpaolone @ 9/4/2024, 08:00) 
    Tutto è spirito, le formichine che hai visto , tutti gli animali, anche la materia è spirito, tutto è spirito, ma quello dell’uomo è intelligente, spirito intelligente. La definizione di spirito intelligente per l’uomo è per differenziarlo perché l’uomo è il top della creazione, è al di sopra. Ogni cosa ha il suo spirito, un sassolino, un filo d’erba, perfino una tazza! Ogni cosa ha il suo spirito. Le caratteristiche di questo spirito sono in rapporto alla funzione della stessa tazza, la funzione di questa tazza rimarrà registrata nella storia dell’universo. Nell’universo rimarrà scritto come questa tazza è stata prodotta, da chi è stata venduta, chi l’ha acquistata ecc, e anche quando questa tazza non ci sarà più e come se esistesse una scheda a nome di questa tazza e su questa scheda fosse registrata tutta la vita di questa tazza, nella valutazione dell’universo quindi anche questa tazza avrà la sua importanza. Ora, a differenza della tazza, l’uomo è (sarebbe ) in grado di regolare e dominare i suoi istinti, questa caratteristica dell’uomo è sublime e tale da riconoscere nel preciso istante che egli la percepisce. Lo stato di coscienza sublime è lo stato di unione con l’assoluto, un tutto, essere una cosa sola con l’universo, in armonia con l’infinito per riconoscere in tutti gli eventi, ogni immagine, vedere in tutte le cose la manifestazione divina, Dio, Dio è l’artefice supremo è oceano infinito in cui l’universo esiste è lo stato d’animo superiore che allarga i confini dell’io oltre i limiti fissati dagli istinti. In parole povere allo spirito intelligente dell’uomo sono riservate possibilità straordinarie a condizione di raggiungere questo stato di coscienza sublime. Bisogna viverlo quell’istante in cui assente ogni forma di energia qualcosa di veramente sublime si manifesta, un attimo di profonda intuizione che sembra non avere fine durante il quale l’uomo si accorge di non essere più la creatura terrena legata a scelte che lo condizionano ma un essere cosciente della propria immortalità. L’uomo cosciente intuisce la sublime realtà di esistere e nel momento di accorgersene accetta più facilmente i dolori e la morte, che poi la morte è la prova più dura perché è l’anti tesi della creazione sulla terra stessa. Questa morte che ci fa così tanta paura ma anche la morte è sublime. Perché con la morte del corpo l’anima si libera ma non interrompe la propria attività. Con la morte terrena l’anima lascia il corpo terreno per trovarne un altro meraviglioso, incorruttibile così come Dio lo concepì e lo affido all’uomo nel momento della creazione e lo spirito intelligente rimane in essere. Anima, spirito, corpo. Ogni cosa trina è perfetta. In ogni modo ricordati che l’istinto e l’intelligenza hanno sede nel cervello mentre l’anima risiede nell’infinito dove la perfezione esiste perché l’infinito è Dio.

    Per chi non lo conoscesse, leggete Gustavo Adolfo Roll. Ne vale la pena

    Che dire, sono rimasto colpito da questo tuo ottimo ed incisivo intervento. Condivido tutto quello che hai detto che dimostra intelligenza, conoscenza e sensibilità, cosa veramente rara di questi tempi. Il tema meriterebbe altri approfondimenti e contributi di altri utenti perché vasto ed estremamente interessante. Non è pensabile che stiamo su questo mondo per caso, che ci concentriamo solo sulle abitudini e meccanismi di tutti i giorni, noi siamo molto di più di un automa di passaggio, siamo una parte dell'universo, di un progetto più vasto che fa capo ad una entità superiore. Questa cosa bisogna sentirla, confidare ed avere fede in questo perché la nostra storia è infinita. Bisogna solo tenere in allenamento il nostro spirito ed essere sempre pronti, non avere paura di nulla.
    Leggerò il libro che suggerisci, non conoscevo Gustavo Adolfo Rol

    Edited by InternautaAzzurro - 9/4/2024, 09:20
     
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    Per me è impossibile che non esista qualcosa di trascendente, che vada “oltre”.
    Motivo per il quale milioni (oramai, più miliardi) di persone si sono emozionate guardando “2001 - Odissea nello spazio” di Kubrick, probabilmente il miglior film di tutti i tempi.
     
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    CITAZIONE (John Wayne @ 9/4/2024, 12:26) 
    Per me è impossibile che non esista qualcosa di trascendente, che vada “oltre”.
    Motivo per il quale milioni (oramai, più miliardi) di persone si sono emozionate guardando “2001 - Odissea nello spazio” di Kubrick, probabilmente il miglior film di tutti i tempi.

    Quindi oltre alla prova dell'esistenza abbiamo anche la data di nascita di questa entità trascendentale, il giorno che è stato proiettato 2001-Odissea nello spazio........ Si scherza Jhon.
     
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    CITAZIONE (Renica-119 @ 9/4/2024, 12:31) 
    Quindi oltre alla prova dell'esistenza abbiamo anche la data di nascita di questa entità trascendentale, il giorno che è stato proiettato 2001-Odissea nello spazio........ Si scherza Jhon.

    Non mi toccate quel film, per cortesia…..😁 tutto, ma non quello.
    Dovrebbe essere proiettato per obbligo nelle scuole.
     
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    CITAZIONE (John Wayne @ 9/4/2024, 12:26) 
    Per me è impossibile che non esista qualcosa di trascendente, che vada “oltre”.
    Motivo per il quale milioni (oramai, più miliardi) di persone si sono emozionate guardando “2001 - Odissea nello spazio” di Kubrick, probabilmente il miglior film di tutti i tempi.

    Concordo sul film, fatto molto bene per i tempi in cui è stato prodotto. Kubrick ha fatto questo ed altri film da cineteca. Non si discute.
     
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    Amici, guardate questo video ripreso dal telescopio spaziale Hubble, è solo una porzione della "vicina" galassia Andromeda che si trova a 2,5 milioni di anni luce da noi. Miliardi di stelle ed ammassi stellari. Ciascuna stella potrebbe avere pianeti anche abitabili come il nostro.

    Quando si vedono queste immagini come l'universo infinito o, nel nostro pianeta, splendidi paesaggi di campagna, con alberi e verde, prati fioriti, enormi montagne con le vette coperte da nuvole e ghiaccio, l'accavallarsi delle onde del mare che si infrangono sulle rocce, il suono degli uccelli che ci fanno compagnia nei boschi. Ecco tutto questo non è un dono? Non è il prodigio di un grande architetto? Non lo sentiamo vicino a noi quando vediamo queste cose? Io ho la fortuna di sentirlo, queste immagini mi stupiscono sempre e mi fanno sentire la presenza del nostro creatore, il suo calore ed amore. Non dimentichiamoci che noi siamo il residuo di polvere di stelle.

     
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